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«Gli attacchi israeliani contro i civili sono intollerabili»

Il quotidiano giapponese Asahi Shimbun attacca lo Stato ebraico dopo la morte di uno dei suoi corrispondenti nella Striscia di Gaza - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Gli attacchi israeliani contro i civili sono intollerabili»
Red. Online
26.03.2025 09:04
18:12
18:12
«Israele minaccia di agire con la massima forza in altre parti della Striscia»

Il ministro della difesa israeliano Israel Katz ha minacciato di agire con «la massima forza» su nuove aree della Striscia di Gaza, dove la tregua è terminata il 18 marzo con la ripresa dei bombardamenti israeliani.

«L'esercito effettuerà presto operazioni con la massima forza in nuove aree di Gaza», ha precisato Katz in un video su X, rivolgendosi ai residenti del territorio palestinese.

«Hamas sta mettendo in pericolo la vostra vita, facendovi perdere le vostre case e sempre più territorio», ha aggiunto il ministro in una dichiarazione in ebraico sottotitolata in inglese.

17:21
17:21
Katz agli abitanti della Striscia: «Chiedete la rimozione di Hamas da Gaza»

Il ministro della difesa israeliano Israel Katz si è rivolto oggi direttamente agli abitanti della Striscia di Gaza, commentando le proteste contro Hamas a Beit Lahia: «Presto l'IDF opererà con forza in altre zone di Gaza - ha dichiarato - sarete costretti a evacuare e perderete ancora più territorio (in riferimento a una zona cuscinetto in espansione lungo il confine di Gaza). I piani sono già approvati».

Katz ha esortato i residenti a seguire l'esempio delle manifestazioni a Beit Lahia: «chiedete la rimozione di Hamas da Gaza e il rilascio immediato di tutti gli ostaggi israeliani. È l'unico modo per fermare la guerra».

16:55
16:55
«Fallite tutte le proposte di tregua presentate dall'Egitto»

Tutte le proposte presentate dall'Egitto per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza sono fallite, lo riporta il quotidiano qatariota «Al-Araby Al-Jadeed» citando fonti egiziane.

Alcune fonti hanno aggiunto che «ci sono sforzi per mettere in imbarazzo l'Egitto tramite un piano israeliano volto a promuovere un progetto di trasferimento forzato (della popolazione di Gaza)».

Il quotidiano aggiunge inoltre che «l'amministrazione statunitense ha rifiutato di fornire qualsiasi garanzia in merito alla possibilità di esercitare pressioni sul primo ministro israeliano».

15:37
15:37
Kiev: «Mosca dice falsità, non c'è stato alcun raid sui siti energetici»

«Le dichiarazioni del ministero della difesa russo sulla presunta violazione da parte dell'Ucraina delle condizioni di cessate il fuoco relative agli impianti energetici sono false». Lo scrive lo Stato maggiore ucraino su Facebook.

«Il 25 e 26 marzo le forze ucraine non hanno lanciato attacchi con droni contro le strutture energetiche russe nelle regioni di Kursk e Bryansk, né contro le strutture energetiche nel territorio della Crimea temporaneamente occupato dai russi. Il dipartimento militare» russo «diffonde accuse false e infondate per prolungare la guerra, continuare la falsa propaganda e i tentativi di ingannare il mondo».

La Russia, invece, ha attaccato almeno otto impianti energetici ucraini da quando ha annunciato la pausa dai raid il 18 marzo, ha affermato l'alto funzionario presidenziale ucraino Ihor Zhovkva citato da Sky News.

In dichiarazioni trasmesse dalla TV ucraina, Zhovkva ha anche affermato che non sono state discusse precondizioni con i funzionari statunitensi durante le discussioni sulla tregua del Mar Nero.

14:46
14:46
A Gaza City proteste contro il governo di Hamas

Decine di residenti del quartiere Shejaiya di Gaza city stanno partecipando a una protesta contro il governo di Hamas per il secondo giorno consecutivo. I dimostranti hanno bruciato pneumatici e gridato «Hamas fuori», «stop guerra». Ieri le proteste si sono tenute nel campo profughi di Jabalia e a Khan Yunis. In passato proteste di questo tipo sono state estremamente rare.

