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«Gli USA risponderebbero se la Cina fornisse armi alla Russia»

È quanto afferma il presidente statunitense Joe Biden in un'intervista, aggiungendo che, al momento, esclude di inviare jet F16 all'Ucraina – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Gli USA risponderebbero se la Cina fornisse armi alla Russia»
Red. Online
25.02.2023 08:06
20:23
20:23
Scoperta camera di tortura nell'oblast di Zaporizhzhia

Nuovo orrore in Ucraina. Lo stato maggiore di Kiev ha denunciato che i russi hanno allestito una camera di tortura nella città di Vasylivka, nella regione occupata di Zaporizhzhia, nell'Ucraina meridionale.

Lo riporta il Kiev Independent, precisando che i russi stanno facendo sempre più pressioni sui civili e fanno irruzione nelle loro case nelle parti occupate delle regioni di Kherson e Zaporizhzhia.

Il Kiev Independent ricorda che luoghi di tortura sono stati trovati in diverse aree precedentemente occupate dai russi dopo che sono state liberate dalle truppe ucraine, come la città di Kherson e l'oblast di Kharkiv.

19:19
19:19
L'UE vara sanzioni contro mercenari Wagner, 'sono minaccia'

«Le attività del Gruppo Wagner rappresentano una minaccia per le persone nei paesi in cui operano e per l'Ue. Mettono in pericolo la pace e la sicurezza internazionale in quanto non operano all'interno di alcun quadro legale. L'Ue è determinata a continuare ad agire concretamente contro le violazioni del diritto internazionale».

Lo afferma l'Alto rappresentante Ue Josep Borrell in una nota in cui annuncia la decisione del Consiglio di aggiungere negli elenchi delle sanzioni 11 persone e 8 entità legate al gruppo della Wagner per la dimensione internazionale e la gravità delle sue attività, dall'impatto destabilizzante.

19:17
19:17
Mosca accusa l'Occidente

La Russia ha accusato l'Occidente di aver «destabilizzato» il vertice finanziario del G20 in India cercando di far adottare con un «ricatto» una dichiarazione congiunta sull'Ucraina, cosa che invece non è avvenuta per divergenze.

«Ci rammarichiamo che le attività del G20 continuino ad essere destabilizzate dall'Occidente e utilizzate in modo anti-russo e puramente conflittuale», ha dichiarato il ministero degli Esteri russo in una nota.

18:04
18:04
Prigozhin oscurato dai media ufficiali russi

Evgeny Prigozhin sparisce dai media ufficiali russi: il capo dei mercenari Wagner avrebbe pagato così il suo continuo dissenso nei confronti dei vertici militari di Mosca riguardo alla conduzione della guerra in Ucraina. Lo rivela il media indipendente russo Verstka, secondo cui diversi organi di stampa hanno ricevuto l'ordine di oscurare lo «chef di Putin».

Da tempo Prigozhin denuncia i fallimenti dell'invasione ed ha ingaggiato un duello diretto con il ministro della Difesa Shoigu, accusandolo tra le altre cose di non fornire munizioni ai suoi miliziani impegnati in Donbass.

Ed ora Verstka fa sapere che i media di Stato sono stati istruiti a non citare le sue dichiarazioni «su argomenti non neutrali». Secondo un'analisi del media indipendente le agenzie di stampa controllate dal Cremlino hanno effettivamente smesso di citare le dichiarazioni di Prigozhin nelle ultime settimane, ad eccezione di quelle direttamente correlate all'attività sul campo di battaglia della Wagner.

Inoltre, secondo una fonte vicina al ministero della Difesa russo, le autorità russe hanno preparato una «campagna» contro Prigozhin, anche se hanno deciso di non lanciarla per il momento.

17:46
17:46
Il comandante forze orientali a Bakhmut, in corso battaglie

Il comandante delle forze orientali dell'Ucraina, il colonnello generale Oleksandr Syrsky, ha visitato i militari impegnati nella difesa di Bakhmut e dintorni, dove «i combattimenti sono in corso». È quanto si legge in un messaggio su Facebook delle Forze di terra delle forze armate ucraine.

«Il nemico non smette di cercare di sfondare le difese e catturare Bakhmut. Il comandante del gruppo orientale delle forze, il colonnello generale Oleksandr Syrsky, ha visitato le unità militari delle forze di difesa che proteggono la città e gli accessi ad essa.

Gli sforzi principali degli occupanti russi si sono concentrati sulla cattura di Bakhmut e dei dintorni. I combattimenti sono in corso intorno alla città stessa e nei suoi sobborghi», si legge nel messaggio.

Il comandante del plotone del gruppo di mercenari Wagner impegnato alla conquista della città ucraina, parlando a Ria Novosti, ha da parte sua affermato che alle forze russe mancano meno di due chilometri per raggiungere il centro di Bakhmut.

«Al centro di Bakhmut rimangono 1.740 metri dalle posizioni avanzate. Il nemico tiene la difesa, ma perde ancora lo spirito. Comincia a ritirarsi», ha affermato. Secondo il comandante dei mercenari, ora in città sono in corso feroci battaglie, e le forze russe non stanno avanzando velocemente come vorrebbero, perché il comando ucraino starebbe inviando nuove reclute nella battaglia per tenere la città.

