Evacuati dall’Afghanistan, fermi ad Abu Dhabi
Il dipartimento della Sicurezza Interna USA ha negato il diritto di atterrare a un aereo charter che trasportava oltre 100 tra americani e titolari di carta verde evacuati dall’Afghanistan. Secondo quanto riferito dagli organizzatori, il velivolo è rimasto bloccato in pista ad Abu Dhabi per 14 ore dopo essere arrivato da Kabul.
Bryan Stern, fondatore del gruppo no-profit Project Dynamo, che si trovava a bordo dell’aereo, ha spiegato che con lui c’erano 117 persone, tra cui 59 bambini: di questi 28 sono americani, 83 titolari di carta verde e 6 afghani che hanno ottenuto visti speciali perché hanno lavorato per il governo USA durante i 20 anni di guerra. Il gruppo di Stern è uno dei tanti emersi da reti di veterani, attuali ed ex funzionari statunitensi impegnati a sostenere le operazioni di evacuazione.
Il dipartimento di Sicurezza Interna non ha rilasciato alcun commento ufficiale, ma un funzionario dell’amministrazione di Joe Biden ha spiegato ai media che il governo impiega tempo per verificare l’idoneità di ciascun passeggero prima di dare il permesso di atterrare negli USA.
Stern ha riferito che i passeggeri dovevano essere trasferiti su un aereo della Ethiopian Airlines noleggiato per arrivare negli Stati Uniti: secondo lui la dogana aveva autorizzato l’arrivo prima all’aeroporto John F. Kennedy di New York, poi allo scalo Dulles, fuori Washington, e infine ha negato i diritti di atterraggio in qualsiasi parte degli Stati Uniti.