Emirates ha deciso: ecco come sostituirà i suoi Airbus A380

La decisione, infine, è arrivata. All'apertura del Dubai Air Show. Il post-Airbus A380 – in casa Emirates – passerà dal Boeing 777X. Nonostante i cinque anni di ritardo nello sviluppo del programma del nuovo bimotore a lungo raggio statunitense. La compagnia emiratina, leggiamo, ha ufficialmente fatto domanda per novanta esemplari del 777X e per cinque ulteriori 787. Il totale della comanda? Circa 52 miliardi di dollari, quantomeno stando ai prezzi di listino. Più dei numeri, tuttavia, conta la sostanza: Emirates aveva (e ha) costruito il suo successo sfruttando le capacità, in tutti i sensi, dell'A380, al punto che post-pandemia aveva perfino accarezzato l'idea che Airbus sviluppasse un sostituto del Superjumbo. La cui produzione si è conclusa, in anticipo, nel 2021. Ora, appunto, la decisione: gli A380, più o meno presto, andranno in pensione e in qualità di sostituiti arriveranno, nel dettaglio, 55 Boeing 777-9 e 35 777-8.
Il totale delle comande del 777, in casa Emirates, ha quindi raggiunto i 205 esemplari. I cinque 787 appena ordinati si aggiungono a quelli già domandati, per un totale di trentacinque Dreamliner. A cambiare, nel frattempo, è però la composizione: invece dei trenta 787-9 comandati prima della pandemia, infatti, l'ordine è composto da venti 787-8 e quindici 787-10. L'ufficializzazione del maxi-ordine di 777, tornando alla portata principale, era attesa dal giugno scorso e, nello specifico, dalle dichiarazioni di Tim Clark, il presidente di Emirates, al salone di Parigi-Bourget
I ritardi di Boeing
Clark, in passato, non ha certo lesinato critiche al costruttore americano. Non tanto, o non solo, per i problemi e i ritardi accumulati dal programma 787, ma soprattutto per le promesse (mai mantenute) del 777X. Un aereo che, secondo Boeing, avrebbe dovuto entrare in servizio nel 2020 mentre ora, secondo le stime più rosee, inizierà a volare commercialmente non prima del 2025. Nonostante ciò, dati alla mano il 777-9 è destinato a diventare la nuova ammiraglia dell'immensa flotta di Emirates. Anche perché i novanta esemplari ordinati in occasione del Dubai Air Show vanno ad aggiungersi ai 115 già comandati oltre dieci anni fa, nel 2013, al lancio del programma. Che avvenne, ironia della sorte, sempre a Dubai. Nota bene: la domanda iniziale era per 150 apparecchi, ma i problemi di Boeing spinsero Emirates a optare per 35 787 nell'attesa che il programma del 777 risolvesse tutti i guai incontrati lungo il cammino. Finendo, inevitabilmente, per incontrare problemi anche sul fronte del Dreamliner.
Un'iniezione di fiducia
Per Boeing, indubbiamente, si tratta di un'incredibile iniezione di fiducia. E questo, appunto, pensando ai tanti, troppi problemi avuti negli ultimi anni. A masticare amaro, a questo giro, è invece Airbus, che sperava di sostituire gli A380 di Emirates con la sua versione più capiente dell'A350, il -1000. Tuttavia, la capacità aggiuntiva del 777-9 alla fine ha fatto la differenza. Gli A380, a seconda della configurazione e della compagnia, possono trasportare da 399 a 615 passeggeri. La cabina del 777-9, secondo quanto annunciato da Boeing, in una tipica configurazione a due classi potrà ospitare 426 passeggeri. L'A350-1000, al suo massimo, ne accoglie «solo» 410. Il fatto che l'A350-1000 abbia un raggio d'azione più ampio, in fin dei conti, non ha rappresentato una discriminante per Emirates, che adopera i widebody anche per tratte medio-lunghe.
Airbus, comunque, rimane alla finestra. Anche perché non è escluso che Emirates rinforzi, a prescindere, anche la sua flotta di A350: ne aveva comandati 50 (-900) nel 2019, con i primi esemplari attesi per l'estate prossima e il resto che dovrebbe arrivare a ritmi più sostenuti.
Che cosa farà, ora, Turkish?
Detto di Emirates, i riflettori ora si sono spostati tutti su Turkish Airlines. Secondo l'agenzia di stampa Anadolu, infatti, la compagnia di bandiera turca sabato ha confermato di aver intrattenuto una riunione di massima con Airbus, alla quale ha partecipato il presidente esecutivo del costruttore europeo Guillaume Faury, per entrare nei dettagli di quella che, a suo tempo, era stata definita la più grande comanda della sua storia. Dettagli che, secondo quanto è filtrato, riguardano l'acquisto di 90 A350 per il lungo raggio (di cui 75 -900 e 15 -1000), cinque A350 versione cargo e 250 A321neo per il medio raggio, cui bisogna aggiungere l'acquisto di 10 A350-900 i cui dettagli erano già stati definiti. Lo scorso giugno, il presidente del Consiglio di amministratore e del Comitato esecutivo di Turkish, Ahmet Bolat, aveva spiegato che il vettore era in discussione con Airbus e Boeing per l'acquisto di 400 apparecchi per il medio raggio (737 MAX e A320neo) e altri 200 per il lungo raggio. Una grossa fetta di questo maxi-ordine, ora, sta diventando realtà. La compagnia, infatti, ha affermato oggi di aver trovato un accordo di principio con Airbus per l'acquisto di 355 aerei fra medio e lungo raggio. Per l'ufficializzazione, tuttavia, bisognerà attendere.