Erdogan: «Sono disponibile a incontrare i deputati filo-curdi»

Il presidente turco Recep Tayyip Erdogan si è detto disponibile a incontrare i deputati del partito filo-curdo DEM che hanno visto in carcere il leader del partito dei lavoratori del Kurdistan (PKK), Abdullah Öcalan, il quale ha lanciato un appello per il disarmo e lo scioglimento del suo gruppo.
«Anche io darò loro un appuntamento nel caso lo chiedano», ha detto Erdogan, parlando con i giornalisti ad Ankara che gli chiedevano se avesse intenzione di incontrare i parlamentari filo-curdi. Erdogan ha anche fatto sapere che è già in programma presto un incontro tra membri del suo partito AKP e i deputati del DEM che hanno incontrato Öcalan.
L'appello di quest'ultimo per l'abbandono della lotta armata e lo scioglimento del PKK è arrivato il 27 febbraio, dopo che da mesi erano in corso colloqui tra di lui e i deputati del DEM nel carcere di Imrali dove il leader è imprigionato dal 1999.
In autunno il partito di estrema destra nazionalista MHP, alleato di Erdogan in parlamento e storicamente lontano dalla causa curda, aveva invitato Öcalan a dichiarare lo scioglimento del PKK in cambio di concessioni sul suo regime carcerario di isolamento, dopo la condanna all'ergastolo.
Da ottobre sono stati avviati colloqui per cercare di risolvere la questione curda e Öcalan ha visto in più occasioni i deputati del filo-curdo DEM, partito di opposizione e terza forza politica più rappresentata in parlamento. In questo contesto, è arrivato a fine febbraio l'appello per la fine della lotta armata, che è stato poi accolto da tutte le forze politiche in Turchia e dallo stesso PKK che ha convocato un congresso per decidere come mettere in pratica l'appello di Öcalan.
Il gruppo curdo armato, ritenuto terrorista da Ankara, è coinvolto dai primi anni '80 in un conflitto con l'Esercito turco che ha portato alla morte di oltre 40'000 persone.