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«Gli USA preparano aiuti per 8 miliardi all'Ucraina»

Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando la Reuters – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Gli USA preparano aiuti per 8 miliardi all'Ucraina»
Red. Online
25.09.2024 06:27
22:14
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«Gli USA preparano aiuti per 8 miliardi all'Ucraina»

Gli Stati Uniti intendono annunciare più di 8 miliardi di dollari di aiuti militari per l'Ucraina giovedì, quando il presidente Volodymyr Zelensky sarà a Washington. Lo riporta l'agenzia Bloomberg citando la Reuters.

22:13
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Alleati e partner di Kiev: impegno per usare asset russi

«Stiamo continuando il nostro lavoro congiunto per implementare la decisione presa al vertice del G7 in Puglia di lanciare prestiti Era (Extraordinary Revenue Acceleration) per Kiev entro la fine dell'anno, per rendere disponibili circa 50 miliardi di dollari in finanziamenti aggiuntivi per l'Ucraina. I prestiti saranno serviti e rimborsati dai flussi futuri di entrate straordinarie derivanti dall'immobilizzazione di asset sovrani russi detenuti nella Ue e in altre giurisdizioni pertinenti. Parte di questi fondi sosterrà le esigenze militari dell'Ucraina»: lo si legge nella dichiarazione congiunta per la ricostruzione dell'Ucraina.

21:43
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Oltre 30 Paesi e la UE hanno aderito alla «storica» dichiarazione congiunta di sostegno alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina

Oltre 30 Paesi e la UE hanno aderito alla «storica» dichiarazione congiunta di sostegno alla ripresa e alla ricostruzione dell'Ucraina lanciata dal presidente USA Joe Biden in un evento a margine dell'assemblea generale dell'ONU. Lo rende noto la Casa Bianca. Il documento è aperto all'adesione di altri Paesi.

20:43
20:43
Macron conferma a Zelensky sostegno al piano di pace di Kiev

Il presidente francese, Emmanuel Macron, ha confermato «il sostegno della Francia al piano di pace del presidente ucraino Volodymyr Zelensky e la determinazione a lavorare con tutti quelli che cercano sinceramente gli strumenti per meglio proteggere i civili, limitare l'impatto della guerra sulla stabilità internazionale e giungere ad una pace giusta e duratura»: lo rende noto l'Eliseo in un comunicato in cui si dà conto dell'incontro fra i due presidenti a margine dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite.

Macron «si è informato sull'evoluzione della situazione sul terreno - fa sapere l'Eliseo - ricordando che la sicurezza dell'Ucraina rappresenta una parte integrante della sicurezza europea». Macron «ha ribadito la determinazione della Francia a sostenere l'Ucraina con intensità e per tutto il tempo necessario a mettere fuori combattimento la guerra d'aggressione della Russia contro l'Ucraina».

19:34
19:34
Putin: «La Russia si riserva il diritto di impiegare armi nucleari in caso di aggressione a Mosca o alla Bielorussia»

Il presidente russo Vladimir Putin ha presieduto oggi una riunione del Consiglio di Sicurezza nazionale dedicato alle proposte per un aggiornamento della dottrina sulla deterrenza nucleare. Lo riferiscono le agenzie russe.

Secondo quanto riferito dalla Tass, in tale occasione Putin ha detto che la Russia si riserva il diritto di impiegare armi nucleari non solo per rispondere ad una aggressione contro se stessa, ma anche contro l'alleata Bielorussia

19:12
19:12
«Salgono a due i morti nell'attacco russo a Kramatorsk»

È salito a due morti il bilancio dell'attacco russo che oggi ha colpito il centro della città di Kramatorsk, nella regione di Donetsk. Lo rende noto la procura regionale affermando che l'esercito russo ha effettuato attacchi aerei, probabilmente con bombe «Fab-250» nella parte centrale della città. «A seguito dell'attacco contro un edificio residenziale, 2 civili hanno riportato ferite mortali. Altri 15 cittadini hanno riportato ferite di varia entità. In particolare sono rimasti feriti tre minorenni», ha scritto la procura.

