Aviazione

Ecco che fine farà l'aereo di Jeffrey Epstein

La società che si era assicurata il Boeing 727-100 appartenuto all'imprenditore statunitense, e divenuto celebre sulla stampa con il nomignolo Lolita Express, dopo aver cercato a lungo un compratore ha deciso di smantellare definitivamente il jet
© New York State Sex Offender Registry
Marcello Pelizzari
10.01.2024 11:45

Il Boeing 727, per certi versi, fu un successo inaspettato. Concepito per trasportare da 149 a 189 passeggeri su rotte fino a 5.000 chilometri, venne lanciato dal costruttore statunitense nel 1964. In un primo momento, la stessa Boeing aveva previsto di produrre al massimo 250 esemplari. Il trimotore, però, piacque e non poco alle compagnie. Tant'è che, in oltre vent'anni di produzione, dal 1962 al 1984, dagli hangar dell'azienda sono usciti in totale 1.832 esemplari. Mica male.

Oggi, dati alla mano, quaranta di questi 727 sono ancora in servizio. Nella maggior parte dei casi, presso compagnie cargo, come aerei governativi o dell'aeronautica militare. Gli altri, tutti gli altri, sono stati condannati alla demolizione (119 aerei invece erano già andati perduti in incidenti). La notizia, in questo senso, è che negli Stati Uniti un esemplare «particolare» sta affrontando una sorta di ultimo miglio. Parliamo del Boeing 727-100 con numero di serie 20115. La cui storia, per dirla con il portale aeroTELEGRAPH, è piuttosto oscura. Il velivolo venne consegnato alla TWA, all'epoca uno dei giganti dei cieli, il 7 luglio del 1969. Quindi, terminata la sua avventura come aereo di linea fu trasformato in un jet VIP. Nella sua ultima versione, poteva trasportare 29 passeggeri e ospitava altresì una camera da letto con bagno privato, poltrone e divani.

L'ultima registrazione di questo aereo è stata N908JE. Una sigla associata, altresì, a un nomignolo: Lolita Express. Già, il Boeing 727-100 per vent'anni è appartenuto all'imprenditore statunitense Jeffrey Epstein, condannato per abusi sessuali e traffico internazionale di minorenni. Epstein si era impiccato nella sua cella, a New York, nel 2019, mentre aspettava il processo per sfruttamento sessuale e traffico sessuale di minorenni. Il suo nome è tornato a occupare lo spazio mediatico, nelle ultime settimane, in relazione alla famosa lista di suoi collaboratori.

Tra le altre cose, tornando all'aereo, secondo varie ricostruzioni si dice che il Lolita Express venisse usato per trasportare donne minorenni sulla sua isola privata. Il Boeing, quel Boeing, ha compiuto il suo ultimo volo l'11 luglio del 2016, dall'aeroporto internazionale di Palm Beach, in Florida, all'aeroporto di Brunswick Golden Isles, in Georgia. Da allora, è stato parcheggiato vicino a un hangar della Stambaugh Aviation. Società che, per la manutenzione, ha fatturato circa mille dollari al mese nel frattempo. Nel 2019, sono stati rimossi i tre motori.

Dopo il suicidio di Epstein, il Boeing 727 è passato di mano a più riprese. Nel gennaio del 2020, poco prima che scoppiasse la pandemia, è finito perfino su eBay con base d'asta 395 mila euro. L'annuncio, tuttavia, è stato rimosso prima che l'asta si concludesse. A marzo dello stesso anno, l'aereo è stato acquistato da World Aviation Services, attivo nel brokeraggio di aeromobili. La speranza? Quella di rivendere il velivolo generando un profitto. Una speranza vana, visto che subito è emerso il legame fra l'aereo ed Epstein. World Aviation Services, non a caso, non ha ricevuto alcuna offerta di acquisto come ha sottolineato il responsabile della società al Daily Mail. Il quale ha pure ammesso di non sapere chi fosse Epstein o che cosa facesse su quell'aereo. 

World Aviation Services, ora, ha perso ogni speranza. Decidendo di smantellare definitivamente il Boeing a 54 anni di distanza dal suo primo volo.

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