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Evacuazione nel centro di Gaza: «Attaccheremo con forza»

Netanyahu a Washington incontra il segretario al Commercio – Israele sui soccorritori uccisi a Rafah: «Sì, le ambulanze attaccate avevano le luci accese» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Evacuazione nel centro di Gaza: «Attaccheremo con forza»
Red. Online
07.04.2025 06:30
22:57
22:57
«Stiamo lavorando a un nuovo accordo sugli ostaggi»

Benjamin Netanyahu ha affermato che Israele sta lavorando per raggiungere un nuovo «accordo» sugli ostaggi detenuti da Hamas. «Stiamo lavorando a un altro accordo che speriamo abbia successo e ci impegniamo a riportare a casa tutti gli ostaggi», ha detto il premier israeliano al termine dell'incontro nello Studio Ovale con Donald Trump.

21:59
21:59
«Sabato inizieranno i colloqui diretti con l'Iran»

«Sabato inizieranno colloqui diretti con l'Iran. Speriamo abbiano successo». Lo ha detto Donald Trump nello Studio Ovale. «Siamo in un territorio pericoloso, è per il bene dell'Iran che i colloqui si concludano in modo positivo», ha aggiunto il presidente americano.

I colloqui con l'Iran sono di «alto livello», ha sottolineato Trump ribadendo che «sabato ci sarà un incontro diretto importante». «Quasi al più alto livello», ha aggiunto il presidente americano.

20:24
20:24
ONU: quasi 400.000 sfollati a Gaza dalla fine della tregua

Quasi 400.000 persone sono state sfollate a Gaza dalla ripresa delle operazioni militari israeliane il 18 marzo. Lo ha detto il portavoce del segretario generale dell'Onu, Stephane Dujarric.

«I sopravvissuti a Gaza vengono ripetutamente sfollati e costretti a vivere in uno spazio sempre più piccolo, dove i loro bisogni primari non possono essere soddisfatti», ha sottolineato, mentre quasi tutti i 2,4 milioni di abitanti di Gaza erano già stati sfollati almeno una volta tra il 7 ottobre 2023 e l'inizio del cessate il fuoco a gennaio.

20:22
20:22
Macron al Cairo: telefonata a quattro su Gaza con Trump

Il presidente francese Emmanuel Macron, in visita al Cairo, ha organizzato una teleconferenza su Gaza con il presidente statunitense Donald Trump, il suo omologo egiziano Abdel Fattah al Sisi e il re di Giordania Abdallah II.

«Su iniziativa del presidente della Repubblica, oggi è stata organizzata una telefonata con il presidente Trump» e gli altri leader «per discutere della situazione a Gaza», ha dichiarato l'Eliseo.

19:34
19:34
Gli Houthi rivendicano un drone lanciato su una base a Tel Aviv

Il gruppo degli Houthi dello Yemen, sostenuto dall'Iran, ha rivendicato il lancio di un drone contro Israele questa sera, affermando di aver colpito un 'obiettivo militare' nell'area di Tel Aviv.

Secondo l'Idf, il drone è stato intercettato con dall'aeronautica militare prima che potesse entrare nello spazio aereo israeliano.

Dallo scorso 18 marzo, data della ripresa dell'offensiva israeliana contro Hamas a Gaza, gli Houthi hanno lanciato almeno dieci missili balistici e due droni verso Israele. Il gruppo ha anche dichiarato di aver attaccato due cacciatorpediniere statunitensi nel Mar Rosso con missili e droni.

19:33
19:33
Cancellata la conferenza stampa Trump-Netanyahu

La conferenza stampa tra Donald Trump e Benyamin Netanyahu è stata cancellata. Lo riferisce l'agenzia France Presse.

19:23
19:23
Rabbia a Gaza contro Hamas per il lancio di razzi: «Allah vi spezzi le mani»

I residenti della Striscia di Gaza hanno espresso crescente frustrazione e rabbia verso Hamas dopo il lancio di dieci razzi verso il sud di Israele di ieri che ha portato l'Idf a ordinare l'evacuazione di alcune aree, in particolare a Deir al-Balah. Molti palestinesi accusano Hamas di provocare ritorsioni israeliane che aggravano le loro sofferenze.

Sui social, alcuni commenti riflettono questa indignazione: «Che Allah spezzi le mani di chi ha sparato», «Chi ha lanciato quei razzi è un traditore». Hamas ieri ha rivendicato il lancio dei razzi, dichiarando di possedere ancora «carte in grado di colpire Israele».

