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Gli Houthi avvertono: «Risponderemo all'aggressione americano-britannica»

Lo ha affermato su X Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli Houthi, minacciando: «Andremo verso un'escalation con un'escalation» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Gli Houthi avvertono: «Risponderemo all'aggressione americano-britannica»
Red. Online
04.02.2024 07:08
22:42
22:42
«Le nostre capacità militari resistono ai raid»

I ribelli Houthi hanno criticato gli attacchi da parte di Stati Uniti e Regno Unito nei loro confronti affermando di possedere capacità militari resistenti a tali raid. Lo riporta la Cnn. In una dichiarazione pubblicata sul suo canale Telegram, il portavoce degli Houthi Mohammad Abdul Salam ha sottolineato la «resilienza» e il «graduale miglioramento» delle capacità militari del movimento ribelle, affermando proprio che «tali capacità non sono facili da distruggere».

Abdul Salam ha anche avvertito che «l'aggressione» da parte di Stati Uniti e Regno Unito non produrrebbe alcun risultato positivo per le nazioni coinvolte, ma piuttosto «aumenterebbe» le questioni e i problemi regionali.

21:21
21:21
Blitz israeliano a Khan Yunis

L'esercito israeliano ha compiuto un raid mirato a Khan Yunis (nel sud della striscia di Gaza) nella base al-Qadsia, roccaforte della Brigata Khan Yunis di Hamas che fungeva da centro di addestramento militare e dove si trovavano gli uffici di Mohammed Sinwar, il fratello del leader locale di Hamas Yihia Sinwar. Entrambi sono tuttora ricercati. Da quella sala di comando, ha riferito il portavoce militare, sono stati progettati i massacri del 7 ottobre.

La base era protetta da ordigni disposti per tempo da Hamas, ''anche all'interno delle pareti''. I militari della brigata israeliana Givati sono riusciti a disinnescarli e anche a neutralizzare ''i terroristi'' barricati all'interno ricorrendo al fuoco di tiratori scelti e di carri armati, nonché dell'aviazione. A Khan Yunis i combattimenti proseguono con forza, in particolare nel suo settore Ovest.

19:30
19:30
Hamas sarebbe pronto a rifiutare l'accordo mediato a Parigi

Hamas sarebbe pronto a rifiutare l'accordo mediato a Parigi per gli ostaggi e il cessate il fuoco a Gaza. Lo riferisce il media saudita Al-Arabiya, ripreso anche dagli israeliani Ynet e Jerusalem Post.

Hamas chiederebbe, secondo le fonti citate dal media saudita, un maggior numero di detenuti palestinesi da liberare da parte di Israele.

La risposta scritta a Egitto e Qatar dovrebbe essere inviata "contemporaneamente" nelle prossime ore e - secondo fonti citate da un altro quotidiano saudita, Al-Sharq - conterrebbe anche la richiesta di un totale cessate il fuoco, da sempre rifiutato da Israele.

15:26
15:26
Gli USA: «Ci saranno nuovi raid contro i gruppi pro-Iran»

«Ci saranno nuovi raid americani contro i gruppi affiliati all'Iran». Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana Jake Sullivan in un'intervista alla CNN. «Se attaccheranno noi risponderemo», ha insistito il funzionario della Casa Bianca.

14:50
14:50
Sunak: «Con i raid nello Yemen proteggiamo le vite degli innocenti»

Il primo ministro britannico Rishi Sunak ha affermato che gli attacchi aerei del suo paese hanno colpito specifici obiettivi militari Huthi nello Yemen, degradando ulteriormente le capacità del gruppo armato.

«I recenti attacchi contro navi britanniche e internazionali sono inaccettabili. È nostro dovere proteggere vite innocenti e preservare la libertà», ha scritto Sunak su X.

Le forze statunitensi e britanniche hanno colpito congiuntamente gli Huthi sabato notte, la terza volta da quando il gruppo ha iniziato i suoi attacchi contro le navi al largo dello Yemen in solidarietà con la Striscia di Gaza martoriata dalla guerra.

