Fermato «un agente dei servizi speciali ucraini» per l'uccisione del generale Moskalik

Il servizio d'intelligence interna russo (Fsb) ha detto di avere fermato un «agente dei servizi speciali ucraini» accusato di avere piazzato la bomba sull'auto fatta saltare in aria ieri vicino a Mosca, che ha ucciso il generale Yaroslav Moskalik, membro dello stato maggiore.
L'Fsb, citata dall'agenzia Ria Novosti, afferma che l'ordigno è stato fatto saltare in aria a distanza con un segnale inviato «dal territorio ucraino».
Il sospetto è stato identificato come Ignat Kuzin, 32 anni, «in possesso di un permesso di residenza in Ucraina».
Secondo l'ufficio per le pubbliche relazioni dell'Fsb, l'uomo ha acquistato un'auto, vi ha piazzato l'ordigno esplosivo artigianale che lui stesso aveva preparato e l'ha parcheggiata nel luogo dell'attentato, nella cittadina di Balashikha, ad est di Mosca. Quando l'ufficiale stava uscendo da un edificio, aggiungono i servizi russi, «l'ordigno è stato fatto detonare a distanza dal territorio dell'Ucraina».