17:22
17:22
Cessate il fuoco a Gaza, il piano dell'Egitto: «8 ostaggi liberi e tregua di 40-70 giorni»

L'Egitto ha presentato una nuova proposta per una tregua a Gaza che prevede il rilascio di otto ostaggi israeliani vivi in cambio di una cessazione delle ostilità della durata di 40-70 giorni. Lo riferisce il quotidiano saudita Asharq Al-Awsat, citando una fonte egiziana.

Secondo i dettagli, l'accordo prevede il rilascio di un ostaggio al giorno. Con il primo rilascio, Israele interromperebbe le operazioni militari e consentirebbe l'ingresso di aiuti umanitari nella Striscia di Gaza. L'iniziativa mira a creare una svolta nei negoziati in stallo per il cessate il fuoco.

17:18
17:18
«Diciannove morti per i raid israeliani in diverse parti di Gaza»

Tre civili palestinesi sono stati uccisi e decine sono rimasti feriti in un attacco aereo israeliano contro una casa a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa.

Secondo la fonte di Wafa, altri 16 civili sono morti nel pomeriggio in seguito a bombardamenti israeliani condotti in diverse aree dell'enclave.

17:18
17:18
Netanyahu incontra l'inviato speciale di Trump, Steve Witkoff

L'ufficio del primo ministro israeliano riferisce che Benyamin Netanyahu sta avendo un incontro con l'inviato speciale per il Medio Oriente, Steve Witkoff, a Blair House a Washington.

16:03
16:03
L'inchiesta della BBC: «Palestinesi torturati nelle carceri israeliane»

«Maltrattamenti e torture» nei centri di detenzione israeliani: è ciò che denunciano alcuni prigionieri palestinesi nell'ambito di un'inchiesta giornalistica condotta nella Striscia di Gaza dalla Bbc, citando le accuse rivolte a militari dell'Idf e personale carcerario da almeno 5 ex reclusi rilasciati di recente.

Uno di loro, Mohammad Abu Tawileh, indicato come un meccanico di 36 anni, ha raccontato ad esempio d'essere stato cosparso di una sostanza chimica infiammabile: «Mi hanno dato fuoco, mentre io mi gettavo di qua e di là come un animale cercando di spegnermi le fiamme di dosso».

L'emittente britannica elenca diversi abusi denunciati. Tutte le persone interpellate riferiscono d'esser state denudate, bendate, ammanettate e picchiate; alcune di essere state sottoposte a elettroshock, ad attacchi con cani e di essersi viste negare cure mediche, nonché di aver visto morire altri reclusi; uno solo di loro dice pure di aver assistito ad «abusi sessuali» su compagni di detenzione.

Tutte gli ex prigionieri intervistati, sottolinea la Bbc, erano sospettati di collusione con Hamas e sono stati rilasciati da poco in base agli accordi di cessate il fuoco dopo essere stati scagionati dal sospetto di coinvolgimento nel sanguinoso attacco del 7 ottobre 2023 (condizione minima posta da Israele per concedere la liberazione, riporta ancora la tv pubblica d'oltre Manica).

L'emittente precisa d'aver inviato una lunga lettera all'Idf con dettagli sulle denunce, offrendo diritto di replica. Ma d'aver ricevuto solo una dichiarazione in cui l'esercito israeliano «rigetta totalmente le accuse di abusi sistematici sui detenuti», senza rispondere nel merito sugli specifici casi citati.

14:50
14:50
Smentita l'apertura dei valichi per consentire l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza

L'ufficio del primo ministro israeliano ha smentito un report di Ynet, secondo cui nelle prossime settimane saranno aperti i valichi per consentire l'ingresso di aiuti umanitari a Gaza.

«Seguendo le direttive del governo, l'Idf continuerà a esercitare una crescente pressione su Hamas per il ritorno degli ostaggi e per raggiungere tutti gli obiettivi della guerra, nel rispetto del diritto internazionale», afferma la nota. .

14:07
14:07
Indagine internazionale sui medici uccisi

La Mezzaluna Rossa palestinese ha chiesto un'indagine internazionale sull'uccisione a Gaza dei 15 medici palestinesi il mese scorso da parte dell'esercito israeliano.

