Gli Stati Uniti temono che l'Azerbaigian possa invadere l'Armenia
L'Azerbaigian potrebbe invadere l'Armenia. Non solo, potrebbe farlo già nelle prossime settimane. È quanto avrebbe detto Antony Blinken, segretario di Stato degli Stati Uniti, a un ristretto gruppo di deputati americani stando alle rivelazioni di Politico. Dopo la recente crisi e il riacutizzarsi delle tensioni nel Nagorno Karabakh, sfociate in un cessate il fuoco che ha spinto l'autoproclamata repubblica separatista a sciogliere tutte le sue istituzioni a partire dal prossimo gennaio, il presidente azero Ilham Aliyev ha parlato, di nuovo, della possibilità di creare un corridoio per unire il Paese all'exclave di Nakhichevan. Una parte di territorio azero separata dal resto del Paese dall'Armenia e confinante con la Turchia.
L'Armenia, dal canto suo, si oppone con forza all'idea. Di più, ha considerato le dichiarazioni di Aliyev una minaccia alla propria sicurezza. Soprattutto perché il leader azero ha parlato, apertamente, di una soluzione alla questione "con la forza". Lo scorso 25 settembre Aliyev aveva discusso la creazione di un corridoio con l'omologo turco Recep Tayyip Erdogan durante un incontro avvenuto proprio nell'exclave. Le relazioni tra l'Azerbaigian e la Turchia, d'altro canto, sono sempre state solide e forti. Inscalfibili, anche. L'ex presidente azero Heydar Aliyev, spesso, definiva i due Paesi come una "nazione con due Stati". E questo perché entrambi sono repubbliche turche. La Turchia è stato il primo Stato a riconoscere l'indipendenza dell'Azerbaigian, nel 1991, nell'ambito della dissoluzione dell'Unione Sovietica, ma soprattutto è stato uno strenuo sostenitore di Baku nei suoi sforzi per consolidare la sua indipendenza, preservare la sua integrità territoriale e realizzare il suo potenziale economico grazie alle ricche, ricchissime risorse naturali del Mar Caspio. Delle risorse azere, a suo tempo, avevamo parlato qui.
Tornando all'attuale presidente, Ilham Aliyev, il figlio di Heydar, ha più volte sostenuto in pubblico che l'Armenia sarebbe diventato presto o tardi un Azerbaigian occidentale. E che Erevan, la capitale armena, storicamente sarebbe una città azera. L'amministrazione statunitense, dopo l'operazione di Baku nel Nagorno, teme che nelle prossime settimane possa esserci un seguito. Con, addirittura, un attacco su larga scala all'Armenia.
Al momento, i trasporti dall'Azerbaigian all'exclave di Nakhichevan avvengono tramite l'Iran. Aliyev, per contro, vorrebbe realizzare un corridoio attraverso la regione armena del Syunik.