Il caso

Filippo Turetta fermato in Germania

L'ex fidanzato di Giulia Cecchettin è stato individuato vicino a Lipsia: ora si trova in un ufficio della polizia tedesca
Ats
19.11.2023 10:08

È stato arrestato vicino a Lipsia Filippo Turetta, il 22.enne accusato dell'omicidio di Giulia Cecchettin, la ragazza italiana scomparsa da una settimana e il cui cadavere è stato ritrovato ieri. Turetta, secondo quanto si apprende, è stato bloccato in auto sull'autostrada A9 all'altezza della cittadina di Bad Dürrenberg e si trova ora in un ufficio della polizia tedesca.

«Era già morta»

La ragazza era già morta quando è stata lanciata nella scarpata della Val Caltea, a Barcis (provincia di Pordenone), dopo essere stata scaricata dall'auto di Turetta. Ne sono convinti gli investigatori sulla scorta di quanto ha riferito loro il medico legale Antonello Cirnelli che ha svolto l'ispezione esterna della salma per conto della Procura di Pordenone. Come apprende l'agenzia italiana Ansa, le coltellate alla testa e al collo erano svariate e molto profonde, inferte con grande violenza. Appare dunque impossibile che la ragazza fosse ancora viva, molte ore dopo, quando l'ex fidanzato ha scaricato il corpo in un canalone, a centinaia di chilometri dal luogo dell'aggressione. L'autopsia, che potrebbe essere eseguita già domani, chiarirà comunque le cause del decesso e l'arco temporale del crimine. Il corpo, nonostante quasi un settimana nel bosco, era integro.

Tajani: «Come uomo chiedo scusa alle donne»

«Questa vicenda deve farci riflettere sulla questione dei femminicidi. Tra pochi giorni sarà la giornata dedicata alla lotta alla violenza sulle donne e noi illumineremo la Farnesina di arancione per dare un segnale di attenzione, ancora di più dopo quello che è accaduto in Veneto». Lo ha detto il vice premier italiano Antonio Tajani, a Taormina, parlando del femminicidio di Giulia Cecchettin.

«Noi abbiamo lavorato tanto», ha aggiunto il 70enne. «Ci siamo impegnati sia al governo che in Parlamento per avere delle norme che finalmente blocchino questa mattanza di donne vittime innocenti delle follia degli uomini. Come uomo chiedo scusa a tutte le donne, a cominciare da mia moglie e da mia figlia per quello che fanno gli uomini. Bisogna cominciare a fare capire anche alle famiglie che non ci sono persone di serie A e di serie B».

E ricorda quando inflisse da presidente del Parlamento europeo «una pena dura» a un deputato europeo che aveva detto che le donne «sono esseri inferiori». «Bisogna dare dei messaggi perché quando un bimbo cresce non può pensare di essere superiore alla sorella, anche noi genitori dobbiamo essere un po' più attenti quando i ragazzi sono sul cellulare», ha concluso.