Stati Uniti

Fermi tutti, c'è un altro sciopero a Hollywood

Stavolta a incrociare le braccia saranno gli interpreti dell'industria dei videogiochi, come doppiatori e attori di motion capture: «Gli studios ci proteggano dall'intelligenza artificiale»
Fran Drescher, presidente del sindacato SAG-AFTRA. © Reuters
Red. Online
25.07.2024 22:30

Dopo il cinema e la televisione, con sceneggiatori e attori che avevano incrociato le braccia nel 2023, un altro sciopero rischia di provocare seri, serissimi danni all'industria dell'intrattenimento: a scioperare, a partire dalle 12.01 di venerdì a Hollywood, California, saranno gli «interpreti» dei videogiochi sotto l'egida della Screen Actors Guild-American Federation of Television and Radio Artists, meglio nota come SAG-AFTRA. Parliamo di attrici e attori che prestano la loro voce ai personaggi dei giochi e/o il loro corpo per il cosiddetto motion capture, il processo con cui i movimenti fisici degli attori vengono acquisiti e quindi ricreati nei modelli digitali dei personaggi.

Lo sciopero è stato proclamato dopo che, riferisce l'Associated Press, le trattative con i principali studios di videogame per un nuovo contratto collettivo si sono interrotte. Le parti, nello specifico, non hanno trovato un'intesa sul ruolo dell'intelligenza artificiale. Le trattative con i giganti del settore, fra cui le divisioni di Activision, Warner Bros. e Walt Disney Co., andavano avanti da quasi due anni. Il team negoziale del sindacato SAG-AFTRA ha spiegato che, al netto di alcuni, significativi passi avanti a livello di salari e sicurezza del lavoro, non è stato trovato un accordo con gli studios sulla regolamentazione dell'intelligenza artificiale generativa. Detto in altri termini, senza una serie di paletti le case produttrici di videogiochi potrebbero addestrare l'IA a replicare la voce di un attore o, ancora, a creare una replica digitale delle sue sembianze senza il consenso o un equo compenso, per dirla con il sindacato.

Fran Drescher, presidente di SAG-AFTRA, ha dichiarato che i membri del sindacato non approveranno mai un contratto che non vieti espressamente alle aziende di «abusare dell'IA». «Quando è troppo è troppo» le parole di Drescher, famosa alle nostre latitudini per aver interpretato la sit-com La tata. «Quando queste aziende si impegneranno seriamente a proporre un accordo grazie al quale i nostri membri possono vivere e lavorare, noi saremo qui, pronti a negoziare». Fronte studios, le richieste di Associated Press per un commento non sono state ancora esaudite.

L'industria mondiale dei videogiochi genera, ogni anno, profitti per oltre 100 miliardi di dollari, secondo l'Istituto di previsione del mercato dei videogiochi Newzoo. Profitti garantiti dalle persone che, dietro le quinte, «progettano e danno vita a questi giochi» ha dichiarato il sindacato SAG-AFTRA. «Diciotto mesi di trattative hanno dimostrato che i nostri datori di lavoro non sono interessati a una protezione equa e ragionevole dall'IA, ma piuttosto a un palese sfruttamento» ha aggiunto Sarah Elmaleh, la presidente del comitato di negoziazione dell'Interactive Media Agreement. Ovvero, il citato contratto collettivo che dovrebbe proteggere circa 2.600 persone. Lo scorso mese, secondo SAG-AFTRA gli studios di videogiochi si erano rifiutati di «fornire un uguale livello di protezione dai pericoli dell'IA a tutti i nostri membri», in particolare a chi prestava il proprio corpo per il motion capture.

L'anno scorso, i membri del sindacato avevano votato a stragrande maggioranza per conferire alla dirigenza l'autorità di scioperare. Le preoccupazioni su come gli studi cinematografici utilizzeranno l'IA, come noto, avevano contribuito ad alimentare gli scioperi del sindacato nel settore cinematografico e televisivo. Scioperi che avevano caratterizzato il 2023 e che, fra tutto, erano durati quattro mesi.

L'ultimo contratto collettivo per gli interpreti dei videogiochi, scaduto nel novembre 2022, non prevedeva protezioni per l'IA. Dopo uno sciopero di 11 mesi, iniziato nell'ottobre del 2016, erano tuttavia stati inseriti dei compensi bonus. Sia per i doppiatori sia per gli attori del motion capture. Quello sciopero aveva segnato la prima, grande azione sindacale della SAG-AFTRA dopo la fusione dei due maggiori sindacati di Hollywood, avvenuta nel 2012. L'accordo sui videogiochi, dicevamo, riguarda circa 2.600 persone fra doppiatori, interpreti (motion capture e stunt), coordinatori di stunt, cantanti, ballerini e comparse.

In questo articolo: