La proposta

E se creassimo una catena di supermercati di Stato?

L’idea è stata lanciata dalla ministra spagnola per i Diritti sociali e per l’Agenda 2030 Ione Belarra Urteaga, segretaria generale di Podemos, e intende porre un freno al caro prezzi
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Red. Online
12.05.2023 21:45

Fare la spesa, più o meno ovunque in Europa, negli ultimi tempi è un problema. Maledetta inflazione, proprio così. Perché, allora, non creare una catena di supermercati gestita direttamente dallo Stato, con prezzi calmierati e, quindi, accessibili ai consumatori? La proposta, a suo modo rivoluzionaria, arriva dalla Spagna e nello specifico da Ione Belarra Urteaga, ministra per i Diritti sociali e per l’Agenda 2030 nonché segretaria generale di Podemos, partito politico di sinistra, citiamo Wikipedia, di ispirazione socialdemocratica, no global ed eco-socialista, contrario all’austerità dell’Unione Europea e propugnatore della democrazia diretta e della difesa dei diritti sociali (lavoro, istruzione, salute).

Come riporta El Pais, che cita l’Istituto nazionale di statistica (INE), a marzo il prezzo dei prodotti alimentari in Spagna è cresciuto del 16,5%. Una fucilata, insomma. Un aumento, netto, che ha messo in ginocchio molti nuclei famigliari. Molte persone si sono trovate impossibilitate, addirittura, ad acquistare beni di prima necessità. Di qui, appunto, la necessità di agire. La ministra ha illustrato il suo piano durante un comizio in vista delle elezioni regionali e comunali del 28 maggio, sottolineando il bisogno di «un intervento pubblico in ogni settore strategico di questo Paese». A cominciare dal settore alimentare. Ecco, allora, la proposta: una catena di supermercati pubblica denominata «Prezzi giusti», che «abbassi i prezzi dei beni alimentari, che ci permetta di proteggere i piccoli e medi produttori agricoli e gli allevatori».

La mossa di Belarra Urteaga, concretamente, aveva un obiettivo. Tanto economico quanto politico: «In questo Paese – ha dichiarato la ministra – c’è un oligopolio alimentare e il signore, il capo che sta al comando di questo oligopolio è Juan Roig, amministratore delegato di Mercadona, che detiene il 25% delle quote del mercato. È una vergogna in una democrazia come la nostra. Dobbiamo mettere un freno a tutto questo». Secondo Forbes, nell’agosto del 2022 il patrimonio netto di Roig era stimato in circa 3,5 miliardi di dollari.

La principale Associazione di produttori e distributori spagnola, AECOC, ha subito rispedito al mittente tanto le critiche quanto la proposta. Il direttore generale José Maria Bonma Bonmatí, riferisce sempre El Pais, ha bollato come «fuori dalla realtà» la proposta della ministra di Podemos, spiegando che «l’intero settore sta vivendo male e con una punta di indignazione» le accuse mosse da Belarra Urteaga. «È sorprendente – ha detto riferendosi al periodo della pandemia – il modo in cui siamo passati da eroi a cattivi».