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Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin – Podolyak: «Il nazista Putin usa la Shoah per giustificare i crimini russi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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21:17
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Inverno duro a Kiev, danni al 60% delle infrastrutture energetiche
«L'estate è finita e ci stiamo preparando per la stagione in cui sarà necessario il riscaldamento. Sarà difficile. Più del 60% delle infrastrutture» energetiche «della città sono state danneggiate» nell'ultimo anno. A parlare è il sindaco di Kiev Vitali Klitschko che oggi si è recato in un cantiere edile situato sulla riva del fiume Dnepr, dove gli operai sono già impegnati a prepararsi per l'inverno nonostante le difficoltà causate dalla guerra.
Tra l'ottobre 2022 e il marzo 2023, la Russia ha martellato le infrastrutture ucraine, provocando numerosi tagli all'energia elettrica, all'acqua e al riscaldamento e facendo precipitare milioni di ucraini nell'oscurità e nel freddo, in un paese dove le temperature sono ampiamente sotto lo zero in inverno.
Da allora questi attacchi sono terminati da parte russa, ma i danni non sono banali: ci vogliono settimane, addirittura mesi, perché le infrastrutture danneggiate vengano riparate e tornino operative.
«Abbiamo fondi limitati e i lavoratori vengono mandati nell'esercito per difendere la nostra patria», ha spiegato Oleksandre Pylypychyne, responsabile della rete di riscaldamento dell'azienda locale KyivTeploEnergo. Per non parlare degli «allarmi aerei e missilistici», ha poi aggiunto, precisando che «tutto questo disturba il nostro lavoro, ovviamente».
20:59
20:59
«Nuovi attacchi molto vicini alla nostra frontiera»
Il presidente della Romania Klaus Iohannis ha denunciato nuovi attacchi «molto vicini» al confine dell'Ucraina con il suo Paese.
Nuovi attacchi contro l'Ucraina si sono verificati oggi «molto vicino» al confine con la Romania, ha detto il presidente di questo Paese dell'UE, membro della NATO, il giorno dopo la caduta di droni esplosivi russi sul Danubio.
«Oggi abbiamo avuto di nuovo degli attacchi, mi ha riferito il ministro della difesa, e sono stati registrati a 800 metri dal nostro confine. Quindi molto, molto vicini», ha precisato Klaus Iohannis in una conferenza stampa a Bucarest insieme al primo ministro lussemburghese Xavier Bettel.
Iohannis ha nuovamente smentito la notizia di ieri secondo cui droni russi sarebbero caduti ed esplosi in territorio romeno, come sostenuto da fonti ucraine. «Non vi è stato né un drone né alcun pezzo di questo dispositivo che sia giunto sul territorio della Romania», ha dichiarato Iohannis. «Se cadesse qualcosa sul territorio Nato si saprebbe esattamente chi, cosa e quando dovrà agire», ha aggiunto.
20:52
20:52
Lukashenko alle ambasciate: non rilasciate più passaporti
Il leader bielorusso Alexander Lukashenko ha ordinato alle ambasciate del suo paese di smettere di rilasciare passaporti, in una mossa che rende più vulnerabili ai procedimenti giudiziari i suoi oppositori che risiedono all'estero, qualora dovessero decidere di rientrare in patria.
Decine di migliaia di bielorussi sono fuggiti dal paese alleato di Mosca nel 2020, dopo che Lukashenko ha brutalmente represso le proteste di massa contro il suo governo.
Secondo un decreto pubblicato ieri, i bielorussi possono ottenere un nuovo passaporto o rinnovarlo solo nei «servizi consolari collegati al loro ultimo luogo di residenza registrato» sul territorio bielorusso.
Finora i bielorussi che vivevano all'estero potevano ottenere nuovi passaporti presso le rappresentanze diplomatiche del paese in cui soggiornavano.
Dopo le proteste, Minsk ha incarcerato centinaia di persone per aver criticato Lukashenko, e molti bielorussi che hanno preso parte alle proteste o hanno pubblicato online post anti-regime hanno evitato di tornare a casa per paura di essere arrestati.
Non poter rinnovare i passaporti all'estero mette a rischio il loro status legale nel nuovo paese ospitante, esponendoli anche al rischio di problemi con le autorità in patria.
La leader dell'opposizione in esilio Svetlana Tikhanovskaya ha annunciato sulle reti sociali che sta «lavorando con i paesi ospitanti per risolvere la situazione» e che sta «preparando il passaporto per la Nuova Bielorussia», senza spiegare cosa ciò potrebbe comportare.
