Ecco come l'Iran consegna droni kamikaze alla Russia
I dati, a disposizione delle autorità, indicano che un Ilyushin Il-76 della compagnia iraniana Pouya Air, negli ultimi mesi, ha compiuto a più riprese la tratta Teheran-Mosca, con destinazione l'aeroporto di Vnukovo. L'Office of Foreign Assets Control, deputato ad applicare le sanzioni varate dal Dipartimento del Tesoro statunitense, lo scorso 25 aprile ha aggiunto questo velivolo alla lista degli aerei vietati. Le accuse sono pesanti, parecchio: violazione del trattato di non proliferazione delle armi nucleari, sostegno al terrorismo globale, vicinanza al Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (IRGC), i cosiddetti Pasdaran, ed elusione delle sanzioni finanziarie contro l'Iran.
Il contesto generale, d'altro canto, appare chiaro. Negli ultimi mesi, secondo vari rapporti di intelligence, la Repubblica Islamica ha intensificato la cooperazione militare con la Russia. Reuters, al riguardo, ha spiegato che lo scorso febbraio Teheran avrebbe fornito a Mosca circa 400 missili balistici. Un'indiscrezione che Washington, per ora, non ha ancora confermato. Intanto, però, il governo statunitense ha messo in guardia l'Iran a più riprese. Tant'è che, se la consegna di missili a corto raggio venisse confermata, le compagnie aeree iraniane potrebbero venire bloccate. Anche in Europa, secondo quanto riferito all'Associated Press da un alto funzionario governativo americano. Di qui l'avvertimento, un altro, da parte dei Paesi del cosiddetto G7 risalente allo scorso marzo: «Se l'Iran continua a fornire missili balistici o tecnologie correlate alla Russia, siamo pronti a rispondere rapidamente e in modo coordinato, anche con nuove e significative misure contro l'Iran».
L'Iran, d'altro canto, non è nuovo a sanzioni nel campo dell'aviazione. Anni fa, Mahan Air era stata punita per la sua vicinanza ai Pasdaran ed era stata esclusa dai cieli tedeschi. Ora, sotto i riflettori potrebbe finire anche Iran Air. Che vola, in Europa, a Londra, Milano, Parigi, Roma e Londra volendo citare le città principali. All'inizio dell'autunno del 2022, invece, come riporta aeroTELEGRAPH gli Stati Uniti avevano identificato tre Boeing 747 iraniani utilizzati per eludere le sanzioni. Appartenevano a Iran Air, Mahan Air e Qeshm Fars Air e trasportavano, tra le altre cose, dispositivi elettronici in Russia, «in violazione dei severi controlli sulle esportazioni» aveva spiegato all'epoca Washington.
Pouya Air, citiamo il comunicato dell'Office of Foreign Assets Control, era già stata posta sotto sanzioni nel 2012 «per aver agito a favore o per conto» del Corpo delle guardie della rivoluzione, trasportando «carichi illeciti, tra cui armi, ai proxy dell'Iran in Medio Oriente». Pouya Air è finita nuovamente nel mirino delle autorità americane «per il trasbordo di UAV militari iraniani in Russia». Droni kamikaze, per intenderci. Quelli utilizzati a più riprese dall'esercito di Mosca in Ucraina. E ancora: «L'aereo Ilyushin Il-76 di Pouya Air con sigla EP-PUS ha trasportato UAV e carichi correlati dall'Iran alla Russia per conto della Forza Aerospaziale dell'IRGC. Alcuni degli UAV e dei relativi carichi erano destinati alla SEZ di Alabuga». Per SEZ di Alabuga si intende la zona economica speciale di tipo industriale e produttivo nel distretto di Yelabuzhsky della Repubblica del Tatarstan.