Tensioni

Elon Musk conferma: ci sono quasi 100 terminali Starlink attivi in Iran

L'aiuto promesso dal miliardario patron di Tesla, SpaceX e Twitter si sta concretizzando: attraverso l'Internet via satellite, la popolazione può aggirare la censura del regime
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Red. Online
27.12.2022 21:00

A suo tempo, Elon Musk aveva promesso un aiuto all’Iran. Durante i primi vagiti contro il regime, il miliardario patron di SpaceX aveva spiegato che, presto, Starlink sarebbe stato disponibile anche per gli iraniani. L’Internet satellitare, già.

L’annuncio è arrivato ieri, lunedì, su Twitter. Come risposta a un cinguettio dell’utente Wall Street Silver, che mostrava la (nuova) quotidianità nel Paese, con sempre più donne senza velo per le strade. Quasi 100 terminali Starlink, a detta di Musk, sarebbero attivi in Iran. Non sono molti, è vero. Ma è un inizio.

Starlink, soprattutto, permette ai suoi utenti di aggirare la censura online del regime. Una censura applicata con forza dopo la morte di Mahsa Amini lo scorso 16 settembre.

Musk, con il suo Internet via satellite, aveva già dato un contributo significativo a sostegno dell’Ucraina dopo l’invasione russa. Il servizio, infatti, ha consentito a Kiev di garantire le comunicazioni e, ancora, di bypassare le reti del Paese, fortemente indebolite dai bombardamenti e di riflesso dalle interruzioni di corrente.  

Ragioni (anche) di opportunità

Se la mossa, tanto in Ucraina quanto in Iran, è legata anche al buonsenso e, a maggior ragione, alla voglia di aiutare e sostenere un popolo in difficoltà, dietro a simili strategie vi è anche una forte, fortissima componente commerciale. Al netto della spesa, in particolare per garantire collegamenti a Kiev, così facendo Starlink può godere di ottima pubblicità. Una spinta importante, insomma, in un periodo in cui altre aziende e altri protagonisti si stanno affacciando all’Internet via satellite. Citiamo ad esempio Jeff Bezos, fondatore di Amazon, ma anche entità politiche come l’Unione Europea e la Cina che puntano a una propria costellazione di satelliti.

Come funziona?

La tecnologia che permette il funzionamento di Starlink si basa sul dispiegamento di numerosi satelliti in orbita bassa. Satelliti che garantiscono un collegamento a Internet ad alta velocità. Certo, altre soluzioni terrestri come la fibra ottica regalano prestazioni migliori, ma Starlink compensa – se vogliamo – con l’ampia copertura del globo. E, appunto, si pone come valida, validissima alternativa alle reti convenzionali qualora la regione non sia ben coperta o, peggio, di mezzo ci siano, come in Iran, censure governative.

Ad oggi, Starlink può vantare 3 mila satelliti e una presenza pressoché totale, Antartide compresa. Il gruppo, che fa capo a SpaceX, sempre di Musk, punta a superare presto i 42 mila satelliti in orbita.