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Egitto: «Bene la decisione dell'Aia, ora un cessate il fuoco»

L'Egitto ha infine affermato che proseguirà nei suoi tentativi, «in cooperazione con le agenzie delle Nazioni Unite e i soggetti internazionali e regionali, al fine di porre fine alla crisi, prevenire qualsiasi misura relativa allo sfollamento forzato dei palestinesi e garantire l'ingresso di aiuti umanitari e soccorsi di emergenza a Gaza».
Ats
26.01.2024 21:16

L'Egitto, attraverso il suo ministero degli Esteri, ha accolto con favore le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia dell'Aja e ha sollecitato a Israele «l'attuazione di una serie di misure provvisorie immediate volte a garantire la protezione dei palestinesi, la più importante delle quali è un cessate il fuoco e la fornitura urgente di aiuti umanitarie alla popolazione della Striscia».

L'Egitto - afferma una nota del ministero degli Esteri - «aspira alla richiesta della Corte internazionale di giustizia di un cessate il fuoco immediato a Gaza, come la Corte ha stabilito in casi simili, come principale garanzia dell'attuazione delle misure necessarie e urgenti da essa approvate per proteggere i civili palestinesi nella Striscia di Gaza» e ha «sottolineato la necessità di rispettare e attuare le decisioni della Corte Internazionale di Giustizia come principale organo giudiziario delle Nazioni Unite».

Ha quindi «invitato Israele ad attuare immediatamente tutte le misure contenute nella decisione della Corte Internazionale di Giustizia, che rappresentano l'inizio del percorso verso l'applicazione delle norme del diritto internazionale e del diritto internazionale umanitario», e «la fine degli attacchi e delle violazioni commessi contro di esso, che sono costati la vita a più di 26'000 civili innocenti, due terzi dei quali sono donne e bambini».

L'Egitto ha infine affermato che proseguirà nei suoi tentativi, «in cooperazione con le agenzie delle Nazioni Unite e i soggetti internazionali e regionali, al fine di porre fine alla crisi, prevenire qualsiasi misura relativa allo sfollamento forzato dei palestinesi e garantire l'ingresso di aiuti umanitari e soccorsi di emergenza a Gaza».