Folla ai funerali di Nasrallah
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Una folla in lacrime ha dato a Beirut l'ultimo saluto a Hassan Nasrallah, l'ex leader di Hezbollah ucciso dai caccia israeliani lo scorso 27 settembre, insieme ad altri alti funzionari del movimento.
Decine di migliaia di persone, vestite di nero e col pugno alzato, hanno riempito la piazza della città dello sport nella periferia meridionale della capitale libanese, mentre i jet israeliani sorvolavano l'area dove si svolgevano i funerali.
Ritratti giganti di Nasrallah e del suo successore Hashem Safieddine, anche lui morto in un altro attacco aereo israeliano ancora prima che potesse assumere l'incarico, sono stati affissi sui muri e sui ponti, mentre la folla urlava «Morte a Israele. Rispondiamo alla tua chiamata, Nasrallah».
Naïm Qassem, attuale leader di Hezbollah, ha promesso di «proseguire il cammino» del suo predecessore. «Resteremo fedeli all'eredità che ci è stata affidata e continueremo su questa strada», ha tuonato in un discorso televisivo trasmesso su maxischermi giganti davanti alla folla in lutto.
Anche l'Iran, sostenitore e finanziatore del gruppo libanese sciita, ha fatto sentire la sua voce per bocca della Guida suprema, l'ayatollah Ali Khamenei, che ha avvertito il «nemico» Israele «che la resistenza contro l'usurpazione, l'oppressione e l'arroganza non è finita e continuerà finché il fine non sarà raggiunto».
«Chiunque minacci di distruggere Israele e lo attacchi, sarà la sua fine. Voi sarete specializzati in funerali, noi saremo specializzati in vittorie», ha replicato da parte sua il ministro della Difesa Israel Katz. L'esercito israeliano, che poche ore prima delle esequie ha compiuto due raid sul sud del Libano contro «una minaccia imminente» di Hezbollah, ha rincarato la dose affermando che «il mondo è un posto migliore» senza Nasrallah. .