17:58
17:58
Putin incontra Erdogan a Kazan il 23 ottobre

Dovrebbe tenersi il 23 ottobre l'incontro previsto tra il presidente russo Vladimir Putin e quello turco Recep Tayyip Erdogan, a margine del vertice dei Paesi Brics in programma a Kazan, in Russia. Lo ha detto oggi Putin ricevendo a Mosca il presidente del Parlamento turco, Numan Kurtulmus.

«Porti i miei saluti al signor Erdogan, lo aspetto in Russia, a Kazan», ha detto Putin, citato dall'agenzia Interfax. «Credo che il nostro incontro bilaterale sia in programma per il 23 ottobre», ha aggiunto.

La Turchia non è tra i Paesi Brics (Brasile, Cina, Egitto, Emirati Arabi Uniti, Etiopia, India, Iran, Russia e Sudafrica), ma secondo il partito di Erdogan, Akp, intende entrare a farne parte.

17:45
17:45
Lavrov e Wang discutono «prospettive di soluzione alla crisi ucraina»

Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov e quello cinese Wang Yi hanno discusso delle «prospettive per risolvere la crisi ucraina» durante l'incontro tenuto oggi presso la sede dell'Onu a New York.

Lo ha detto il ministero degli Esteri di Mosca, aggiungendo che i due capi delle diplomazie hanno giudicato «inaccettabili le sanzioni imposte dai Paesi occidentali aggirando le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza dell'Onu». Lavrov e Wang hanno anche discusso dei modi per «contrastare l'escalation occidentale della situazione nella regione Asia-Pacifico e attorno a Taiwan».

17:09
17:09
Lavrov all'ONU, incontro con ministro Esteri cinese Wang

Il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, è giunto alla sede delle Nazioni Unite a New York, dove ha in programma oggi diversi incontri. Il primo, già iniziato, è con il suo omologo cinese, Wang Yi. Lo riferisce la portavoce, Maria Zakharova. «Le relazioni russo-cinesi hanno raggiunto un livello di partnership completa e di interazione strategica», ha affermato prima dell'incontro Lavrov. Tali relazioni bilaterali «sono diventate uno degli elementi più importanti della vita internazionale, un elemento di stabilizzazione», ha aggiunto il capo della diplomazia russa, citato dall'agenzia Ria Novosti. Da parte sua Wang ha affermato che Russia e Cina sono unite da «eterna amicizia, buon vicinato e da una partnership strategica completa». «Possiamo portare avanti le nostre relazioni con coraggio», ha aggiunto.

16:47
16:47
Almeno un morto e 15 feriti in un attacco russo a est

Un attacco russo ha provocato almeno un morto e 15 feriti oggi a Kramatorsk, grande città nell'Ucraina orientale. Lo ha annunciato il governatore della regione del Donetsk. L'attacco ha preso di mira il centro della città e ha danneggiato in particolare due alti edifici residenziali e dei negozi, ha precisato Vadim Filachkine su Telegram. «Almeno una persona è rimasta uccisa e altre 15 ferite», ha aggiunto.

16:17
16:17
Zelensky all'ONU: «Nessuno più di noi vuole la fine della guerra»

«L'Ucraina vuole mettere fine a questa guerra più di ogni altro nel mondo»: lo ha detto il presidente ucraino Volodymr Zelensky nel suo atteso intervento all'Assemblea generale dell'Onu.

Zelensky, in tale occasione, lancia un monito sul «rischio di un incidente nucleare» a Zaporizhzhia, l'impianto ancora oggi occupato dalle forze russe. «Il primo punto della mia formula di pace è sulla sicurezza nucleare, il mondo capisce cosa c'è in ballo», aggiunge, ventilando lo spettro di una nuova Chernobyl. La Russia - ha sottolineato il presidente ucraino - sta pianificando attacchi alle installazioni nucleari ucraine, secondo fonti di intelligence.

«Serve la pace, e serve una pace giusta. Troppo al Consiglio di Sicurezza dipende dal potere di veto, quando l'aggressore ha diritto di veto tutto è bloccato, ma nella nostra formula di pace non c'è il potere di veto», ha continuato Zelensky.

15:13
15:13
«Trump probabilmente non incontrerà Zelensky»

Donald Trump probabilmente non incontrerà il presidente ucraino Volodymyr Zelensky in questi giorni in USA. Lo riporta Politico citando alcune fonti della campagna dell'ex presidente, secondo le quali al momento non è stato programmato alcun faccia a faccia, a differenza di quanto era trapelato in precedenza.