14:12
14:12
Netanyahu: «L'Unrwa coopera con Hamas, ora va sostituita»

Nuovo attacco di Israele all'Unrwa, l'agenzia delle Nazioni Unite per i profughi palestinesi. «Negli ultimi giorni - ha detto oggi il premier Benjamin Netanyahu, in una seduta ministeriale - abbiamo svelato al mondo che essa coopera con Hamas, che una parte del suo personale ha perfino partecipato ai massacri e ai rapimenti del 7 ottobre».

«Tutto ciò - ha aggiunto - non fa che rafforzare quanto sapevamo da tempo, ossia che essa non è parte della soluzione, ma è parte del problema». «È giunto il momento - ha concluso - di avviare il processo per sostituirla con altre organizzazioni che non sia state infettate dal sostegno al terrorismo».

14:01
14:01
«Gaza è senz'acqua, a rischio le persone vulnerabili»

L'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha affermato che l'accesso all'acqua pulita e ai servizi igienico-sanitari è molto limitato a causa dei bombardamenti incessanti a Gaza.

«La crisi umanitaria, aggravata dalle limitate consegne di aiuti e dalla distruzione delle infrastrutture, mette migliaia di persone vulnerabili a rischio di malattie - ha affermato l'Unrwa su X (ex Twitter) - L'acqua è vita e Gaza è senz'acqua».

13:40
13:40
Netanyahu: «Israele molto riconoscente agli USA per il sostegno»

Israele «è molto riconoscente all'amministrazione Usa per il sostegno avuto sin dall'inizio della guerra». Lo ha detto il premier Benjamin Netanyahu dopo le parole del ministro Itamar Ben Gvir, secondo cui «con Trump la condotta Usa della guerra a Gaza sarebbe stata diversa» da quella di Joe Biden.

«Questo non vuol dire - ha aggiunto - che con gli Usa non possano esserci divergenze di opinioni. Le abbiamo superate con decisioni ponderate e determinate». Netanyahu ha poi detto «di non aver bisogno di nessuno» nel gestire i rapporti con gli Usa nel contesto «della difesa degli interessi di sicurezza di Israele».

«I nostri sforzi per liberare gli ostaggi procedono incessantemente. Come ho già detto non accetteremo ogni accordo né ad ogni prezzo». «Molte cose che sono state dette nei media come se le avessimo accettate, ad esempio la liberazione dei terroristi, non le accettiamo».

Netanyahu ha poi confermato che Israele non metterà fine alla guerra fino «all'eliminazione di Hamas, il ritorno di tutti gli ostaggi e che Gaza non rappresenti più una minaccia per Israele».

13:38
13:38
Aperto il valico di Rafah per il passaggio di aiuti umanitari

Il valico di frontiera di Rafah, tra l'Egitto e la Striscia di Gaza è stato aperto questa mattina per il passaggio di aiuti umanitari, cibo, medicinali e carburante, nonché per l'uscita di palestinesi feriti, stranieri e persone con la doppia cittadinanza da Gaza. Lo rende noto Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna Rossa nel Sinai del Nord.

Le autorità egiziane continuano a mantenere aperto il valico e questo ha permesso il passaggio di 120 camion di aiuti umanitari, medici e alimentari e 6 camion di carburante, consegnati poi all'Unrwa e alla Mezzaluna Rossa palestinese.

13:13
13:13
«Uccisi due bambini in un bombardamento su un asilo a Rafah»

Almeno due bambini sono stati uccisi in un attacco israeliano contro un asilo nella città di Rafah, nella parte meridionale di Gaza, ha detto il ministero della Sanità della Striscia citato dall'agenzia Wafa.

L'attacco è avvenuto durante la notte. Ci sarebbero anche decine di feriti. Nell'asilo avevano trovato rifugio molti sfollati.

12:08
12:08
«Gli attacchi americano-britannici sono stati effettuati dopo ripetuti avvertimenti»

Gli attacchi degli Stati Uniti e del Regno Unito contro obiettivi Houthi nello Yemen sono stati effettuati dopo «ripetuti avvertimenti». Lo ha detto il ministro degli Esteri del Regno Unito, David Cameron, sottolineando che gli attacchi Houthi alle spedizioni internazionali stanno «minacciando vite innocenti» e «devono finire». Lo riporta SkyNews.

11:59
11:59
«Colpito un missile Houthi che stava per essere lanciato»

Gli Usa hanno colpito la notte scorsa un missile da crociera che i ribelli Houthi si preparavano a lanciare contro navi nel Mar Rosso: lo rende noto il Comando centrale (Centcom) in un post su X (ex Twitter).

