La reazione

Erdogan a muso duro: «Un'alleanza di Paesi islamici contro l'espansionismo di Israele»

Il presidente turco, durante un evento vicino a Istanbul, ha ribadito la sua linea dura contro lo Stato Ebraico: «È l’unico passo che fermerà l’arroganza israeliana, il banditismo israeliano e il terrorismo di Stato israeliano»
© Francisco Seco
Red. Online
07.09.2024 23:15

Che i rapporti fra Israele e Turchia siano ai minimi storici non è una novità. Basti pensare, negli ultimi mesi, alle varie prese di posizione del presidente turco Recep Tayyip Erdogan. Il quale, fra le altre cose, ha evocato la possibilità di invadere lo Stato Ebraico, dato (più volte) dell'assassino al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu e mostrato il proprio sostegno a Hamas. Definendo «genocidio» la risposta muscolare di Israele agli attacchi terroristici di Hamas del 7 ottobre 2023. Posizioni, quelle del «Sultano», note già all'indomani, o quasi, dei citati attacchi.

Oggi, 7 settembre, Erdogan ha tenuto un discorso dai toni simili durante un evento dell'Associazione delle scuole islamiche, vicino a Istanbul. In sintesi, il presidente turco ha detto che «la crescente minaccia di espansionismo» di Israele, ai suoi occhi, andrebbe disinnescata «con un’alleanza di Paesi islamici». Non solo, Erdogan ha attribuito alle Forze di difesa israeliane l'omicidio di Aysenur Ezgi Eygi, la 26.enne turco-americana uccisa ieri nella Cisgiordania occupata. La ragazza, come noto, stava prendendo parte a una protesta contro la colonizzazione, sempre più marcata, dei territori palestinesi. «L’unico passo che fermerà l’arroganza israeliana, il banditismo israeliano e il terrorismo di Stato israeliano è un’alleanza dei Paesi islamici» ha aggiunto, con forza, Erdogan.

Il presidente turco ha concluso il suo discorso ricordando le recenti iniziative turche volte a migliorare i rapporti con il Cairo e Damasco: «Occorre formare una linea di solidarietà contro la crescente minaccia dell’espansionismo israeliano». Una linea che, secondo il presidente, metterebbe a rischio diversi Paesi della regione.