Iran: esplosioni vicino alla tomba di Soleimani, almeno 95 morti
(Aggiornato 23.00)
Media iraniani riferiscono di due esplosioni nei pressi del cimitero dei martiri di Kerman, nell'Iran centrale, dove si trova la tomba di Qassem Soleimani, il capo delle forze Qods delle Guardie della Rivoluzione iraniana, ucciso il 3 gennaio del 2020 in Iraq in un'operazione degli Stati Uniti.
Secondo quanto riporta Mehr, migliaia di persone si stavano recando sul luogo per omaggiare il leader pasdaran nel quarto anniversario dell'uccisione.
Almeno 95 persone sono morte e altre 170 sono rimaste ferite riferiscono i media statali iraniani.
«La prima esplosione è avvenuta a 700 metri e la seconda a un chilometro di distanza dalla tomba del generale Soleimani», ha detto il capo della Mezzaluna Rossa della provincia di Kerman, Reza Fallah.
«È un attacco terroristico». Così la tv di Stato iraniana ha commentato le due esplosioni avvenute vicino alla tomba del generale Qasem Soleimani.
Iran: «USA e Israele responsabili delle esplosioni a Kerman»
L'alto consigliere del presidente iraniano, Mohammad Jamshidi, ha incolpato Israele e gli Stati Uniti delle due esplosioni che hanno ucciso almeno 95 persone nel sud del Paese. «Washington dice che Stati Uniti e Israele non hanno avuto alcun ruolo nell'attacco terroristico a Kerman, in Iran. Davvero? Una volpe annusa prima la propria tana», ha scritto Mohammad Jamshidi su X. «Non commettete errori. La responsabilità di questo crimine è dei regimi statunitense e sionista e il terrorismo è solo uno strumento».
Le autorità iraniane che aggiornato il numero dei morti. Il precedente bilancio, di 103 vittime, è stato rivisto al ribasso dopo che le autorità si sono rese conto che alcuni nomi erano stati ripetuti nell'elenco delle vittime, ha detto alla TV di Stato il ministro della Sanità iraniano, Bahram Einollahi. Tuttavia, molti dei feriti sono in condizioni critiche, quindi il bilancio delle vittime – attualmente, come detto, 95 – potrebbe aumentare.