13:50
13:50
L'IDF ha creato una «kill zone» attorno a Gaza

All'indomani dei massacri del 7 ottobre 2023, l'esercito israeliano ha avviato un'operazione per «radere al suolo enormi distese di terra all'interno del perimetro di Gaza e ha ordinato alle truppe di trasformare l'area in una 'kill zone' dove chiunque è un bersaglio»: lo scrivono i veterani dell'Idf del gruppo Breaking the Silence, in un rapporto pubblicato oggi e citato dal Guardian, che ha intervistato alcuni dei militari in servizio che hanno rivelato l'operazione.

I soldati «affermano di aver ricevuto l'ordine di distruggere case, fabbriche e terreni agricoli a circa 1 chilometro all'interno del perimetro di Gaza per creare una zona cuscinetto». Uno di loro sostiene che l'area ora «sembra Hiroshima».

Il rapporto, intitolato 'The Perimeter' sostiene che lo scopo dichiarato del piano era quello di creare una chiara linea di fuoco per l'Idf, per identificare e uccidere i militanti palestinesi. «Questo spazio non doveva avere raccolti, strutture o persone. Quasi ogni oggetto, installazione infrastrutturale e struttura all'interno del perimetro è stato demolito», racconta un testimone.

13:49
13:49
10 britannici denunciati per crimini di guerra a Gaza

Dieci militari israeliani, con passaporto anche britannico, sono stati denunciati di fronte alla giustizia del Regno Unito per sospetto coinvolgimento in «crimini di guerra» perpetrati negli ultimi mesi nella Striscia di Gaza palestinese.

Lo rivela il Guardian, precisando che la denuncia è stata presentata al dipartimento di polizia di Scotland Yard specializzato in indagini sui crimini di guerra da un gruppo di avvocati guidati da Michael Mansfield, legale impegnato da anni sul fronte dei diritti umani.

Le accuse sono argomentate in un dossier di 240 pagine contenente indizi e testimonianze su operazioni sfociate in uccisioni di civili e di operatori umanitari alle quali i dieci risultano aver partecipato. «Se un cittadino britannico commette un crimine, noi dobbiamo fare qualcosa: nessuno è al di sopra della legge», ha dichiarato Mansfield al giornale. «Anche se non possiamo fermare i governi di Paesi stranieri che si comportano male, abbiamo almeno il diritto di fermare i nostri connazionali che si comportano male», ha rincarato: «i cittadini britannici hanno l'obbligo di non essere complici dei crimini commessi in Palestina».

I nomi degli accusati, fra cui sembra figurino ufficiali di grado elevato dell'Idf, non sono stati resi pubblici per ragioni di riserbo legale in attesa dell'esito delle investigazioni britanniche. Sean Summerfield, un altro avvocato coinvolto nella denuncia, ha detto che le contestazioni sono sostenute da elementi raccolti attraverso «fonti aperte e testimonianze stringenti».

12:39
12:39
Hamas: «Dall'ottobre 2023 uccisi 210 giornalisti a Gaza»

Sono almeno 210 i giornalisti uccisi nella Striscia di Gaza in seguito agli attacchi israeliani dall'ottobre 2023: lo ha reso noto l'ufficio stampa del governo controllato da Hamas a poche ore dal raid aereo dell'Idf su una tenda per i media vicino all'ospedale Nasser a Khan Younis, costato la vita al giornalista Helmi al-Faqawi.

All'inizio di aprile, il centro studi statunitense Watson Institute for International and Public Affairs aveva stimato che la guerra di Israele a Gaza è la più mortale mai registrata per i membri dei media con 232 giornalisti dal 7 ottobre 2023.

12:38
12:38
«Uccisi dall'IDF 490 bambini a Gaza in 20 giorni»

Le forze israeliane hanno ucciso 490 bambini palestinesi nella Striscia di Gaza negli ultimi 20 giorni: lo denuncia l'ufficio stampa di Gaza gestito da Hamas.

Si tratta di «uno dei crimini più orribili contro l'umanità nei tempi moderni», si legge in un comunicato, in cui Israele viene accusato di continuare a compiere brutali massacri contro civili indifesi. «Negli ultimi venti giorni, Israele ha commesso uno scioccante atto di genocidio contro l'infanzia, con 490 bambini martirizzati in una serie di attacchi barbarici.Questo porta il numero totale di martiri durante questo periodo a 1.350», conclude la milizia.

12:01
12:01
Netanyahu a Washington incontra il segretario al Commercio

Dopo l'arrivo ieri sera a Washington con la moglie Sara, il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha incontrato il segretario al Commercio degli Stati Uniti Howard Lutnick e il rappresentante per il Commercio Jamieson Greer. L'incontro ha riguardato i dazi al 17% imposti alle esportazioni di beni negli Usa, principale partner commerciale di Israele, che entreranno in vigore mercoledì.

