Il profilo

Ecco chi è Taleb A., l'uomo arrestato per l'attacco al mercatino di Magdeburgo

Medico, cinquant'anni, originario dell'Arabia Saudita, in passato aveva guadagnato i riflettori dei media per le sue posizioni anti-Islam ma anche per le sue posizioni contro il sistema di accoglienza tedesco
©Ebrahim Noroozi
Marcello Pelizzari
21.12.2024 10:00

Die Welt, quotidiano tedesco, nel tracciarne il profilo ha fatto il nome completo. Altre testate si sono limitate a una via di mezzo, indicando che l'uomo arrestato per l'attacco al mercatino di Natale di Magdeburgo – il bilancio al momento è di cinque morti e oltre duecento feriti – è stato identificato come Taleb A. Ma di chi stiamo parlando, esattamente? E, come detto in articoli precedenti, quali erano le sue motivazioni? 

I dati essenziali, innanzitutto: Taleb A. è un medico, ha cinquant'anni ed è originario dell'Arabia Saudita. Vive in Germania dal 2006. Abita e lavora a Bernburg, a sud di Magdeburgo, la capitale della regione della Sassonia-Anhalt teatro, ieri sera, della tragedia. Secondo quanto dichiarato dalla ministra dell'Interno della regione, Tamara Zieschang, l'uomo era in possesso di un permesso di soggiorno permanente. Nel 2016, infatti, gli era stato riconosciuto lo status di rifugiato. Die Welt, forte di fonti anonime, ha scritto che Taleb A. era specializzato in psichiatria e psicoterapia e, in passato, aveva servito come medico nel penitenziario di Bernburg, un istituto destinato al recupero dei condannati con problemi di tossicodipendenza. Curiosamente, secondo la Bild il medico saudita sarebbe risultato positivo al test antidroga effettuato dopo l'arresto.

Contrariamente a quanto sostenuto da esponenti politici di destra e di estrema destra, il vissuto di Taleb A. non sembrerebbe puntare verso un profilo islamista. Nei mesi scorsi, l'uomo si era espresso via social in maniera (spesso) confusa. Mostrando, questo sì, una certa ostilità nei confronti delle autorità tedesche, che a suo dire lo stavano perseguitando. Detto ciò, in un'intervista concessa al prestigioso quotidiano Frankfurter Allgemeine Zeitung, nel 2019, Taleb A. aveva detto di essere «il più aggressivo critico dell’Islam nella storia» e, ancora, che «non esiste un Islam buono». L'interesse della Frankfurter Allgemeine Zeitung e di altri media, all'epoca, era il risultato di un forte, fortissimo attivismo anti-islamico da parte dell'uomo. Il quale, nel 2016, aveva fondato il sito wearesaudis.net nel tentativo di aiutare gli ex musulmani, in particolare le donne, a sfuggire alle persecuzioni nei paesi del Golfo e a cercare asilo all'estero.

Taleb A. si era professato ateo e temeva, fortemente, di essere perseguitato in Arabia Saudita, il suo Paese di origine, a causa delle sue idee. «Per questo – aveva detto – ho deciso di chiedere asilo in Germania. Non avrebbe avuto senso rischiare di dover tornare e poi essere ucciso». Ferocemente contrario all'Islam, Taleb A. più volte aveva preso posizione su X contro la sua precedente religione, ma anche contro il sistema di accoglienza tedesco. La sua biografia, sul profilo, recita: «La Germania sta perseguendo le donne saudite richiedenti asilo, dentro e fuori la Germania, per distruggere le loro vite. La Germania vuole islamizzare l’Europa». Una fonte saudita, in questo senso, ha detto a Reuters che il Paese aveva segnalato Taleb A. alle autorità tedesche per via delle opinioni espresse su X.

E proprio su X, scorrendo nei post passati, emergono collegamenti fra Taleb A. e la destra radicale tedesca. Numerose, infatti, le interazioni con l'AfD, il partito populista tedesco di estrema destra, o con figure come l'identitario austriaco Martin Sellner e il britannico Tommy Robinson. Lo Spiegel, al riguardo, ha osservato che diversi funzionari di Alternative für Deutschland e della sua organizzazione giovanile, Junge Alternative, hanno seguito da vicino Taleb A. e i suoi resoconti. Addirittura, otto anni fa Taleb A. aveva scritto sull'allora Twitter di voler avviare un progetto con l'AfD. Un'accademia per ex musulmani, nello specifico. Un utente gli aveva chiesto come mai stesse pensando di farlo con l'AfD. La risposta: «Chi altro sta combattendo l’Islam in Germania?». A giugno, aveva ripostato un'esternazione della leader del partito, Alice Weidel, commentando: «La sinistra è pazza. Abbiamo bisogno che l’AfD protegga la polizia da se stessa».

Venerdì, in alcuni video pubblicati su X prima dell’attacco al mercatino di Magdeburgo, Taleb A. aveva parlato del presunto furto di una chiavetta USB dalla sua cassetta della posta da parte della polizia. A maggio, sempre su X, aveva invece annunciato di volersi vendicare: gli utenti lo avevano segnalato alla piattaforma, e alcuni suoi post per questo erano stati cancellati.

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