Secondo il gruppo per i diritti umani Viasna, la Bielorussia ha incarcerato attualmente 1'501 prigionieri politici. Il governo di Lukashenko è diventato ancora più isolato da quando ha consentito a Mosca di utilizzare il proprio territorio come trampolino di lancio per la sua offensiva in Ucraina lo scorso anno.
19:20
19:20
«Droni australiani per attacchi a territorio russo»
Mosca ha accusato l'Australia di fornire all'Ucraina droni che Kiev utilizza per gli attacchi sul territorio russo.
«Il ministro della difesa australiano Richard Marles, con la tipica ipocrisia dell'élite politica australiana, ha detto he questi droni sarebbero stati usati per ricognizioni aeree», e invece «risulta che i droni australiani sono in realtà usati per attacchi su territorio russo», ha affermato la portavoce del ministero degli esteri di Mosca, Maria Zakharova, citata dall'agenzia Tass.
La portavoce ha aggiunto che il governo australiano, «fedele agli ideali russofobi dell'Occidente collettivo, contribuisce in modo entusiastico alla campagna anti-russa diretta da Washington», ma «sapendo che non tutti gli australiani sono d'accordo con questa linea», cerca di nascondere all'opinione pubblica che l'Australia «viene trascinata sempre più rofondamente nel conflitto in Ucraina».
18:54
18:54
«Il nazista Putin usa la Shoah per giustificare i crimini russi»
Il presidente russo Vladimir Putin «invita a considerare ciò che gli ebrei scrivono su Internet sul presidente Zelensky come giustificazione per i crimini di guerra russi in Ucraina. Ancora una volta, una persona che dà deliberatamente l'ordine di attaccare un altro paese con missili, uccidere in massa, stuprare, rapire bambini e spazzare via città e villaggi offre una nuova giustificazione alla sua inadeguatezza». Lo scrive su X il consigliere presidenziale ucraino Mykhailo Podolyak
Questi ha sostenuto che il leader russo sta «usando cinicamente di l'Olocausto come vetrina per giustificare le moderne pratiche naziste russe».
Secondo il consigliere di Zelensky «questa è l'ennesima conferma che il presidente russo vive nel suo mondo, una bolla artificiale isolata dalla realtà. Ciò significa che è completamente incapace ed è impossibile negoziare con lui».
18:10
18:10
UNESCO: Kiev e Leopoli fra i patrimoni dell'umanità in pericolo
La cattedrale di Santa Sofia e gli edifici monastici di Kiev entreranno a far parte della lista dei patrimoni dell'umanità in pericolo a metà settembre, così come il centro storico di Leopoli, nell'ovest del paese, a causa dell'invasione russa dell'Ucraina. Lo apprende l'Afp dall'Unesco.
«Questi siti sono minacciati di distruzione. Ci sono stati attacchi nelle zone cuscinetto di questi siti e non sappiamo cosa accadrà in futuro», ha spiegato il direttore del Patrimonio Mondiale Lazare Eloundou, intervistato dalla France Presse a Parigi, sede di questa agenzia delle Nazioni Unite.
Il Comitato per il Patrimonio Mondiale, che si riunirà dal 10 al 25 settembre a Riad, prenderà «probabilmente» questa decisione «sulla base del parere di esperti», per i quali i due siti si trovano in una situazione di «comprovato pericolo», ha proseguito.
I siti di Kiev e Leopoli si aggiungeranno alla lista del patrimonio mondiale in pericolo insieme al centro della città di Odessa: diversi edifici della città sono infatti stati distrutti alla fine di luglio dai «brutali attacchi russi», denunciati come tali dall'Unesco.
All'inizio di luglio un «edificio storico» è stato bombardato anche a Leopoli in quello che è stato, secondo l'organizzazione delle Nazioni Unite, il «primo» attacco dall'inizio del conflitto in un'area protetta dalla Convenzione del Patrimonio Mondiale, e quindi la prima «violazione» di questo testo di cui la Russia è firmataria.
L'agenzia dell'Onu elenca i danni subiti da 270 siti culturali ucraini dall'inizio dell'invasione russa il 24 febbraio 2022.
La Cattedrale di Santa Sofia, situata nel centro storico di Kiev, è «uno dei principali monumenti che rappresentano l'architettura e l'arte monumentale dell'inizio del XI secolo» in Ucraina, secondo l'Unesco. È patrimonio dell'umanità dal 1990, così come la lavra (monastero ortodosso) di Kiev-Pechersk, «un insieme architettonico di edifici monastici» fondato nello stesso periodo e situato su un altopiano affacciato sul fiume Dnepr.