Trump si sarebbe irritato per la visita di Zelensky domenica ad una fabbrica di munizioni a Scranton, città natale di Biden in Pennsylvania, in una tappa stile campagna elettorale.

15:12
15:12
«Mosca ha avviato un programma per produrre droni in Cina»

La Russia ha avviato un programma di armi in Cina per sviluppare e produrre droni d'attacco a lungo raggio da utilizzare nella guerra contro l'Ucraina. Lo scrive Reuters sul suo sito citando due fonti di un'agenzia di intelligence europea e alcuni documenti.

IEMZ Kupol, sussidiaria della società di armi statale russa Almaz-Antey, ha sviluppato e testato in volo un nuovo drone chiamato Garpiya-3 (G3) in Cina con l'aiuto di specialisti locali, secondo uno dei documenti. In un successivo aggiornamento, Kupol ha detto al ministero russo che era in grado di produrre droni su larga scala in una fabbrica in Cina da usare in Ucraina.

08:45
08:45
Cassis invita al dialogo con la Russia

In un discorso al Consiglio di Sicurezza dell'ONU sulla guerra in Ucraina, il ministro degli esteri Ignazio Cassis ha invitato al dialogo con la Russia. A suo avviso, la conferenza di pace tenutasi a giugno al Bürgenstock (NW) ha permesso di superare lo stallo.

«Questo primo passo verso la pace deve essere seguito da altri. È importante continuare il dialogo anche con la Russia», ha dichiarato Cassis. In questo modo, la Svizzera ha scelto un tono diverso da quello di altri Paesi occidentali come Stati Uniti e Francia, che hanno condannato con la massima fermezza Mosca e tutti gli Stati che sostengono l'aggressione russa.

Anche il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha preso parte all'incontro, dichiarando che la Russia, unico aggressore del conflitto, può essere «costretta alla pace» solo dalla comunità internazionale.

Il ministro ticinese ha inoltre dichiarato che è «essenziale che il Consiglio continui a riflettere sui modi per porre fine alla guerra della Russia contro l'Ucraina». Tuttavia, il consigliere federale non ha parlato di un ritiro immediato delle truppe russe dall'Ucraina, come aveva chiesto a New York negli ultimi due anni.

Solo una diplomazia pragmatica può sbloccare questa situazione di stallo, che è già costata troppe vite, ha proseguito Cassis. «Finora questo Consiglio non si è assunto pienamente le sue responsabilità. Dopo 1000 giorni di guerra, non abbiamo ancora trovato una soluzione diplomatica», ha dichiarato il capo della diplomazia elvetica.

Cassis ha poi sottolineato l'importanza di discutere della ricostruzione dell'Ucraina: «una pace duratura dipenderà anche da una ricostruzione ben preparata», ha affermato.

Poco dopo l'inizio del conflitto, la Svizzera aveva già gettato le basi con la Conferenza di Lugano, ha detto il consigliere federale. Una delle sue priorità è lo sminamento umanitario: «attualmente stiamo investendo 120 milioni di dollari nello sminamento di aree civili e agricole in Ucraina», ha ancora precisato.

06:27
06:27
Il punto alle 6.00

L'amministrazione Biden sta lavorando a un piano per estendere la sua autorità ad inviare all'Ucraina armi e attrezzature statunitensi per un valore di 5,9 miliardi di dollari prima che il finanziamento scada alla fine del mese. Lo riferisce Politico citando fonti informate.

Al momento, nell'ambito di una manovra approvata ad aprile, il Pentagono può attingere alle proprie scorte per spostare rapidamente armi e attrezzature nel Paese di Volodymyr Zelensky, poi i fondi vengono utilizzati per riacquistare l'equipaggiamento e rifornire l'arsenale americano. Tutto questo però varrà solo fino alla fine dell'anno fiscale, quindi il 1 ottobre. Il nuovo piano, che richiede all'amministrazione di dichiarare che utilizzerà gli aiuti rimanenti nei prossimi mesi, consentirà al Pentagono di continuare a fornire armi a Kiev. Tuttavia, con questo metodo, gli Stati Uniti non potranno introdurre armi che non siano già state inviate nei pacchetti precedenti.