E intanto Donald Trump continua a prendersela con Ron DeSantis
Donald Trump contro Ron DeSantis. Gli amici-nemici sono sempre più rivali, quantomeno agli occhi dell’ex tycoon che, oramai, punta con decisione alle presidenziali del 2024. L’ex presidente, a cavallo di queste elezioni di midterm, è stato chiarissimo. Il succo? Non candidarti, Ron, altrimenti potrei rivelare delle cose su di te. Quali, beh, non è dato sapere.
Trump aveva già maltrattato, a parole s’intende, DeSantis lo scorso weekend. Salvo poi fare, parzialmente, marcia indietro. Parlando ai giornalisti, lunedì notte, a bordo del proprio aereo, ha rincarato la dose: «Penso che se si candidasse si farebbe del male. Penso anche che la base non lo voglia. E non penso sarebbe un bene per il Partito se si candidasse». Ahia. Il tutto, come detto, rivelando che sparlerebbe di DeSantis dando in pasto ai media «delle cose».
Che cosa farà Ron?
Dopo aver lanciato indizi a più riprese (qui e qui) circa l’annuncio degli annunci, ovvero Trump for President 2024, l’ex presidente dovrebbe ufficializzare la sua terza corsa alla Casa Bianca il 15 novembre, sfruttando i risultati delle elezioni di metà mandato e, soprattutto, l’imminente Giorno del ringraziamento: a tavola, insomma, fra i soliti argomenti ci sarà anche la candidatura di Trump.
DeSantis, sul fronte opposto, in questi mesi è emerso come il candidato-non-Trump più forte a livello repubblicano. Anche, se non soprattutto, per le sue posizioni ultraconservatrici. Non a caso, piace (e molto) anche alla base elettorale di Trump. Martedì, è stato rieletto quale governatore della Florida. Quanto alle sue ambizioni presidenziali, DeSantis finora ha risposto in maniera vaga. Ribadendo, però, di ritenere possibile una sua discesa in campo per il 2028. Una risposta che nasconde, forse, un certo timore reverenziale nei confronti di Trump.
L’ex presidente, del resto, come detto non ha mai smesso di lanciare frecciatine o accuse nei confronti di DeSantis. Lo ha chiamato «Ron DeSanctimonious», di recente, scatenando un putiferio. Lunedì, ha messo in discussione le qualità del governatore della Florida. Di nuovo.
«Fa tutto sua moglie»
Trump, di fatto, ha definito DeSantis un bravo ragazzo. Ribadendo di non avere problemi con lui, ma anche – in maniera quasi professorale – di essere molto più avanti del rivale nei sondaggi. In effetti, l’ex presidente è in testa nei sondaggi riguardanti i potenziali candidati per il 2024. Ma DeSantis, altrettanto chiaramente, si sta profilando come il rivale più accreditato all’interno del Partito Repubblicano. Nei sondaggi in cui, apposta, è stato rimosso Trump, beh, ha dominato.
«Se si candidasse, vi dirò cose su di lui che non saranno molto lusinghiere» le parole di Trump. «So più cose su di lui di chiunque altro, a parte forse sua moglie, che sta davvero gestendo la sua campagna elettorale».
Più tardi, martedì, Trump ha rincarato la dose: «Non sono sicuro che voglia candidarsi» ha detto a proposito di DeSantis. Quindi, l’ex presidente si è concentrato nuovamente sulla sua (oramai certa) candidatura spiegando che presto annuncerà anche chi sarà il suo vice.
«Resta dove sei»
A muoversi, leggiamo, in questi giorni è un po’ tutto il movimento pro Trump. Anche uno degli avvocati dell’ex presidente, ad esempio, ha avvertito DeSantis di non candidarsi. Parlando con Right Side Broadcasting Network, Alina Habba ha dichiarato: «Deve rimanere in Florida. Resta dove sei. Stai facendo un ottimo lavoro in Florida».
Ah, dimenticavamo. Martedì, in Florida, Trump ha detto di aver votato per DeSantis quale governatore dello Stato.