«Il 4 febbraio, intorno alle 4 del mattino (ora di Sanaa, le 2:00 in Svizzera), le forze del Comando centrale degli Stati Uniti hanno condotto un attacco per legittima difesa contro un missile da crociera antinave Houthi pronto a essere lanciato contro le navi nel Mar Rosso - si legge nel messaggio -. Le forze statunitensi hanno identificato il missile da crociera nelle aree dello Yemen controllate dagli Houthi e hanno stabilito che rappresentava una minaccia imminente per le navi della Marina americana e le navi mercantili nella regione».

L'azione, conclude la nota, «proteggerà la libertà di navigazione e renderà le acque internazionali più sicure per le navi della marina americana e le navi mercantili».

In precedenza Centcom aveva riferito, sempre su X, di avere colpito sei missili antinave lanciati dai ribelli Houthi al largo dello Yemen.

11:58
11:58
«Stasera una risposta di Hamas sull'accordo per gli ostaggi»

Hamas e le altre fazioni palestinesi di Gaza rilasceranno stasera alle 19 (le 18 in Svizzera) una dichiarazione congiunta di risposta alla proposta di accordo sugli ostaggi. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Maariv che cita il canale tv saudita 'Al-Hadath'. Secondo Maariv, questa sera dovrebbe riunirsi anche il Gabinetto di guerra israeliano.

11:10
11:10
«Sputi» contro i cristiani nella Città Vecchia a Gerusalemme

Nuovo episodio di «sputi» contro cristiani in Città Vecchia a Gerusalemme da parte di due ebrei ortodossi. Lo ha denunciato Wadie Abunassar, portavoce dell'Assemblea degli ordinari cattolici di Terra Santa.

Gli sputi - secondo la stessa fonte - sono stati indirizzati ieri verso Nikodemus Schnabel, abate della Dormizione di Gerusalemme. L'altro ortodosso - secondo Abunassar - ha invece insultato Gesù. I due, tra cui un minore di 17 anni, sono stati fermati dalla polizia.

Immagini diffuse da Abunassar mostrano l'abate benedettino Schnabel mentre - all'altezza della via del Patriarcato armeno, nella Città Vecchia di Gerusalemme - viene importunato da alcuni giovani ortodossi, che cercano poi di impedirgli di riprenderli con il suo cellulare. Alcuni improperi in ebraico sono inoltre lanciati in sua direzione.

«Si è trattato di una chiara aggressione - ha affermato Abunassar - in seguito alla quale è necessario che noi adesso sentiamo una condanna forte e chiara dai leader politici e religiosi di Israele».

Secondo Abunassar negli ultimi due anni episodi del genere si sono invece conclusi senza misure punitive per i responsabili. Abunassar ha lodato la polizia israeliana per aver agito in questa circostanza con grande tempestività e ha espresso l'auspicio che adesso dai giudici venga emesso un messaggio forte, tale da scoraggiare il ripetersi questi casi. A ciò, ha aggiunto, deve però unirsi anche un «chiaro impegno educativo».

Il ministro degli Esteri israeliano Israel Katz ha condannato «fermamente i brutti atti contro membri di altre religioni».

«Ancora una volta - ha denunciato - un brutto episodio di sputi contro i chierici cristiani a Gerusalemme». «Sotto il governo dello Stato di Israele, tutti i membri delle religioni - ha sottolineato - potranno godere di completa libertà di culto, come mai prima d'ora. Come ha detto il profeta: 'perché la mia casa sarà chiamata casa di preghiera per tutte le nazioni».

11:04
11:04
Sale a 27.365 il numero di palestinesi uccisi

Sono almeno 27.365 i palestinesi morti nella Striscia di Gaza a causa degli attacchi israeliani dal 7 ottobre scorso, mentre altri 66.630 sono rimasti feriti. Lo rende noto il ministero della Sanità dell'enclave, controllato da Hamas.

10:23
10:23
«Le mosse militari degli Stati Uniti e del Regno Unito aumentano il caos»

Il portavoce del ministero degli Esteri Nasser Kanani ha condannato gli attacchi aerei della coalizione guidata dagli Stati Uniti contro obiettivi degli Houthi sostenuti dall'Iran nello Yemen, in risposta ai recenti attacchi della milizia contro le navi nel Mar Rosso.