L'ufficio del primo ministro Benyamin Netanyahu ha avviato oggi i colloqui per la nomina del nuovo capo dello Shin Bet: lo riferiscono i media israeliani.

Netanyahu incontrerà in giornata due ex vice capi del servizio oltre a Shalom Ben Hanan, ex alto funzionario dell'agenzia: tre figure che, secondo la stampa locale, potrebbero essere scelte per ricoprire l'incarico. Un quarto candidato, Eyal Tsir Cohen, ex dirigente del Mossad e attualmente ricercatore presso l'Istituto per gli studi sulla sicurezza nazionale, sarà ascoltato in seguito.

Lunedì scorso l'alta Corte ha prorogato la sospensione della rimozione del direttore in carica, Ronen Bar, ma ha revocato il divieto che impediva a Netanyahu di esaminare i possibili sostituti.

Durante il cessate il fuoco, durato dal 19 gennaio al 2 marzo, «entravano a Gaza tra i 500 e i 600 camion al giorno», poi più nulla, ha spiegato dal canto suo la direttrice della comunicazione dell'UNRWA Juliette Touma. «Quello che chiediamo ancora una volta è il rinnovo del cessate il fuoco, il rilascio immediato di tutti gli ostaggi a Gaza e l'accesso senza ostacoli di aiuti umanitari e forniture commerciali» nella Striscia, ha aggiunto, definendo «catastrofica per i civili di Gaza» la ripresa della guerra.

La direttrice ha inoltre denunciato «il triste traguardo» raggiunto la scorsa settimana, quando sono state uccise «400-500 persone in un solo giorno» di cui «la stragrande maggioranza donne e bambini». «Un'enorme perdita di vite» l'ha chiamata Touma che non ha risparmiato giornalisti e operatori umanitari.

«All'Unrwa il bilancio delle vittime tra il nostro personale continua ad aumentare» ha detto la direttrice specificando che solo nell'ultima settimana «sono stati uccisi altri otto membri del personale» dell'Agenzia Onu, portando il totale «a più di 280» morti tra lo staff Unrwa. Dalla ripresa delle ostilità, l'Agenzia stima che «oltre 140'000 persone siano state sfollate nella Striscia di Gaza» anche per effetto degli «ordini di evacuazione emessi dalle autorità israeliane».

Quanto alla Cisgiordania, Touma ha spiegato che, in seguito a «un'operazione delle forze israeliane iniziata poco più di due mesi fa» diversi campi profughi «sono stati quasi svuotati, facendo sfollare circa 40'000 rifugiati palestinesi». «Si tratta di una demolizione su larga scala di edifici» ha detto, aggiungendo che «gli sfollati non hanno quasi nessun posto dove tornare». La direttrice della comunicazione Unrwa ha poi denunciato «pressioni sempre più forti» sull'Agenzia per interrompere la fornitura dei servizi, in particolare dopo la messa al bando l'Unrwa varata da Israele ed entrata in vigore a fine gennaio.

«La conclusione è che continuiamo a rimanere e a fornire servizi» ha spiegato, lamentando anche «la sfida endemica nell'agenzia» rappresentata da una situazione finanziaria «più precaria che mai».

12:39
12:39
Netanyahu: «la democrazia non è in pericolo, il pericolo viene dal dominio dei burocrati, il deep state»

Il primo ministro Benjamin Netanyahu ha dichiarato oggi alla Knesset che «la democrazia non è in pericolo, il pericolo viene dal dominio dei burocrati, il deep state».

Durante il dibattito richiesto dall'opposizione, Netanyahu ha accusato «un piccolo gruppo di burocrati» di voler mantenere il potere nelle proprie mani, aggiungendo: «per voi, il popolo non deve decidere, devono decidere i funzionari. Ma la democrazia è, prima di tutto, il governo del popolo, non quello dei burocrati, né degli ex, né degli studi televisivi che cercano di manipolare la coscienza pubblica».

Dal canto suo, il leader dell'opposizione Yair Lapid ha replicato al discorso del primo ministro alla Knesset con parole dure: «hai detto qualcosa su cui non posso discutere, 'stiamo facendo cose che nessun governo ha mai fatto'. È vero, come il 7 ottobre, il giorno più terribile per il popolo ebraico dalla Shoah», ha affermato. Lapid ha poi accusato il governo di aver approvato «il furto più grande nella storia del Paese», riferendosi al bilancio approvato ieri: «Avete danneggiato soprattutto chi lavora, solo per mantenere la vostra coalizione. Avete tradito i cittadini di Israele».

