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Giornalista dell'AFP ucciso durante un attacco nell'est dell'Ucraina

Lo rende noto la stessa agenzia di stampa francese – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Giornalista dell'AFP ucciso durante un attacco nell'est dell'Ucraina
Red. Online
09.05.2023 06:19
19:54
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Giornalista dell'AFP ucciso da razzi nell'est dell'Ucraina

Un giornalista dell'AFP, Arman Soldin, è stato ucciso dal lancio di razzi nell'est dell'Ucraina. Lo rende noto la stessa agenzia di stampa francese.

Soldin, coordinatore video dell'AFP in Ucraina, è stato ucciso nel pomeriggio in un attacco con razzi Grad, secondo i colleghi della stessa France Presse che lo accompagnavano.

Il bombardamento è avvenuto verso le 16.30 ora locale (le 15.30 in Svizzera) nei dintorni di Chasiv Yar, località vicino a Bakhmut, che è quotidianamente presa di mire dalle forze russe.

17:48
17:48
«Il regime di Kiev supera in atrocità quello nazista»

Il «regime di Kiev» supera in atrocità quello nazista, «coinvolgendo l'intera società non solo nelle persecuzioni e segregazioni naziste, ma direttamente in attività terroristiche».

Lo ha affermato la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, denunciando il fatto che l'agenzia di Stato ucraina Unian ha lanciato un sondaggio tra i suoi lettori per sapere quale presentatore televisivo, corrispondente militare o influente personaggio dei media russo vorrebbero vedere ucciso dopo gli attentati di cui sono state vittime Darya Dugina, Vladlen Tatarsky e Zakhar Prilepin.

«Quasi 50'000 persone hanno già votato» scegliendo tra una lista di nomi proposta dall'agenzia, sottolinea Zakharova in un post su Telegram.

«Nel Terzo Reich - afferma ancora la portavoce - compilavano liste di proscrizione di nemici, compresi personaggi del mondo artistico, culturale, scientifico e politico. Il regime di Kiev è andato oltre coinvolgendo l'intera società» in «attività terroristiche». «Lo studente ha superato il maestro», conclude Zakharova.

16:15
16:15
Il Pentagono ufficializza nuovi aiuti per 1,2 miliardi

Il Pentagono ha ufficializzato il nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 1,2 miliardi di dollari, «per riaffermare il costante sostegno degli Stati Uniti all'Ucraina». L'obiettivo è «rafforzare le sue difese aeree e sostenere il suo fabbisogno di munizioni di artiglieria». I fondi saranno forniti nell'ambito dell'Iniziativa di assistenza alla sicurezza in Ucraina (Usai).

14:32
14:32
La Cina chiede a Russia e Ucraina di «chiudere questa guerra»

«Noi deploriamo che la guerra, iniziata oltre un anno fa, non sia ancora finita. Ed esortiamo entrambe le parti a chiudere questa guerra». Lo ha detto il ministro degli Esteri cinese, Quin Gang, in conferenza stampa a Berlino con Annalena Baerbock. Il ministro ha ricordato il piano di pace presentato da Pechino e ha sostenuto che è stato «salutato positivamente sia dalla Russia sia dall'Ucraina». «Noi continuiamo a spingere per i negoziati. La Russia ha detto di essere aperta al negoziato», ha aggiunto.

12:33
12:33
Zelensky: «Abbiamo bisogno di una nuova vittoria sul male»

«L'Europa è stata resa possibile dalla sconfitta del male dell'aggressione» e «insieme oggi stiamo combattendo di nuovo il male dell'aggressione e la politica di odio che la Russia ha riportato nel nostro continente, quindi ora abbiamo bisogno di una nuova vittoria e torniamo al senso delle parole della dichiarazione di Schuman. I nostri sforzi per un'Europa unita, per la sicurezza e la pace devono essere forti quanto le aspirazioni russe di distruggere la libertà in Europa». Così il presidente ucraino Zelensky in conferenza stampa a Kiev con Ursula von der Leyen.

10:56
10:56
Il capo della Wagner accusa: «I militari russi fuggono dai combattimenti»

«Lo Stato è incapace di difendere la Russia», ha affermato il capo della milizia privata Wagner Yevgeny Prigozhin.

Ha inoltre accusato i militari russi di fuggire dai combattimenti a Bakhmut, in Ucraina orientale, dove dall'estate scorsa infuriano i combattimenti, a cui prende parte in forze il gruppo paramilitare.

