Aviazione

Ecco l’ultimo Boeing 747

La produzione del mitico «jumbo» si è fermata dopo 54 anni e 1.574 esemplari prodotti – Ma la «regina dei cieli» volerà ancora per molto tempo
© Boeing Airplanes
Marcello Pelizzari
10.12.2022 12:15

È la fine di un’epoca. Anche se, come per l’A380, prima di non vedere più un Boeing 747 nei cieli passeranno anni. Anzi, decenni. Eppure, la notizia che – questa settimana – dallo stabilimento di Everett, Stati Uniti, è uscito l’ultimo esemplare dell’iconico jumbo ha fatto scattare subito, più o meno ovunque, una vera e propria operazione nostalgia.

Normale, considerando che questa regina dei cieli, volendo ricorrere a un soprannome usato e abusato nell’aviazione, è in giro da parecchio tempo. Con quest’ultimo velivolo, che verrà consegnato ad Atlas Air, in Italia, a inizio 2023, è stata chiusa definitivamente una linea di produzione apertasi 54 anni fa. Avete capito bene: 54 anni fa. Nel frattempo, dagli hangar della Boeing sono usciti in tutto 1.574 B747. Roba da matti. 

Dove volano i 747?

Pacche sulle spalle, abbracci, più di un brindisi. E la convinzione, dicevamo, di aver scritto la storia del settore. Ma il 747, sebbene non verrà più costruito, non morirà. Non subito, perlomeno. Fra cargo e servizio passeggeri, infatti, sono ancora tanti gli esemplari in volo sopra le nostre teste. Ogni giorno, in ogni momento.

Quattro motori, una «gobba» riconoscibilissima dovuta a una elegantissima e, all’epoca in cui venne progettato l’aereo, avveniristica configurazione a doppio ponte, questa regina apparentemente pesantissima ha saputo librarsi nell’aria con leggerezza e maestosità. Dati di Flightradar24 alla mano, emerge chiaramente come le compagnie, oggi, per il servizio passeggeri preferiscano altri aerei: più piccoli e più performanti, anche sul fronte delle emissioni e del risparmio di carburante. Lo scorso novembre, ad esempio, il 93% di tutte le tratte effettuate con un 747 era un volo cargo. Appena il 5,9%, invece, riguardava voli commerciali mentre il resto è occupato da voli privati. Joe Biden, per dire, utilizza un 747 (l’Air Force One, reso celebre anche da una pellicola con Harrison Ford e un sensazionale Gary Oldman) per i suoi spostamenti.

Proprio per il suo utilizzo quasi esclusivamente cargo, Flightradar ci fa sapere che l’aeroporto più utilizzato dai 747 – grazie a una collocazione geografica ideale – è quello di Anchorage, in Alaska. È un crocevia importante fra America e Asia, d’altronde. Lo scorso novembre, non a caso, l’asfalto del Ted Stevens ha visto decollare e atterrare 4.101 jumbo della Boeing. A garantirli 21 compagnie, tutte cargo, con la citata Atlas Air che ha recitato la parte del leone con 847 voli. Poi UPS (762), Cathay Pacific Cargo (600), Kalitta Air (496) e China Airlines Cargo (351).

Detto di Anchorage, anche gli aeroporti di Seoul (2.684 voli), Hong Kong (2.518), Francoforte (1.274) e Chicago (1.152) hanno gestito diversi 747 lo scorso novembre.

Ma quindi posso ancora salirci?

Ribadito che i 747, oggi, vengono utilizzati in gran parte dalle compagnie cargo, diversi vettori li impiegano per le rotte commerciali. Sei, a novembre. Per noi europei, il modo migliore per salire, ancora, a bordo di un «bestione» e riassaporare un po’ di atmosfera dell’epoca d’oro è prenotare tramite Lufthansa. La compagnia di bandiera tedesca usa il 747 sulle seguenti tratte in partenza da Francoforte: Bengaluru, Chicago, Johannesburg, Los Angeles, Miami, Città del Messico, New York, San Paolo, Tokyo e Washington. Korean Air, dal canto suo, si affida ai jumbo per collegare la capitale Seoul ad Atlanta, Honolulu e, in parte, Tokyo. Anche Air China, Asiana e Mahan Air hanno in flotta dei 747.

La longevità

Nessuna fretta, comunque. I Boeing 747 sono famosi per la loro longevità. Tant’è che, nel 2022, nei cieli circolano ancora dei 747-200. Costruiti negli anni Ottanta. Sul fronte cargo, vedremo ancora decollare e atterrare questi jumbo per decenni. Fino, almeno, al 2050.

Lufthansa, venendo ai voli commerciali, da tempo ha previsto di dismettere i suoi 747. Ma comincerà dai -400, i più vecchi, per poi rinunciare agli -800, entrati in servizio relativamente pochi anni fa.

Giova ricordare, infine, che anche la nostra vecchia compagnia di bandiera, Swissair, per anni ha fatto largo uso del 747: fra il 1971 e il 2000, infatti, il vettore elvetico utilizzò in tutto 7 esemplari. A bordo dei quali, va da sé, il nomignolo di «banca volante» calzava a pennello.