E voi, andreste in vacanza a Santorini?
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La terra, a Santorini, trema ancora. Nella notte, è stata registrata una scossa di magnitudo 4.6. L’ennesima, verrebbe da dire, considerando che fra il 26 gennaio e il 9 febbraio sono state registrate oltre 14 mila scosse, con epicentro nel braccio di mare tra Santorini, Amorgos, Ios e Anafi. Uno sciame sismico inedito, con tutte le conseguenze del caso per gli abitanti. E, immaginiamo, per il turismo, dato che Santorini – fra le altre – è una meta piuttosto battuta. Davide Nettuno, portavoce di Hotelplan per la Svizzera italiana, al riguardo afferma: «In generale, il business delle vacanze estive quest’anno stenta un po’ a decollare. Ci sono già prenotazioni in corso, certo, ma per destinazioni lontane. Il discorso legato alla classica vacanza nel Mediterraneo, insomma, non si è ancora sviluppato. Sarà per le prossime settimane, immagino». Nel dettaglio, spiega il nostro interlocutore, «quello che sta accadendo a Santorini è indubbiamente una situazione che i nostri clienti seguono con attenzione e, di riflesso, che potrebbe risultare sensibile nell’organizzazione e pianificazione di una vacanza estiva».
Nettuno ribadisce: «Sappiamo che, da sempre, la Grecia è sensibile a livello sismico. Santorini, di suo, ha un forte impatto mediatico, dal momento che parliamo di una meta ambita sebbene ancora di nicchia rispetto ad altre isole. È, riassumendo, una destinazione alla moda e, proprio per questo, se ne parla con insistenza. Se questo sciame si fosse verificato altrove, coinvolgendo isole cosiddette minori, è probabile che l’impatto, pensando alle intenzioni dei viaggiatori, sarebbe stato differente. Attenzione: è giusto che ci sia attenzione mediatica, ma il fuggifuggi generale mi ha fatto riflettere. Anche perché parecchio personale legato al turismo ha lasciato l’isola. Mi chiedo se, quando piano piano riapriranno le strutture, ci sarà una capacità sufficiente per accogliere i viaggiatori».
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Il responsabile di Hotelplan non nasconde di essere, a suo modo, curioso: «Anche da parte nostra c’è interesse nel capire se, davvero, Santorini subirà un calo a livello di richieste. Un discorso, questo, che non riguarda le crociere nel Mediterraneo. Le navi, infatti, possono concedersi il lusso di includere questa meta nel programma e, se caso, cambiare all’ultimo momento. Tornando alle vacanze classiche, ovvero la settimana o due in hotel, in effetti potrebbe esserci una flessione. La situazione, di per sé, appare più o meno tranquilla e in fase di normalizzazione, tuttavia andrà monitorata». In ogni caso, Santorini non è una destinazione pasquale. In questo senso, Hotelplan e gli altri operatori possono tirare un sospiro di sollievo: «È vero, Santorini è un’isola che vive soprattutto fra la fine di giugno e fino al termine di settembre. Come dicevo, Santorini è una meta per certi versi di nicchia, adatta per chi ama i tramonti e il relax, molto da coppia diciamo. Chi cerca il mare, il cosiddetto mare vero, punta su altre isole, anche più grandi. Lo stesso dicasi per Pasqua: chi vuole concedersi i primi bagni non va a Santorini».
La Grecia, pensando anche agli incendi, negli ultimi anni potrebbe passare per «destinazione pericolosa». Ancora Nettuno: «Il 2024, per fortuna, è stato un anno tranquillo in termini di incendi. Questo, indubbiamente, ha aiutato. Le persone, però, sono consapevoli. Mi spiego: se prenotano una meta in Grecia, sanno che potrebbero esserci problemi. E sanno altresì che, al netto di qualche problema, le autorità hanno gestito molto bene le emergenze del 2023. Dire se la Grecia, visto quanto successo, sia più o meno evitata è difficile a dirsi: non è che i nostri clienti vengano in agenzia e dicano, esplicitamente, che preferirebbero un’altra destinazione nel Mediterraneo».