Il centro storico di Leopoli, città fondata nel Medioevo, è stato invece inserito nella lista dei Patrimoni dell'Umanità nel 1996.
17:26
17:26
Putin: «Disgustoso che l'ebreo Zelensky copra neonazismo»
È «disgustoso» che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, di origine ebraica, si presti a «coprire la glorificazione del nazismo e coloro che hanno guidato l'Olocausto in Ucraina» con «lo sterminio di 1,5 milioni di persone». Lo ha detto Vladimir Putin.
Mosca accusa l'attuale governo di Kiev di essere l'erede dei nazionalisti di Stepan Bandera, che durante la Seconda guerra mondiale si allearono con le truppe d'invasione naziste per combattere contro l'Unione Sovietica e parteciparono ai massacri di ebrei.
«Bandera e altri come lui» hanno ucciso 1,5 milioni di ebrei, ha affermato il presidente russo, citato dall'agenzia Ria Novosti, in un incontro con il direttore del museo sulla Grande Guerra Patriottica, Alexander Shkolnik. «I comuni cittadini in Israele capiscono questo meglio di tutti, guardate quello che dicono su internet», ha aggiunto Putin.
17:15
17:15
Il Parlamento approva le dimissioni del ministro Reznikov
La Verkhovna Rada, il parlamento ucraino, ha votato per la destituzione di Oleksii Reznikov dalla carica di ministro della difesa. Lo ha riferito il deputato popolare del gruppo parlamentare Holos Yaroslav Zheleznyak, che ha dato la notizia su Telegram, scrive Ukrinform, precisando che l'adozione della relativa risoluzione ha ottenuto il sostegno di 327 deputati.
Reznikov ricopriva la carica di ministro della difesa dal novembre del 2021, ricordano i media ucraini.
«Dall'inizio dell'invasione su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia ha svolto un ruolo fondamentale nel coordinamento degli aiuti militari da alleati stranieri, anche in numerosi vertici internazionali. Tuttavia, il suo mandato al ministero della difesa è stato contraddistinto da diversi scandali legati all'approvvigionamento di attrezzature e rifornimenti per i soldati ucraini», scrive il «Kyiv Independent».
A succedere a Reznikov sarà Rustem Umerov, la cui nomina sarà votata domani.
16:46
16:46
In video «il primo tank britannico distrutto in battaglia»
Un tank britannico Challenger 2 fornito da Londra a Kiev come armamento chiave per contrastare l'invasione russa appare distrutto e in fiamme sul campo di battaglia in Ucraina secondo un video ripreso dal sito del «Guardian».
15:07
15:07
Dalla Germania migliaia di munizioni per panzer Gepard
L'azienda tedesca d'armi Rheinmetall ha spedito in Ucraina un primo lotto di munizioni di nuova produzione per i mezzi corazzati antiaereo Gepard. Seguiranno altri lotti, per un totale di 40mila proiettili entro la fine dell'anno.
Lo ha annunciato la stessa azienda, come riporta la Dpa. In un comunicato, il ministro tedesco della difesa Boris Pistorius ha confermato l'invio delle munizioni, dicendo che "la guerra in Ucraina ci dimostra quasi quotidianamente che la difesa aerea e le munizioni sufficienti sono essenziali per la difesa del proprio paese".
La Germania ha già consegnato 46 corazzati Gepard a Kiev e ne ha promessi altri 6. Complessivamente, Rheinmetall ha ricevuto un ordine per 300mila proiettili.
Come noto, la società svizzera di armamenti Ruag avrebbe voluto vendere dei Leopard 1 a Rheinmetall, quest'ultima intenzionata poi ad esportarli verso l'Ucraina. Tale eventualità è stata però bloccata dal Consiglio federale per ragioni legate alla neutralità.
Nel frattempo la Germania ha deciso di acquistare dall'esercito svizzero i carri armati Leopard 2 attualmente in disuso, in modo da poter sostituire quelli che Berlino ha fornito all'Ucraina. Per la vendita occorre l'approvazione del Parlamento: in giugno il Consiglio nazionale si è già pronunciato a favore. Il voto alla Camera dei Cantoni, che si terrà durante la sessione autunnale che inizia la settimana prossima, dovrebbe essere una formalità.
