Follia antisemita in Daghestan: preso d'assalto l'aereo proveniente da Tel Aviv
Pogrom. Nel vedere le immagini in arrivo dalla repubblica russa del Daghestan, la mente non può che correre a questo termine, usato per indicare i massacri organizzati di ebrei avvenuti fra il XIX e il XX secolo in Russia. È una vera e propria «caccia all'ebreo», come l'hanno definita in molti sui social, quella avvenuta all'aeroporto di Makhatchakala, capitale della repubblica russa a maggioranza musulmana, dove centinaia di persone hanno preso d'assalto la pista e il terminal dopo che era stato annunciato l'atterraggio di un aereo proveniente daTel Aviv, Israele.
Drammatiche le immagini che circolano sui social e che testimoniano la frenesia della caccia all'uomo. «Allah u Akbar», si sente gridare nei video diffusi su X, mentre decine di uomini abbattono barriere, controllando dappertutto, anche nei motori fermi dell'aereo, per scovare passeggeri nascosti. La folla non si ferma di fronte a nulla, nemmeno di fronte alle auto della polizia - impotente - che vengono ribaltate e perquisite.
Tutti vengono interrogati, anche i tecnici dell'aereo: «Dove sono gli ebrei?». In un filmato, un cittadino uzbeco è costretto a mostrare il suo passaporto per evitare il linciaggio.
Un filmato non verificato, evidenzia il Moscow Times, mostra l'intervento della OMON, unità speciale mobile antiterrorismo, riportare la calma: inutili i precedenti appelli delle autorità a cessare gli «atti illegali». A intervenire, secondo i media russi, anche molti mezzi della Guardia nazionale russa.
Intanto Ynet, sito web di notizie israeliano, rivela che i passeggeri dell’aeroplano preso di mira sarebbero tutti cittadini russi.
«Israele si aspetta che le autorità di polizia russa proteggano la sicurezza di tutti i cittadini israeliani ed ebrei ovunque essi si trovino e agiscano in maniera risoluta contro i manifestanti e contro la selvaggia istigazione diretta contro gli ebrei e gli israeliani», ha tuonato il ministero degli Esteri israeliano, precisando che «l'ambasciatore israeliano in Russia Alex Ben Zvi sta lavorando con le autorità russe per assicurare la sicurezza degli israeliani e degli ebrei in quel posto».
Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha parlato di «video spaventosi da Makhachkala», sottolineando che quanto accaduto in Daghestan «non è un incidente isolato, ma piuttosto fa parte della diffusa cultura russa di odio verso le altre nazioni. Nell'ultimo anno il ministro degli Esteri russo ha espresso una serie di dichiarazioni antisemite, e anche il presidente russo ha fatto insulti antisemiti», ha aggiunto Zelensky.L'incidente arriva in un momento di particolare tensione tra la Russia e lo Stato ebraico per la guerra a Gaza. Nei giorni scorsi una delegazione di Hamas si è recata a Mosca per colloqui e oggi il ministero degli Esteri a Gerusalemme ha convocato l'ambasciatore russo in Israele Anatoly Viktorov per protestare, sottolineando tra l'altro di considerare «grave la mancanza di una condanna chiara da parte di Mosca dell'organizzazione terroristica Hamas e il comportamento della Russia negli organismi internazionali».