Il punto

Fiamme e vento, che cosa sta succedendo a Palermo

Il capoluogo della Sicilia è stato avvolto dagli incendi – 1.500 le persone sfollate – L'aeroporto ha riaperto in mattinata, ma le operazioni sono fortemente limitate
Il perimetro dell'aeroporto di Palermo avvolto dalle fiamme. © ANSA
Red. Online
25.07.2023 17:45

Palermo brucia. Come altre località del Mediterraneo, del resto. Nella notte fra lunedì e martedì, in diversi quartieri alla periferia della città e nei comuni confinanti, si sono sviluppati alcuni incendi. Secondo i media italiani, nella provincia siciliana sono state evacuate 1.500 persone: hanno dovuto lasciare le proprie abitazioni a causa delle fiamme e dei fumi. E dei rischi annessi. Nella zona del monte Inserra, in particolare, le autorità stanno cercando di spegnere un incendio nei pressi di un deposito di bombole di gas. Pure un ospedale è stato parzialmente evacuato. Sulla collina di Bellolampo, ancora, il fuoco ha coinvolto la discarica comunale: c'è il rischio che i fumi, dunque, contengano sostanze nocive. Ma le fiamme, leggiamo, sono arrivate vicine, se non vicinissime pure al quartiere di Borgo Nuovo.

Gli incendi, dicevamo, non riguardano solo Palermo. Le fiamme, alimentate da forti venti e alte temperature, si sono estese anche a molte città vicine, fra cui Monreale e Carini, per tacere della zona di Alcamo e Trapani.

Nella notte, le fiamme hanno raggiunto anche il perimetro dell'aeroporto palermitano, rimasto chiuso fino alle 10.45 di oggi. I voli, per ora, sono ripresi sebbene con forti limitazioni. Molti sono stati cancellati o spostati a Trapani. A complicare le operazioni aeroportuali, riferisce il Post.it, il forte vento di scirocco, che di rimando sta dando non poche difficoltà anche agli aerei dei Vigili del Fuoco.

A proposito delle operazioni di spegnimento: un operaio forestale è rimasto ferito ed è in gravi condizioni, due vigili del fuoco sono rimasti feriti seppur lievemente. Una donna di 88 anni, invece, è deceduta poiché i soccorsi non sono riusciti a raggiungerla in tempo, proprio a causa degli incendi.

La settimana scorsa, tornando agli scali, era stato chiuso l’aeroporto di Catania per via di un incendio alla struttura: uno dei due terminal, il più grande e trafficato, ad oggi è tuttora ancora chiuso. In questi giorni, alcuni voli in partenza da Catania erano stati trasferiti – ironia della sorte – all’aeroporto di Palermo.

Sono stati nel frattempo riaperti, per contro, gli svincoli dell’autostrada A29 Palermo-Mazara del Vallo e la diramazione Alcamo-Trapani. Vigili del fuoco, Protezione civile e Corpo forestale stanno aumentando sempre più gli sforzi per cercare di spegnere gli incendi e soccorrere le persone in difficoltà.

Gli incendi, dicevamo, sono cominciati lunedì pomeriggio, spinti dal forte caldo che ha interessato molte aree della Sicilia: alle 12 di oggi, martedì, la centrale operativa dei Vigili del fuoco ne segnalava 86 nell’isola. Il governatore della Sicilia Renato Schifani, al riguardo, ha spiegato che le fiamme «hanno bruciato ettari di macchia mediterranea».