13:51
13:51
«Putin ha posto due condizioni sul grano»
«La Russia ha due richieste particolari. Una riguarda il collegamento della Banca russa dell'Agricoltura al sistema Swift e la seconda riguarda l'assicurazione per le navi utilizzate nei trasporti».
Lo ha affermato il presidente turco Recep Tayyip Erdogan, come riporta la presidenza della Repubblica di Ankara, parlando delle principali condizioni poste dal capo di Stato russo Vladimir Putin per rilanciare il patto sulle esportazioni di grano tramite un corridoio sicuro nel Mar Nero.
12:31
12:31
Zelenska: «Mi manca mio marito, ai nostri figli manca il padre»
«Potrebbe sembrare un po' egoista, ma ho bisogno che mio marito, non una figura storica, sia al mio fianco» e anche «ai nostri figli manca il padre», ma «restiamo forti, abbiamo forza sia emotiva che fisica. E sono sicura che ce la faremo insieme»: lo ha detto la 'first lady' ucraina Olena Zelenska in una intervista insolitamente intima alla BBC in cui racconta l'impatto emotivo che la guerra ha avuto sulla sua famiglia.
Quando la Russia ha invaso l'Ucraina nel febbraio 2022, Olena Zelenska ha trascorso mesi nascosta in luoghi segreti con i suoi figli con «una costante sensazione di adrenalina» - racconta - ma con il passare del tempo, ha ritenuto che fosse «necessario» iniziare a vivere la vita «nelle condizioni esistenti». La guerra ha portato l'ex sceneggiatrice sotto i riflettori, e da allora ha viaggiato per il mondo per incontrare leader e tenere discorsi.
«Non viviamo insieme con mio marito, la famiglia è separata» - ha detto Olena Zelenska alla BBC: «Abbiamo l'opportunità di vederci ma non così spesso come vorremmo. A mio figlio manca suo padre».
«Mi addolora vedere che i miei figli non possano pianificare nulla» - ha aggiunto -. «Mia figlia ha 19 anni, a quell'età si sognano viaggi, nuove sensazioni, emozioni. Lei non ha questa opportunità».
Olena e Volodymyr stanno insieme dai tempi del liceo, e hanno poi continuato a lavorare insieme: lui come attore e lei come sceneggiatrice.
«Credo in lui. E lo sostengo. So che ha abbastanza forza. Per qualsiasi altra persona che conosco, penso che sarebbe molto più difficile questa situazione. È davvero una persona molto forte e resiliente. E questa resilienza è ciò di cui tutti abbiamo bisogno in questo momento».
E anche lei si è fatta forza: «Spero davvero di poter ispirare qualcuno, di poter dare speranza o consigli a qualcuno, o di dimostrare con il mio esempio che viviamo, lavoriamo, andiamo avanti».
E i prossimi giorni? «Gli ucraini non possono essere sicuri del domani o avere fiducia nel futuro», ha spiegato. «Abbiamo una grande speranza per la vittoria, ma non sappiamo quando arriverà. E questa lunga attesa, lo stress costante, hanno il loro prezzo».
11:51
11:51
Il generale russo Surovikin ricompare libero in una foto
Una foto che sembra ritrarre il generale russo Serghei Surovikin, ex comandante supremo delle operazioni in Ucraina, in libertà, a passeggio per le strade di Mosca insieme alla moglie, è apparsa su alcuni media, fra cui il New York Times e la Bbc: la prima immagine del militare che era scomparso subito dopo il tentato blitz della Wagner e di Evgheni Prigozhin e che per molti osservatori era detenuto per presunta complicità con i rivoltosi.
«Il generale Serghei Surovikin è libero. È vivo, è in salute, è a casa con la sua famiglia a Mosca. La foto è stata scattata oggi», si legge sul canale Telegram della giornalista e commentatrice politica russa Ksenia Sobchak, citata da Bbc, come anche il giornalista Aleksei Venediktov, che sempre su Telegram commenta: «Il general Surovikin è a casa con la sua famiglia. È in ferie ma è a disposizione del ministero della Difesa».
Nell'immagine, della quale non è stata verificata l'autenticità, il presunto Surovikin indossa abiti civili, un berretto e occhiali da sole e cammina in strada a braccetto con una donna dai capelli rossi che sembra essere sua moglie, Anna.
