Giornalismo e burnout: «Non consiglierei questa professione ai miei figli»
Circa il 30% dei giornalisti francesi dichiara di consumare più alcol, stupefacenti o ansiolitici a causa dello stress legato all'esercizio della sua professione: è quanto emerge da uno sondaggio realizzato dall'istituto Ipsos in occasione degli Stati Generali dell'Informazione della Francia.
Tra i giornalisti intervistati, il 7% ritiene di consumare «molti» più prodotti potenzialmente tossici e il 23% «poco di più» rispetto alla media. L'87% ritiene che il livello di stress sia particolarmente elevato nella professione e il 23% dice di aver avuto almeno un burnout professionale.
Tuttavia, il 73% si ritiene appagato dal mestiere di giornalista, che viene anzitutto percepito come di pubblica utilità. Ma una maggioranza di essi, il 56%, non lo raccomanderebbe ai propri figli.
Gli intervistati risentono inoltre della generalizzata opinione negativa dei cittadini rispetto a media e giornali. L'87% dice di essere già stato oggetto di commenti sgradevoli o aggressivi, se non addirittura vittima di violenze fisiche per il 21%. Infine, oltre la metà (56%) ritiene che l'Intelligenza artificiale rappresenti una minaccia per la professione.