Netanyahu incontrerà Donald Trump alla Casa Bianca alle 13,00 ora locale (le 20,00 in Israele, le 19 in Svizzera), i due leader rilasceranno dichiarazioni congiunte nello Studio Ovale. Dopo le dichiarazioni è previsto un incontro ad ampio raggio, al quale dovrebbero partecipare, tra gli altri, il ministro israeliano per gli Affari strategici Ron Dermer e l'inviato statunitense per il Medio Oriente Steve Witkoff.

L'aereo di Stato israeliano Wing of Zion ha seguito una rotta che ha aumentato il tragitto da Budapest a Washington di circa 400 chilometri, per evitare di sorvolare Paesi ritenuti propensi a far rispettare il mandato di arresto emesso nei confronti del premier dalla Corte penale internazionale nel caso in cui il velivolo fosse stato costretto a un atterraggio di emergenza.

Poiché Israele ritiene che Irlanda, Islanda e Paesi Bassi eseguirebbero il mandato di cattura della Cpi, l'aereo di Netanyahu ha invece sorvolato Croazia, Italia e Francia.

09:57
09:57
Emirati, sforzi per la tregua a Gaza

Il ministro degli Esteri degli Emirati Arabi Uniti, lo sceicco Abdullah bin Zayed Al Nahyan, ha incontrato oggi ad Abu Dhabi il suo omologo israeliano, Gideon Saar, per discutere degli sforzi volti a raggiungere un cessate il fuoco a Gaza e garantire il rilascio degli ostaggi.

Lo afferma l'agenzia di stampa statale degli Emirati Arabi Uniti. Il comunicato della parte israeliana non menziona invece Gaza, ma solo "l'intera gamma di questioni regionali", scrive The Times of Israel.

09:56
09:56
Evacuazione nel centro di Gaza: «Attaccheremo con forza»

Il portavoce in lingua araba dell'Idf, l'esercito israeliano, ha diffuso un nuovo avviso di evacuazione per i residenti della Striscia di Gaza che si trovano nei quartieri di a-Sahaba, a-Samah, a-Zawaida e a-Salah nella città di Deir al-Balah, al centro di Gaza. «Questo è un avviso prima dei raid. Attaccheremo con forza qualsiasi area utilizzata per il lancio di razzi».

Intanto l'agenzia di stampa palestinese Wafa riferisce di almeno 10 civili, tra cui almeno un giornalista, uccisi e altri feriti nelle prime ore di oggi negli attacchi aerei israeliani in diverse zone di Gaza, inclusa una tenda per la stampa vicino all'ospedale Nasser a Khan Younis. Altri media della Striscia parlano di 17 vittime.

Secondo i media israeliani nell'attacco è rimasto ferito anche il giornalista che la mattina del 7 ottobre 2023 è entrato con i terroristi in Israele documentando l'assalto, una sua foto in cui il defunto leader di Hamas Yahya Sinwar lo abbraccia e lo bacia era diventata virale sui media palestinesi e israeliani.

09:49
09:49
Israele riaprirà i valichi per gli aiuti a Gaza

Israele inizierà a consentire l'ingresso di alcuni aiuti umanitari nella Striscia di Gaza nelle prossime settimane per evitare accuse di violazione del diritto internazionale e futuri problemi legali per i comandanti che prendono parte all'operazione militare.

Lo riferisce Ynet citando fonti della sicurezza. «Non c'è carestia né inizio di malattie a Gaza, ma tra circa 40-50 giorni i magazzini alimentari saranno vuoti. La scorsa settimana ci sono stati incidenti quando i residenti hanno fatto irruzione nei magazzini con la farina che avevamo portato e li hanno trasferiti sotto il controllo di Hamas», hanno detto le fonti.

Israele ha bloccato l'ingresso degli aiuti a Gaza il mese scorso, dopo che Hamas si è rifiutato di estendere la fase iniziale dell'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi del 19 gennaio.

08:37
08:37
Evacuazione per i residenti del centro della Striscia di Gaza

Il portavoce in arabo dell'Idf, le forze armate israeliane, Avichay Adraee, ha invitato i palestinesi che si trovano nell'area di Deir al-Balah, nella Striscia di Gaza centrale, a lasciare la zona e ad andare verso sud.

L'annuncio è giunto dopo che ieri sono stati lanciati alcuni razzi dalla Striscia di Gaza verso Israele.