11:37
11:37
Il Cremlino 'non può' confermare l'incontro Putin-Kim
Il portavoce del Cremlino 'non può' confermare che si terrà un summit tra il presidente russo Vladimir Putin e quello nordcoreano Kim Jong-un entro la fine del mese, così come anticipato ieri dai media Usa e confermato dalla Casa Bianca. «No, non possiamo confermarlo. Non abbiamo nulla da dire su questo», ha risposto il portavoce di Putin, Dmitry Peskov, durante il briefing con i giornalisti.
06:40
06:40
Un documentario sulla diserzione di un pilota russo di elicotteri
Maksim Kuzminov, il 28enne pilota russo dell'elicottero Mi-8 che ha disertato atterrando il 23 agosto in un aeroporto ucraino, ha invitato gli altri militari russi a seguire il suo esempio.
L'atterraggio del velivolo faceva parte di un'operazione pianificata da Kiev: la resa è stata il risultato di oltre sei mesi di lavoro da parte dell'intelligence militare ucraina per portare il Mi-8 e il suo pilota in Ucraina, secondo i media locali. La famiglia del militare è stata evacuata dalla Russia e si trova anch'essa in Ucraina. Altri due membri dell'equipaggio a bordo che non sapevano dove fosse diretto l'elicottero sono rimasti uccisi nell'operazione.
Kuzminov è apparso nel documentario 'Downed russian pilots', andato in onda domenica sera sulla televisione ucraina. «Se fai quello che ho fatto io, non te ne pentirai affatto - ha affermato invitando gli altri piloti russi a seguire il suo esempio -. Ti verrà fornito assolutamente tutto per il resto della tua vita: lavoro ovunque, qualunque cosa tu voglia fare. Scoprirai tu stesso un mondo a colori».
Nel documentario si sottolinea che l'Ucraina fornirà ai piloti russi che decideranno di disertare tutte le garanzie di sicurezza previste dalla legge, nonché un risarcimento finanziario per i velivoli militari trasferiti. Kuzminov avrebbe anche fornito «prove preziose sull'aviazione dell'esercito, sui sistemi di comunicazione e sulla rete degli aeroporti russi».
«Ciò che sta accadendo ora - afferma il militare - è semplicemente il genocidio del popolo, sia ucraino che russo. La base della mia azione è non contribuire a questi crimini. L'Ucraina vincerà sicuramente questa guerra: è solo questione di tempo, perché il popolo si è mobilitato».
06:36
06:36
Il punto alle 6.00
Altri droni sulla Russia. Mosca ha affermato nelle scorse ore che le forze di difesa aerea russe avrebbero distrutto droni in volo verso la capitale russa sopra il distretto di Istra e la regione di Kaluga. Il sindaco Sergey Sobyanin spiega sul suo canale Telegram che «le forze di difesa hanno abbattuto droni d'attacco che avevano come bersaglio Mosca», aggiungendo che una struttura abitativa è stata danneggiata dalla caduta di detriti ma al momento non ci sono notizie di feriti. Un velivolo senza pilota è stato abbattuto successivamente sopra il distretto di Tver, ha aggiunto Sobyanin specificando che in questo caso «non ci sono stati danni a terra».
Ieri, le forze russe hanno condotto 18 attacchi contro il confine della regione di Sumy, ferendo due civili e danneggiando infrastrutture. Lo riferisce l'amministrazione militare dell'oblast ucraina nordorientale, citata dai media locali. In particolare i bombardamenti d'artiglieria sulla comunità di Druzhba hanno ferito un civile, danneggiato 12 case e alcuni binari ferroviari. A Seredyna-Buda colpi di mortaio e d'artiglieria hanno ferito un civile e causato danni a edifici privati e amministrativi. Dall'inizio della guerra contro l'Ucraina le comunità di confine dell'oblast di Sumy sono frequenti bersagli dei bombardamenti russi. Il 2 settembre un agente di polizia è stato ucciso durante un raid su Seredyna-Buda.
Smantellata operazione a Cuba
Intanto, il governo di Cuba ha dichiarato di aver identificato una «rete di trafficanti» russa volta a reclutare cubani per «operazioni militari in Ucraina» e di aver avviato un procedimento penale contro le persone coinvolte.
Il Ministero degli Interni cubano «sta lavorando per neutralizzare e smantellare una rete di traffico di esseri umani che opera dalla Russia per incorporare i cittadini cubani che vivono lì, e anche alcuni da Cuba, nelle forze militari coinvolte nelle operazioni in Ucraina», ha dichiarato il ministro degli Esteri cubano Bruno Rodriguez assicurando in un post su X che il governo cubano «agisce con la forza della legge» contro queste operazioni.