Mondo
La diretta
Il segretario generale dell'ONU Antonio Guterres si è espresso dopo il voto del Consiglio di sicurezza: «Il modo in cui Israele gestisce le proprie operazioni militari rappresenta un ostacolo enorme alla distribuzione dell'assistenza umanitaria» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
LIVE
20:07
20:07
«A Gaza requisiti e distrutti 30 mila ordigni»
Nel corso delle operazioni terrestri i militari israeliani hanno sequestrato e distrutto a Gaza «circa 30 mila ordigni, razzi anticarro e altri razzi» di Hamas. Lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. «Anche oggi, nel rione Daraj-Tuffah di Gaza, all'interno di una scuola abbiamo trovato ordigni, razzi e mezzi di combattimento dell'unità navale di Hamas». Hagari ha precisato che Israele si trova ad affrontare sul terreno «una guerra lunga, che richiederà tempo».
19:33
19:33
Morti altri 5 soldati a Gaza
L'esercito israeliano ha annunciato che nelle ultime 24 ore altri cinque soldati sono rimasti uccisi nei combattimenti in corso nella Striscia di Gaza. Due di essi - ha riferito il portavoce militare - sono morti in scontri avvenuti nel sud della Striscia ed un altro nel settore nord. Inoltre due soldati sono morti nella deflagrazione di un potente ordigno in cui 5 altri militari sono rimasti feriti in modo grave. Il totale dei soldati morti dall'inizio, otto settimane fa, delle operazioni terrestri è salito a 144.
19:30
19:30
«Biden convinse Israele a non attaccare Hezbollah»
Joe Biden convinse Israele a non lanciare un attacco preventivo contro le forze di Hezbollah in Libano lo scorso 11 ottobre. Lo rivela il Wall Street Journal citando alcune fonti, secondo le quali gli aerei israeliani erano in volo in attesa del via libera a procedere quando il presidente americano parlò con il premier Benyamin Netanyahu e gli disse di ritirarsi e di pensare alle conseguenze che l'azione avrebbe avuto. Israele aveva optato per l'attacco preventivo sulla base di informazioni di intelligence - ritenute affidabili dagli Stati Uniti - che indicavano che i combattenti di Hezbollah erano pronti ad attraversare il confine.
17:40
17:40
«Ucciso Hassan Atrash, responsabile armi Hamas»
L'esercito e lo Shin Bet hanno fatto sapere di aver ucciso Hassan Atrash, responsabile del commercio, della manifattura e del contrabbando delle armi per Hamas.
Atrash è stato ucciso in un attacco aereo mirato mentre ieri si trovava in un veicolo a Rafah, nel sud della Striscia. Con lui sono state uccise altre due persone.
Secondo le stesse fonti, l'uomo era anche coinvolto nel contrabbando da vari Paesi per l'enclave palestinese ed aveva avuto un ruolo anche nel rifornimento di armi in Cisgiordania.
16:48
16:48
Hamas: «Persi i contatti con un gruppo che teneva 5 ostaggi»
Hamas ha fatto sapere che sono stati persi i contatti con un gruppo di miliziani che teneva prigionieri 5 ostaggi e di ritenere che sono stati tutti uccisi in un raid aereo israeliano.
Lo ha fatto sapere il portavoce delle Brigate al Qassam, Abu Obeida.
16:26
16:26
«Gli USA in disaccordo con gli alleati su Israele»
Nel sostenere Israele a Gaza, gli Stati Uniti si ritrovano in disaccordo con molti dei loro alleati e appaiono più isolati, soprattutto all'Onu. Per la maggior parte degli ultimi due anni, riporta il New York Times, gli Usa sono stati alla guida di una crociata mondiale contro la Russia. Oggi, invece, con l'appoggio a Israele e ai suoi interessi «l'amministrazione Biden è vista in parte del mondo come quella che consente la indifendibilmente letale campagna di Israele», aggiunge il quotidiano.
«Siamo isolati», osserva Barbara Bodine, ex diplomatica e ambasciatrice ora direttrice dell'Institute for the Study of Diplomacy dell'università di Georgetown. Bodine quindi spiega come per molti alleati l'atteggiamento americano nei confronti di Israele sia in contrasto con la risposta alla guerra in Ucraina.
15:39
15:39
Corteo filo-palestinese a Londra: «Boicottiamo i marchi legati a Israele»
Nuovo sabato di manifestazioni filo-palestinesi a Londra, dove manifestanti hanno marciato su Oxford Street chiedendo di boicottare i marchi «legati a Israele».
