Ecco, in video, l'intercettazione del drone USA da parte del jet russo

Oggi le forze armate statunitensi hanno diffuso un filmato che testimonia l'ormai famosa intercettazione di un drone statunitense da parte di un jet russo sul Mar Nero.
Due giorni fa, Washington aveva fatto sapere che, nelle ore precedenti, un caccia russo SU-27 aveva colpito uno dei suoi droni Reaper durante una missione di sorveglianza e ricognizione, costringendo gli operatori statunitensi ad abbatterlo in acque internazionali.
«Questo incidente segue uno schema di azioni pericolose da parte di piloti russi che interagiscono con velivoli statunitensi e alleati nello spazio aereo internazionale, anche sul Mar Nero», aveva allora fatto sapere attraverso una nota lo US Eucom, il comando degli Stati Uniti per l’Europa. «Queste azioni aggressive da parte dell’equipaggio russo sono pericolose e potrebbero portare a calcoli errati e a un’escalation involontaria». La Russia, da parte sua, aveva negato di aver deliberatamente abbattuto il veicolo aereo senza equipaggio. Anzi: Mosca aveva attribuito la responsabilità dell'incidente a «manovre brusche» del drone, sostenendo che il proprio jet non fosse affatto entrato in contatto con il velivolo di Washington.
«Il drone stava volando con i transponder spenti ed è entrato nella zona dell'operazione militare speciale», aveva aggiunto Anatoly Antonov, ambasciatore russo negli Stati Uniti, al termine del suo incontro al Dipartimento di Stato. «Le informazioni sulla zona sono state rese pubbliche tramite canali internazionali. Noi, Russia, abbiamo avvertito tutti al riguardo. Penso che questa sia stato una vera e propria provocazione», ha precisato ai giornalisti il diplomatico russo. «Ci hanno provocato a intraprendere una certa azione, che consente loro di accusare la Russia e l'esercito russo di non essere professionali».
Il filmato
Oggi il filmato declassificato di 42 secondi rilasciato dal Comando europeo degli Stati Uniti fa un po' di luce sul caso: nel video si vede il caccia SU-27 avvicinarsi alla parte posteriore del drone MQ-9 e rilasciare carburante vicino ad esso, in quello che gli ufficiali statunitensi hanno detto essere un «apparente tentativo di accecare i suoi strumenti ottici».
Il video rilasciato mostra anche la perdita di segnale video dopo un'altra manovra ravvicinata russa e si conclude con le immagini dell'elica danneggiata del drone, danno che — secondo il Pentagono — sarebbe stata causato dalla collisione con il velivolo russo.
Il caso rischia di alimentare le tensioni fra Washington e Mosca: ieri, l'evento era finito al centro di una telefonata fra il ministro della Difesa russo Sergei Shoigu e il suo omologo statunitense Lloyd Austin. Il capo del Pentagono, parlando dell'incidente, ha detto alla controparte russa che «gli Stati Uniti continueranno a volare dove il diritto internazionale lo permette».
Gli USA: «Il video conferma la nostra versione»
Il video del drone americano «dimostra al mondo la nostra versione» con « prove chiare e convincenti» e rivela le «menzogne» della Russia: lo ha detto il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale John Kirby in un briefing telefonico. «Lo scarico di carburante e il volo estremamente aggressivo intorno al drone americano sono stati intenzionali ma non sapremo mai l'intenzione del pilota del jet russo in relazione alla collisione», ha affermato Kirby. Questi ha aggiunto che anche dopo questo incidente «continuiamo e continueremo le operazioni di sorveglianza per la sicurezza della regione del Mar Nero e dell'Ucraina».
Il Pentagono ha indicazioni che Mosca sta tentando di recuperare i resti del drone americano caduto nel Mar Nero dopo la collisione con un jet russo: lo ha detto in un briefing il portavoce Pat Ryder. «Abbiamo indicazioni che la Russia stia probabilmente facendo uno sforzo per cercare di recuperare i resti del drone MQ-9 (...) tuttavia valutiamo che sia molto improbabile che siano in grado di recuperare qualcosa di utile», ha detto Ryder.
Interrogato sulla fornitura di mig polacchi all'Ucraina, il portavoce del consiglio di sicurezza nazionale ha poi parlato di una «decisione sovrana, che rispettiamo». Lodando il grande sforzo di Varsavia per Kiev, Kirby ha tuttavia precisato che la mossa «non cambia la posizione» degli Usa: «la fornitura di F16 per ora non è sul tavolo», ha ribadito.