11:02
11:02
Hamas minaccia di restituire gli ostaggi nelle bare

Hamas ha minacciato di restituire gli ostaggi nelle bare se Israele cercherà di liberarli con la forza.

Hamas ha dichiarato in un comunicato che «sta facendo tutto il possibile per mantenere in vita gli ostaggi, ma i bombardamenti israeliani casuali stanno mettendo in pericolo le loro vite». «Ogni volta che l'Idf tenta di recuperare i suoi rapiti con la forza, finisce per riportarli indietro dentro le bare», ha aggiunto.

Il Ministero della Salute della Striscia di Gaza, controllato da Hamas, ha nel frattempo dichiarato mercoledì che almeno 830 persone sono state uccise nel territorio palestinese da quando Israele ha ripreso gli attacchi su larga scala il 18 marzo.

Secondo il ministero, tra le vittime ci sono 38 persone uccise nelle ultime 24 ore. Il bilancio complessivo delle vittime nella guerra iniziata il 7 ottobre 2023 ha raggiunto 50.183 morti.

Frattanto, l'Idf ha riferito che sono stati identificati due razzi lanciati dal centro della Striscia verso Israele. Uno dei razzi è stato intercettato dall'aeronautica, mentre l'altro è esploso nell'area di Zimrat, una località vicino al confine con Gaza. L'allarme è stato attivato nelle comunità israeliane della zona.

Dal canto suo, alla plenaria della Knesset, il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha detto che «quanto più Hamas persisterà nel suo rifiuto di rilasciare i nostri ostaggi, tanto più forte sarà la pressione che eserciteremo. Io dico a Hamas: questo include la conquista di territori e altre cose che non approfondirò qui».

Intanto, centinaia di persone partecipano a una manifestazione promossa dalle università in via Gaza a Gerusalemme, proprio nei pressi della residenza privata del primo ministro Netanyahu. Anche membri del corpo docente dell'Università di Tel Aviv si sono uniti alla protesta.

Inoltre, un gruppo di attivisti dell'organizzazione israeliana Mounted Battalions ha bloccato oggi l'autostrada che collega Tel Aviv a Gerusalemme. I manifestanti hanno invocato la disobbedienza civile e scandito slogan come «niente traffico senza democrazia», provocando forti rallentamenti.

Dal canto loro, tre uomini della comunità ortodossa sono stati arrestati nelle ultime 24 ore all'aeroporto Ben Gurion di Tel Aviv dopo che non si erano presentati per l'arruolamento obbligatorio. Contro di loro erano stati emessi mandati di arresto per non essersi presentati alla leva. Il Comitato delle scuole ebraiche ha invitato tutti gli studenti a verificare la propria posizione legale prima di partire per l'estero durante la Pasqua ebraica.

09:04
09:04
Il punto alle 9

C'è anche il corrispondente del quotidiano giapponese Asahi Shimbun tra i giornalisti rimasti uccisi ieri nell'offensiva di Israele nella Striscia di Gaza.

Si tratta del 29enne Mohammed Mansour, morto durante l'esplosione di un missile nella sua casa di Khan Younis, nel sud di Gaza, dove viveva con la moglie e il figlio neonato, le cui sorti sono ancora in fase di accertamento. Lo riferisce lo stesso giornale, mentre l'altra vittima, in base a quanto dichiarato da Al Jazeera, è il corrispondente Hossam Shabat, di 23 anni.

Le Forze di Difesa Israeliane (Idf) affermano che Shabat era un combattente del gruppo militante palestinese Hamas, mentre non hanno fatto alcun riferimento a Mansour.

In un comunicato, il quotidiano con sede a Tokyo - che ha una tiratura di oltre 3'300'000 lettori al giorno - ha dichiarato che «gli attacchi contro i civili, compresi i giornalisti, non possono essere tollerati in nessuna circostanza», ricordando che il numero totale dei giornalisti morti a Gaza, da quando Israele ha lanciato l'offensiva militare nell'ottobre 2023, è di 208.