Crisi ucraina

Generali morti e comunicazione fuori uso: difficoltà per la Russia

Da alcune ore circola la notizia (non ancora confermata da media russi) della morte dell'alto ufficiale Gerasimov – Come Sukhovetsky, ucciso qualche giorno fa dalle forze ucraine, aveva partecipato al conflitto che ha portato all'annessione della Crimea
Andrei Sukhovetsky e Vitaly Gerasimov. © Wikipedia
Giacomo Butti
08.03.2022 15:12

Che colpo per il morale delle truppe russe. Nelle scorse ore l'intelligence ucraina ha annunciato la morte di Vitaly Gerasimov, maggior generale della 41. armata, ucciso (sembrerebbe) alle porte di Kharkiv. Se confermata, questa eliminazione rappresenterebbe la seconda di un militare di tale grado in una sola settimana. Il ministero ucraino, riporta il Guardian, ha anche trasmesso quella che sosteneva essere una conversazione tra due ufficiali russi dell’FSB (Servizio federale per la sicurezza della Federazione russa) che discutevano della morte di Gerasimov, lamentandosi nel frattempo dei malfunzionamenti nel sistema di comunicazione criptato Era, «non più funzionante in Ucraina».
L’agenzia di giornalismo investigativo Bellingcat ha affermato di aver avuto conferma della morte di Gerasimov da una fonte russa.
La notizia dell'uccisione del vice comandante della 41. armata, il maggior generale Andrei Sukhovetsky, era invece stata data a inizio marzo, poi confermata dai media russi nei giorni seguenti.

Due percorsi simili
I due nomi degli alti ufficiali russi eliminati dalle forze ucraine non sono certo nuovi. Gerasimov e Sukhovetsky hanno seguito percorsi simili culminati nella partecipazione all'annessione della Crimea, per la quale sono stati decorati dal Cremlino.

Nato nel 1977, Gerasimov si è formato alla Scuola superiore di Comando dei carri armati di Kazan, laureandosi nel 1999. Nel 2007 è uscito dall'Accademia russa delle forze armate. Ha preso parte alla seconda guerra cecena e all'operazione militare russa in Siria. Per il suo ruolo nell'annessione della Crimea ha ricevuto la medaglia «Per il ritorno della Crimea» nel 2016.

Sukhovetsky, classe 1974, si è laureato alla Scuola superiore di Comando aviotrasportato di Ryazan nel 1995. Ha partecipato ad operazioni nel Caucaso del Nord, in Cecenia e alla guerra russo-georgiana del 2008. Come Gerasimov ha partecipato all'invasione della Crimea intervenendo poi nella guerra civile siriana. Al momento dell'invasione dell'Ucraina, nel corso della quale ha guidato anche i corpi speciali Spetznaz, poteva vantare 14 medaglie.

Problemi di comunicazione
Sottovalutata la fierezza della resistenza ucraina, e con le difficoltà incontrate nell'assicurare rifornimenti alle linee impegnate in combattimento, la morte di ufficiali di alto profilo rappresenta un duro colpo per le truppe russe, concordano giornali e analisti. Il fallimento del sistema di comunicazione criptato Era non migliora di certo le cose per il Cremlino. Nella chiamata intercettata dagli ucraini, riporta su Twitter Christo Grozev, giornalista di Bellingcat citato dal Guardian, «si sente l'ufficiale FSB con sede in Ucraina chiedere al proprio capo se può parlare attraverso il sistema sicuro Era. Il capo dice che Era non funziona. Era è un sistema crittografico super costoso introdotto nel 2021 con la garanzia di funzionamento "in tutte le condizioni"».

Da questo malfunzionamento del sistema criptato, la necessità di comunicare su canali molto meno sicuri la morte di Gerasimov. Notizia alla quale il capo dell'FSB (identificato con il nome di Dmitry Shevchenko) ha risposto con una lunga pausa e un improperio. 

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