Secondo quanto riferito dal Guardian, alcune centinaia di persone hanno bloccato il traffico come parte della manifestazione organizzata dal gruppo Sisters Uncut.
I manifestanti si sono riuniti in Soho Square gridando «Palestina libera» prima di marciare lungo la trafficata via dello shopping. Le guardie di sicurezza hanno bloccato l'ingresso del negozio di abbigliamento Zara, mentre decine di agenti hanno seguito il corteo.
«Nessun Natale come al solito in un genocidio. Il Regno Unito è complice», si legge sui volantini distribuiti da Sisters Uncut, che chiedono di «non finanziare il genocidio in Palestina. Boicottare Israele».
13:52
13:52
«Chiuderemo il Mediterraneo se continuano i crimini a Gaza»
Un comandante delle Guardie della Rivoluzione iraniana ha affermato che il Mediterraneo potrebbe essere «chiuso» se gli Stati Uniti e i loro alleati continuassero a commettere «crimini» a Gaza. Lo riferisce la Reuters sul suo sito.
«Dovranno aspettarsi presto la chiusura del Mar Mediterraneo, dello Stretto di Gibilterra e di altri corsi d'acqua», ha detto Mohammad Reza Naqdi, comandante dei pasdaran citato da Tasnim. L'Iran non ha accesso diretto al Mediterraneo e non è chiaro come possa tentare di chiuderlo, anche se Naqdi ha parlato di «nascita di nuove potenze di resistenza e chiusura di altre vie d'acqua».
12:12
12:12
«Settantasei membri di una famiglia uccisi in un raid»
Un attacco aereo israeliano ha ucciso 76 membri di una famiglia allargata a Gaza City, secondo quanto riporta l'Associated Press sul proprio sito web citando funzionari dei soccorsi dell'enclave, che oggi hanno riportato il bilancio del raid avvenuto ieri contro un edificio della città.
L'attacco «è stato tra i più sanguinosi della guerra tra Israele e Hamas», ha detto Mahmoud Bassal, portavoce del dipartimento della Protezione Civile di Gaza, fornendo un elenco parziale dei nomi e sottolineando che tra i morti ci sono donne e bambini e Issam al-Mughrabi, impiegato del Programma di sviluppo Onu, sua moglie e i loro cinque figli.
11:24
11:24
«Venti morti in un raid su Deir al-Balah»
Fonti mediche nella Striscia di Gaza riferiscono che almeno 20 persone sono rimaste uccise in un attacco compiuto stanotte nel campo di Nuseirat e a Deir al-Balah, nel centro della Striscia di Gaza.
Lo riporta Haaretz, secondo cui i media nella dell'enclave hanno riferito questa mattina di attacchi da parte dell'Idf in diverse località lungo la Striscia, da Jabaliya nel Nord a Rafah nel Sud.
A Jabalya sono stati segnalati scontri a fuoco e pesanti bombardamenti nei quartieri orientali e in diverse località, e Hamas e la Jihad islamica hanno annunciato che i loro uomini stavano conducendo scontri a fuoco con l'esercito israeliano.
09:55
09:55
«Nulla giustifica il terrorismo di Hamas»
«Niente può giustificare i terribili attacchi terroristici lanciati da Hamas il 7 ottobre, o il brutale rapimento di circa 250 ostaggi». Lo ha detto su X - ripreso dai media israeliani - il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, aggiungendo di ribadire il suo appello «affinché tutti gli ostaggi rimasti siano rilasciati immediatamente e senza condizioni».
L'intervento di Guterres ha fatto seguito alla Risoluzione sugli aiuti umanitari a Gaza votata ieri in Consiglio di sicurezza al Palazzo di Vetro, nella quale non c'era menzione alcuna di condanna nei confronti dell'attacco terroristico di Hamas.
08:45
08:45
Il punto alle 8.00
Dopo giorni di lotte per evitare la minaccia di veto da parte degli Stati Uniti, venerdì il Consiglio di sicurezza ha approvato una risoluzione che sollecita misure per consentire un «accesso umanitario sicuro, senza ostacoli e ampliato» a Gaza e «condizioni per una cessazione sostenibile» dei combattimenti.
Ma, secondo quanto riporta Reuters, il segretario generale delle Nazioni Unite, António Guterres, ha dichiarato dopo il voto che il modo in cui Israele sta conducendo le operazioni sta «creando enormi ostacoli alla distribuzione dell'assistenza umanitaria» a Gaza, dove secondo le Nazioni Unite gli aiuti disponibili sono solo il 10% di quelli necessari.