«Oggi una delle unità del ministero della Difesa è fuggita da uno dei nostri fianchi. Hanno lasciato le loro posizioni, sono fuggiti tutti», ha detto Prigozhin, «Perché lo Stato non può difendere il Paese?», ha detto in un video postato su Telegram, mentre il presidente Putin era alla parata militare a Mosca.

Il capo della milizia privata ha poi lanciato un ultimatum al presidente russo in un video postato su Telegram: se non gli verranno fornite munizioni oggi prima della fine della parata a Mosca, pubblicherà un video in cui racconterà «la verità sulla deplorevole situazione al fronte».

10:05
10:05
Guterres: «Un negoziato per la pace in Ucraina non è possibile»

Allo stato attuale, un «negoziato» per la pace in Ucraina «non è possibile», perché sia Mosca sia Kiev «sono convinte di poter vincere» la guerra: è quanto sostenuto da António Guterres, segretario generale dell'Onu, in un'intervista rilasciata al quotidiano spagnolo El País.

«Non vedo la Russia al momento disposta a ritirarsi dai territori occupati e credo che l'Ucraina coltivi la speranza di riconquistarli», ha aggiunto Guterres, recatosi in Spagna per ricevere il Premio Europeo Carlo V. «In questo momento non vedo alcuna possibilità immediata - non stiamo parlando del futuro - di una tregua globale, di un negoziato di pace».

Il segretario generale dell'Onu ha spiegato poi che gli sforzi della comunità internazionale sono ora incentrati, «per quanto possibile», nel «dialogare con entrambe le parti per risolvere problemi specifici». L'iniziativa «più importante» in questo senso, ha detto, «è stata l'esportazione di cereali dall'Ucraina e di prodotti alimentari e fertilizzanti dalla Russia attraverso il Mar Nero».

09:13
09:13
Putin: «L'Occidente pretende di dettare le sue regole a tutte le Nazioni»

È cominciata sulla Piazza Rossa, a Mosca, la parata per l'anniversario della vittoria sul nazismo. Il presidente russo Vladimir Putin durante il suo discorso ha detto: «Contro la Russia è stata scatenata una vera guerra, ma abbiamo sconfitto il terrorismo». L'Occidente «provoca conflitti sanguinosi», semina i semi della «russofobia» e pretende di «dettare le sue regole a tutte le Nazioni», ha aggiunto il leader russo. L'Ucraina «è diventata ostaggio nelle mani dell'Occidente». «Le élite occidentali hanno dimenticato le conseguenze delle pretese naziste di dominare il mondo», ha detto inoltre il presidente. Putin ha poi chiuso il suo discorso sulla Piazza Rossa inneggiando «alla vittoria». «Niente è più forte della nostra unità». 

06:19
06:19
IL PUNTO ALLE 6

Esplosioni sono state udite stamattina a Kiev e nella regione della capitale ucraina, secondo quanto riferiscono i media locali. Le stesse fonti affermano che l'allerta antiaerea è stata diramata oggi in 14 dei 24 oblast del Paese. I sistemi di difesa aerea dell'Ucraina stanno respingendo gli attacchi russi alla capitale del Paese: lo riferisce l'amministrazione militare di Kiev, dopo che l'allerta diramata in tutto il Paese, come riporta Reuters. «I sistemi di difesa aerea stanno funzionando alla periferia di Kiev», ha dichiarato l'amministrazione su Telegram.  

Gli Stati Uniti forniranno 1,2 miliardi di dollari in più in aiuti militari a lungo termine a Kiev per rafforzare ulteriormente le sue difese aeree mentre la Russia continua a colpire l'Ucraina con droni, razzi e missili terra-aria: lo riferiscono i media USA, citando dirigenti americani. Il pacchetto di aiuti dovrebbe essere annunciato oggi e il denaro sarà fornito nell'ambito dell'Iniziativa di assistenza alla sicurezza dell'Ucraina.

A differenza delle armi, delle munizioni e degli equipaggiamenti americani che vengono inviati più frequentemente in Ucraina dalle scorte del Pentagono - e quindi possono essere consegnati rapidamente - questo denaro deve essere speso nei prossimi mesi o addirittura anni per garantire le future esigenze di sicurezza dell'Ucraina. Questo stanziamento finanzierà i sistemi di difesa aerea Hawk, le munizioni e i droni per la difesa aerea. I fondi serviranno anche ad acquistare artiglieria, razzi, assistenza per immagini satellitari, nonché a garantire la manutenzione continua e i pezzi di ricambio per una varietà di sistemi.