«Le mosse militari degli Stati Uniti e del Regno Unito alimentano il caos, l'insicurezza e l'instabilità nella regione», ha sottolineato.

«Gli attacchi aerei degli Usa e del Regno Unito rappresentano una ripetuta violazione della sovranità e dell'integrità territoriale dello Yemen e sono contro il diritto internazionale - ha affermato Kanani, sottolineando - La continuazione di tali mosse arbitrarie è un chiaro avventurismo e una minaccia per la pace e la sicurezza internazionale», ha affermato.

«La misura di questi paesi si basa sulla loro politica sbagliata che prevede l'uso del militarismo per raggiungere i loro obiettivi illegittimi nella regione, ed è in contraddizione con le loro ripetute affermazioni di essere preoccupati per l'espansione della guerra a Gaza», ha aggiunto, citato dall'agenzia Irna.

10:21
10:21
Morto un altro soldato israeliano nel sud di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato la morte di un altro soldato in combattimento nel sud di Gaza. L'ha fatto sapere il portavoce militare aggiungendo che si tratta del riservista Shimon Yehoshua (24 anni). Il bilancio dei soldati morti in battaglia dall'inizio del conflitto è ora di 225.

08:55
08:55
USA e Regno Unito confermano: «Colpite decine di obiettivi Houthi»

Stati Uniti e Gran Bretagna hanno colpito «decine di obiettivi» Houthi. Lo riferisce un comunicato congiunto nel quale si sottolinea che l'obiettivo degli attacchi è «ristabilire la pace e la stabilità».

Gli attacchi hanno colpito «36 obiettivi Houthi in 13 località dello Yemen in risposta ai continui attacchi dei ribelli contro le navi commerciali e internazionali, nonché le navi militari in transito nel Mar Rosso», si legge nel comunicato congiunto.

Il segretario alla Difesa americano Lloyd Austin avverte gli Houthi che dovranno affrontare «ulteriori conseguenze» se non cesseranno gli attacchi contro le navi nel Mar Rosso. In una nota il capo del Pentagono ha sottolineato che «l'azione militare di oggi invia un chiaro messaggio ai ribelli che continueranno a subire ulteriori conseguenze se non porranno fine ai loro attacchi illegali contro le navi da guerra e le navi da guerra internazionali».

Da parte sua il ministro della Difesa britannico Grant Shapps - citato dal Guardian - ha affermato che è «dovere della Gran Bretagna proteggere le vite degli innocenti e preservare la libertà di navigazione».

«La Royal Air Force si è impegnata in una terza ondata di attacchi proporzionati e mirati contro obiettivi militari Houthi nello Yemen - ha aggiunto -. Abbiamo agito a fianco dei nostri alleati statunitensi, con il sostegno di molti partner internazionali, per legittima difesa e in conformità con il diritto internazionale». Shapps si è infine detto «fiducioso che i nostri ultimi attacchi abbiano ulteriormente indebolito le capacità degli Houthi».

«Il bombardamento da parte della coalizione anglo-americana di un certo numero di province yemenite - ha affermato su X (ex Twutter) Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli Houthinon cambierà la nostra posizione. Le nostre operazioni militari contro Israele continueranno fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non saranno fermati e l'assedio non sarà tolto, non importa quanto costi il sacrificio».

«L'aggressione americano-britannica contro lo Yemen non rimarrà senza risposta, e andremo incontro a un'escalation con un'escalation», ha aggiunto.

07:08
07:08
Il punto alle 7.00

«Il bombardamento da parte della coalizione anglo-americana di un certo numero di province yemenite non cambierà la nostra posizione. Le nostre operazioni militari contro Israele continueranno fino a quando i crimini di genocidio a Gaza non saranno fermati e l'assedio non sarà tolto, non importa quanto costi il sacrificio». Lo ha affermato su X Mohammed al-Bukhaiti, membro dell'ufficio politico degli Houthi.

«L'aggressione americano-britannica contro lo Yemen non rimarrà senza risposta, e andremo incontro a un'escalation con un'escalation», ha aggiunto.