E se Donald Trump dichiarasse vittoria in anticipo?
Donald Trump potrebbe dichiarare prematuramente la propria vittoria nella corsa alla Casa Bianca se le proiezioni dovessero darlo in vantaggio su Kamala Harris. È quanto riferito da fonti vicine al tycoon, citate dal Guardian. Alcuni consiglieri avrebbero consigliato al candidato repubblicano di giocare d'anticipo, specialmente se il vantaggio dovesse concretizzarsi in Stati chiave come la Pennsylvania.
Trump stesso, del resto, non ne ha fatto mistero nel suo ultimo comizio andato in scena : la preferenza va verso una dichiarazione anticipata. «Le elezioni devono essere decise entro le 9, le 10, le 11 di martedì sera», ha affermato. Una finestra temporale nella quale alcuni Stati, come l'Alaska, non avrebbero nemmeno finito di votare.
Almeno un'idea
Se l'atteggiamento tenuto dal tycoon sembra confermare quanto suggerito da fonti interne, la posizione ufficiale tenuta dallo staff di Trump è ben diversa: più cauta. Ai microfoni di CNN, la campagna del candidato repubblicano ha fatto sapere di riconoscere che il vincitore delle elezioni presidenziali «non sarà probabilmente definito questa sera». Tuttavia, il campo di Trump è sempre più fiducioso che i risultati di alcuni Stati critici arriveranno prima della fine della serata, il che dovrebbe dare un'idea precisa di come dovrebbe delinearsi l'elezione.
Una serata con Musk
Trump, nel frattempo, si è recato in compagnia della moglie Melania ai seggi di West Palm Beach, Florida, per votare. Per se stesso, ovvio. Ma su un altro oggetto di voto, il referendum per espandere l'accesso all'aborto in Florida – tema critico di questo ciclo elettorale –, il tycoon ha voluto mantenere il massimo riserbo. Incalzato dai giornalisti, Trump ha fatto di tutto per evitare di far capire come avesse votato: «Abbiamo fatto un ottimo lavoro riportando la questione negli Stati, come sapete», ha affermato, ribadendo il suo sostegno alle eccezioni in caso di stupro, incesto e quando la vita della madre è in pericolo. E si è mostrato seccato quando le richieste si sono fatte ancora più insistenti: «Smettete di parlarne».
Il tycoon, ha nel frattempo rivelato il New York Times, attenderà i primi risultati nel suo club di Mar-a-Lago in compagnia di Elon Musk. Il miliardario, alleato sempre più stretto di Trump, ha speso almeno 119 milioni di dollari per un Super PAC (political action committee, un comitato per la raccolta fondi) a sostegno del candidato repubblicano.