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Gli attacchi hacker di Killnet contro Israele

Il gruppo filo-russo ha rivendicato alcune azioni contro i siti istituzionali dello Stato ebraico – Colpita anche l'agenzia di intelligence interna Shin Bet, mentre per il Jerusalem Post non ci sarebbero collegamenti diretti
© CdT/Chiara Zocchetti
Red. Online
09.10.2023 18:00

E così, Killnet ha deciso di muoversi. Gli hacker pro-Russia, già protagonisti di molti attacchi in Europa, si sono schierati. Apertamente, anche. Contro Israele. Tramite, manco a dirlo, un attacco su vasta scala. Domenica, gli hacker hanno diffuso le prime dichiarazioni. Con un doppio messaggio, in ebraico e in russo. Nel quale, appunto, hanno puntato il dito contro lo Stato ebraico. 

«Governo di Israele, sei responsabile di questo spargimento di sangue» le parole di Killnet. «Nel 2022 hai sostenuto il regime terroristico dell’Ucraina. Hai tradito la Russia. Oggi Killnet lo annuncia ufficialmente! Tutti i sistemi governativi israeliani saranno soggetti ai nostri attacchi!».

Killnet, nel 2022, a maggio, aveva colpito in Italia. Rivendicando una serie di azioni di disturbo su vari obiettivi, fra cui il sito del Senato e quello del Ministero della Difesa. D'altra parte, questo gruppo hacker ha sempre dichiarato la propria affiliazione a Vladimir Putin. Non a caso, da quando il Cremlino ha avviato una guerra su larga scala in Ucraina gli hacker filo-russi si sono mossi sia per infastidire Kiev sia per colpire gli alleati occidentali. La specialità della casa, se così vogliamo dirla, di Killnet sono gli attacchi denominati Distributed Denial-of-Service (DDoS). In pratica, il numero di utenti che si collegano a un determinato portale viene moltiplicato artificialmente, così da far collassare i server e impedire agli utenti reali l'accesso. Si tratta di un'operazione relativamente semplice, che fra l'altro non implica conseguenze: gli hacker, infatti, semplicemente «abbattono» momentaneamente un sito. Senza rubare dati o compromettere un intero sistema.

In queste ore, leggiamo, Killnet ha preso di mira i portali del governo israeliano. Nei gruppi Telegram dedicati agli hacker sono stati pubblicati alcuni screenshot dei siti in down, a mo' di trofei di guerra. Anche Shin Bet, l'agenzia di intelligence israeliana dedicata agli affari interni, è stata presa di mira. Non solo istituzioni, ad ogni modo. In queste ore è «andato giù» anche il sito del Jerusalem Post, uno dei principali quotidiani del Paese in lingua inglese, sebbene Killnet al riguardo non abbia rivendicato alcunché. La stessa testata, sui propri canali social, ha spiegato di essere sotto attacco: «Il Jerusalem Post sta attualmente affrontando un periodo di inattività a causa di una serie di attacchi informatici avviati contro di noi da ieri mattina». 

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