Italia

È morto Lorenzo Bozano, condannato per l’omicidio di Milena Sutter

Il «biondino della spider rossa» fu condannato all’ergastolo per il sequestro e l’omicidio della figlia dell’industriale italo-svizzero Arturo Sutter
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Ats
01.07.2021 16:38

È morto, per un malore mentre nuotava, Lorenzo Bozano, il «biondino della spider rossa» che fu condannato all’ergastolo per il sequestro e l’omicidio della 13enne Milena Sutter, figlia dell’industriale italo-svizzero Arturo Sutter.

La notizia è riportata da vari quotidiani. Bozano, 76 anni, è morto ieri pomeriggio al largo della spiaggia di Bagnaia, all’Isola d’Elba, dove scontava la pena: aveva ottenuto la semilibertà nel 2019.

Il rapimento avvenne il 6 maggio del 1971, a Genova, all’uscita della Scuola Svizzera, in centro città. Il corpo senza vita della ragazza venne restituito dal mare 14 giorni dopo.

Il caso scosse l’Italia. Bozano finì subito nel mirino degli investigatori per alcune testimonianze oculari. Lui disse di essere stato davanti alla scuola ma negò il rapimento. Venne arrestato quando gli investigatori trovarono il corpo a Priaruggia. Assolto in appello, il verdetto fu ribaltato in appello dove venne condannato all’ergastolo, pena confermata dalla cassazione nel 1976.

L’omicidio di Milena Sutter ha segnato la storia di un’epoca, in un’Italia che ancora tremava pensando alla morte del piccolo Ermanno Lavorini, avvenuto 2 anni prima a Viareggio. Era la storia dell’Italia bucata dai proiettili delle Brigate rosse, punteggiata dalle bombe del terrorismo nero. Quando Milena venne rapita dall’esclusiva scuola svizzera che frequentava si pensò che a sequestrarla fossero stati quelli della XXII Ottobre, formazione terroristica che due mesi prima aveva rapito Sergio Gadolla, figlio di un noto imprenditore genovese, rilasciato dopo il pagamento di un riscatto di 200 milioni di lire.

Il 20 maggio 1971, giorno del ritrovamento del corpo senza vita di Milena sulla spiaggia di Priaruggia, a meno di un chilometro da Genova Quarto, le manette scattano ai polsi di Lorenzo Bozano, 25 anni, figlio della buona borghesia genovese ma ripudiato da suo padre. Lorenzo fa una vita da sbandato: trascorre un periodo in riformatorio, passa da un collegio all’altro, vive di espedienti. Trascorre il tempo andando in giro al volante di una Giulietta sprint Alfa Romeo rossa. Capelli lunghi, baffi chiari, Bozano, fin dai primissimi giorni successivi alla scomparsa di Milena, è nel mirino della questura genovese. Si dirà innocente da subito, e continuerà a farlo.