L'Idf ha anche comunicato di aver effettuato nelle ultime ore un attacco con un drone contro un lanciarazzi di Hamas nel centro della Striscia di Gaza, utilizzato nel bombardamento di ieri sera ad Ashdod in Israele. Lo riporta The Times of Israel.

08:36
08:36
Raid israeliano su una tenda di giornalisti, 2 morti

Due persone, incluso un giornalista, sono state uccise la notte scorsa in un attacco israeliano che ha colpito una tenda per giornalisti vicino all'ospedale Nasser a Khan Younis, nel sud della Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera, che cita media palestinesi.

Nell'attacco sono rimasti feriti almeno altri sette giornalisti, due dei quali sono in condizioni critiche.

07:25
07:25
Netanyahu a Katz: dura risposta ad Hamas dopo i razzi

Il primo ministro israeliano Benyamin Netanyahu ha parlato telefonicamente con il ministro della Difesa Israel Katz - dall'aereo che lo sta portando a Washington - dopo che Hamas ha lanciato 10 razzi sul sud di Israele. Lo scrive The Times of Israel.

Secondo quanto riferito dal suo ufficio, Netanyahu ha ordinato a Katz di rispondere duramente ad Hamas e ha approvato il proseguimento «delle intense operazioni militari a Gaza».

06:31
06:31
Il punto alle 06.00

A Gaza, almeno 15.000 bambini sono stati uccisi negli attacchi israeliani dal 7 ottobre 2023. Lo ha riferito ad Al-Jazeera un funzionario dell'Ong Save the Children, aggiungendo che a Gaza ci sono 1,9 milioni di persone sfollate. La stessa fonte ha denunciato «gli attacchi indiscriminati contro civili e operatori sanitari» e che «non esiste un posto sicuro per bambini, civili e operatori sanitari» nella Striscia di Gaza. Il responsabile di Save The Children, la cui identità non viene precisata, ha chiesto ai governi e alla comunità internazionale di «esortare le parti in conflitto a fornire protezione ai bambini». Ha inoltre ricordato che «il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha la responsabilità di garantire la protezione dei bambini e dei civili». Save the Children ha più di 50 camion carichi di aiuti ma non può consegnarli a causa del blocco israeliano in vigore da metà marzo.

Il ministro della Difesa israeliano Israel Katz ha rivelato un documento di intelligence con uno scambio di messaggi tra i leader di Hamas Mohammed Deife Yahya Sinwar e la leadership iraniana che provano «l'inequivocabile sostegno di Teheran al massacro del 7ottobre», ha detto il ministro. Nella corrispondenza del 2021, pubblicata da Channel 12, Deif e Sinwar chiesero al comandante della Forza Quds Esmail Qaani «un finanziamento di 500 milioni di dollari per la distruzione dello Stato di Israele». Denaro effettivamente versato - ha riferito Katz - con la modalità di 20 milioni al mese. Un alto esponente di Hamas ha smentito su Al-Arabiya l'autenticità dei documenti: «Non c'è alcuna verità nei documenti diffusi», ha dichiarato, aggiungendo che «la forma e il contenuto del messaggio trapelato da Israele sono strani e scorretti».

Israele ammette: «Le ambulanze attaccate avevano le luci accese»

L'esercito israeliano ha illustrato i primi risultati delle indagini sull'uccisione di 15 soccorritori e infermieri avvenuta il 23 marzo a Rafah da parte dei soldati di Tel Aviv, che hanno aperto il fuoco su un convoglio di ambulanze. E riconosce che la dichiarazione secondo cui le ambulanze avevano le luci spente non era corretta e si basava sulla testimonianza dei soldati coinvolti nell'incidente.

La rettifica avviene dopo che le riprese video pubblicate dal New York Times hanno mostrato che le ambulanze erano chiaramente identificabili e avevano le luci accese. Secondo testimonianze, i soccorritori sono stati uccisi a sangue freddo mentre cercavano di aiutare dei feriti, poi gettati in una fossa comune: molti dei corpi avevano le mani e i piedi legati, sul loro corpo ferite da arma da fuoco. Nella ricostruzione fornita da Israele si legge che dopo la sparatoria un vicecomandante di battaglione, insieme alle sue truppe, ha raccolto i corpi delle vittime in un unico punto, li ha coperti di sabbia e ha contrassegnato il luogo. Su questo punto, l'esercito israeliano sottolinea che seppellire i corpi è una pratica regolare durante i combattimenti nella Striscia di Gaza per impedire che cani selvatici e altri animali mangino i cadaveri.