Elezioni

Germania, i dati definitivi: l'unione CDU-CSU al 28,6%, Afd seconda al 20,8%

Pubblicati i numeri delle preferenze – Merz: «Per me l'assoluta priorità sarà rafforzare l'Europa il più velocemente possibile, i modo che, passo dopo passo, riusciremo davvero a raggiungere l'indipendenza dagli USA» nelle questioni relative alla difesa
©Kai Pfaffenbach
Ats
24.02.2025 07:05

L'unione Cdu-Csu guidata da Friedrich Merz ha vinto le elezioni in Germania con il 28,6% dei voti, secondo i dati definitivi pubblicati online dalla Bundeswahlleiterin (la commissione federale elettorale tedesca).

L'ultradestra dell'Afd è il secondo partito con il 20,8% delle preferenze, +10,4 punti rispetto al voto del 2021. Crollo di 9,3 punti per l'Spd del cancelliere Olaf Scholz, che chiude terzo al 16,4%.

I Verdi sono al 11,6%, la Linke all'8,8%. Fuori dal parlamento la Bsw di Sahra Wagenknecht, che manca per un soffio la soglia del 5% fermandosi al 4,97%. Stessa sorte per i liberali dell'Fdp, al 4,3%.

Afd risulta essere il primo partito in tutti i nuovi Bundesländer, quelli orientali, a eccezione di Berlino. In Brandeburgo è primo con il 32,5%, secondo i dati ufficiali, ed è saldamente davanti anche in Sassonia, Turingia, Mecklenburg-Vorpommern e Sachsen-Anhalt. La capitale si conferma in controtendenza: il primo partito è la Linke, mentre Afd è solo quinta.

Intanto, Merz ha affermato di voler formare il nuovo governo tedesco entro Pasqua. «Per me l'assoluta priorità sarà rafforzare l'Europa il più velocemente possibile, i modo che, passo dopo passo, riusciremo davvero a raggiungere l'indipendenza dagli USA» nelle questioni relative alla difesa, ha poi spiegato Merz. «Dopo le dichiarazioni di Donald Trump della settimana scorsa è chiaro che gli americani sono indifferenti al destino dell'Europa», ha aggiunto. Riguardo all'Ucraina, ha precisato che l'invio di soldati tedeschi non è sul tavolo.

Fra gli sconfitti ci sono i liberali, come detto fuori dal parlamento. Dopo il deludente risultato, il loro leader Christian Lindner ha comunicato l'intenzione di lasciare la politica.

«Le elezioni hanno portato una sconfitta per l'Fdp ma, spero, anche un nuovo inizio per la Germania. Io ho lottato per questo. Adesso lascio la politica attiva», ha scritto in un post su X. «E con un solo sentimento: gratitudine per quasi 25 anni intensi. Anni ricchi di sfide e di risultati». Lindner, ex ministro delle finanze del governo di Olaf Scholz, era stato licenziato dal cancelliere dopo le forti tensioni dovute alle divergenze sulla politica finanziaria.

All'interno dei socialdemocratici invece, la prima conseguenza diretta della sconfitta è il cambio del capogruppo parlamentare. Su proposta dei vertici dello schieramento, Rolf Mützenich abbandona l'incarico e e sarà sostituito dal presidente del partito Lars Klingbeil.