Funerali di Stato di Silvio Berlusconi: che cosa sappiamo sulla cerimonia a Milano

Milano, dunque, si appresta a dire addio a Silvio Berlusconi. Domani, 14 giugno, alle ore 15 l'arcivescovo Mario Delpini celebrerà in Duomo i funerali di Stato. Se è vero che la macchina organizzativa si è messa subito in moto per organizzare al meglio la cerimonia, è altrettanto vero – come sottolineano i media italiani – che diversi dettagli sono ancora tutti da definire. Oggi, al palazzo della Prefettura in corso Monforte, si è tenuta una riunione del Comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza pubblica. Presenti il prefetto Renato Saccone, il questore Giuseppe Petronzi, il capo ufficio del cerimoniale di Stato e onorificenze Francesco Piazza, l'assessore alla Sicurezza del Comune Marco Granelli e un rappresentante della Veneranda Fabbrica del Duomo.
«C’è stato un lavoro intenso della prefettura e questura, tutto supervisionato da palazzo Chigi» ha detto al riguardo Granelli. Lo schema da seguire, secondo quanto filtrato, dovrebbe essere quello consolidato. Ancora l'assessore: «Useremo i percorsi normali e in piazza Duomo utilizzeremo tutti i meccanismi sperimentati per i concerti». Tuttavia, i dubbi in merito ai funerali dell'ex premier sono ancora diversi. E il tempo, come si suol dire, stringe. L'accesso, è oramai certo, sarà libero, ma contingentato e, va da sé, presidiato dalle forze dell'ordine.
In termini di capienza, piazza Duomo può contenere al massimo 20 mila persone mentre all'interno se ne potranno accomodare 2 mila. Oltre al presidente della Repubblica Sergio Mattarella, a 32 esponenti del governo e a diverse delegazioni internazionali, ci saranno ovviamente i familiari di Berlusconi e gli amici. Vietatissimo, per ovvi motivi, l'avvicinamento del pubblico all'area di ingresso delle autorità. Il cordone di auto delle delegazioni italiane e straniere arriverà, leggiamo, da piazza Fontana. Quindi, le ipotesi al vaglio sarebbero due per l'accesso in Duomo: uno da piazza Diaz, l'altro dall'ex piazzetta Reale. Una decisione, questa, che spetterebbe a palazzo Chigi.
Fonti interne alla Polizia locale, contattate dal CdT, spiegano che al momento le autorità stanno cercando personale per garantire il massimo livello di sicurezza. È previsto altresì un rinforzo dei servizi alla stazione centrale, dal momento che si prevede molte persone raggiungeranno Milano in treno. E proprio sui mezzi c'è, al momento, uno dei più grandi interrogativi. Legato alla chiusura o meno della fermata della metropolitana in Duomo. Tendenzialmente, verrà chiusa. Previsti, evidentemente, anche tiratori scelti e bonifiche antiterrorismo.
In questo senso, riporta il Corsera, è verosimile che il piano sicurezza sarà «modulabile» anche in base alla presenza di capi di Stato stranieri. L'obiettivo principale, scrive il quotidiano, è garantire la sicurezza dell'area intorno al Duomo. «Per questo saranno adottate le misure antiterrorismo già collaudate negli eventi di piazza più importanti con la presenza di equipaggi di API, SOS dei Carabinieri e UOPI della Polizia addestrate per muoversi in scenari di alta sicurezza. Un contributo importante, vista la presenza di esponenti di primo piano del governo, arriverà anche dall'AISI, i servizi segreti interni».
Per chi seguirà i funerali dalla piazza, in ogni caso, ci saranno dei maxischermi. L'assessore ha spiegato che i responsabili sono al lavoro per «rendere fattibile l'ipotesi». La piazza, al di là delle questioni sulla sicurezza, con l'accesso che verrà regolato tramite metal detector e controlli di zaini e borse, sarà un punto caldo in tutti i sensi: mercoledì, infatti, le previsioni indicano che a Milano ci sarà il sole, con una temperatura estiva intorno ai 26 gradi all'ombra. Considerando che molti partecipanti, rispetto a un evento come un concerto, saranno più in avanti con gli anni, il Comune si sta muovendo anche per garantire i necessari punti di primo soccorso.