17:03
17:03
Incontro a Bruxelles tra militari di Cina e Nato

I militari di Cina e Nato si sono incontrati giovedì a Bruxelles riavviando «il dialogo e le consultazioni istituzionali» per la prima volta dallo scoppio della guerra in Ucraina e della pandemia del Covid.

I colloqui, avvenuti un giorno prima che Pechino pubblicasse il piano in 12 punti per risolvere la crisi ucraina e tra gli avvertimenti alla Cina di Europa e Usa a non fornire armi alla Russia, «si sono concentrati sullo sviluppo di relazioni bilaterali, sullo scambio di commenti su questioni geopolitiche e di sicurezza di interesse reciproco e sul miglioramento di comprensione e fiducia reciproche», secondo una nota di Pechino.

16:31
16:31
Ex comandante del gruppo Wagner arrestato di nuovo in Norvegia

L'ex comandante del gruppo mercenario russo Wagner Andrey Medvedev, fuggito in Norvegia dove ha chiesto asilo, è stato arrestato dopo aver presumibilmente aggredito un agente di polizia fuori da un bar di Oslo, secondo i pubblici ministeri norvegesi. Lo riporta il Guardian.

L'uomo è stato arrestato nelle prime ore di mercoledì dopo una rissa fuori da un bar della capitale norvegese. Le circostanze esatte della rissa non sono state specificate ma, secondo gli atti del tribunale, Medvedev, ubriaco, ha resistito all'arresto e poi ha aggredito fisicamente gli agenti di polizia una volta arrivato alla stazione. Il processo è stato fissato per il 25 aprile.

Medvedev, 26 anni, ha attraversato il confine con la Norvegia il 13 gennaio, dove ha presentato domanda di asilo. Il militare del gruppo paramilitare russo ha detto che in Ucraina aveva assistito all'uccisione sommaria di combattenti Wagner accusati dai loro stessi comandanti di disobbedire agli ordini. Chiedendo l'asilo, si è detto pronto a raccontare tutto ciò che sapeva sul gruppo Wagner, le sue attività e sul suo leader, Yevgeny Prigozhin.

15:37
15:37
Vasto incendio in una fabbrica di vernici a Kiev

Un vasto incendio è scoppiato nei magazzini di un'azienda di vernici nel distretto di Podil a Kiev. Lo ha riferito il sindaco della capitale ucraina, Vitaly Klitschko. «C'è un incendio in un'impresa nel distretto di Podil della capitale. Tutti i servizi sono già sul posto», ha riferito su Telegram, secondo quanto riportato da Unian.

«Un edificio con una superficie di 3.000 metri quadrati è in fiamme», ha spiegato più tardi l'amministrazione militare della città, sottolineando che magazzini con materiali di pittura e vernice hanno preso fuoco.

«Non ci sono informazioni su vittime. I dati sono in aggiornamento. Tutti i servizi competenti sono al lavoro per spegnere l'incendio. La situazione è sotto controllo», ha aggiunto.

14:40
14:40
«La Russia ha bloccato le forniture di petrolio alla Polonia»

Il gigante petrolifero polacco Pkn Orlen ha annunciato che la Russia ha smesso di fornire petrolio attraverso l'oleodotto Druzhba, che in base all'ultimo contratto in vigore copre circa il 10% del fabbisogno di Orlen. «Le consegne attraverso l'oleodotto Druzhba alla Polonia sono state interrotte dalla parte russa», ha dichiarato il gruppo polacco in una nota inviata all'Afp.

Orlen ha affermato che la mossa non avrà alcun impatto sulla fornitura ai clienti polacchi e che tutte le consegne di petrolio ora arriveranno via mare. Fino ad ora, PKN Orlen aveva importato circa il 10% del suo fabbisogno di petrolio attraverso l'oleodotto dalla Russia e il resto da altri paesi attraverso rotte marittime.

La mossa russa arriva dopo che l'Unione Europea ha concordato un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca per la guerra in Ucraina. La Polonia ha dichiarato all'inizio di questo mese che stava ancora acquistando il 10% delle sue forniture di petrolio dalla Russia, nonostante la sua insistenza su sanzioni più severe sul petrolio russo.

13:59
13:59
Il G20 si chiude senza un comunicato ufficiale

Il G20 finanze di Bangalore si conclude senza un comunicato finale ufficiale, ma con una sintesi della presidenza di turno indiana che ribadisce la condanna della guerra lanciata dalla Russia in Ucraina espressa a novembre a Bali, appoggiata da «gran parte dei Paesi membri» ma senza l'appoggio di Russia e Cina. Lo scrive l'agenzia Bloomberg.

13:21
13:21
Zelensky: «La pressione delle sanzioni deve aumentare»

«Il decimo pacchetto di sanzioni Ue prende di mira l'industria militare russa, la propaganda e il sistema finanziario. La pressione sull'aggressore russo deve aumentare: ci aspettiamo passi decisivi contro Rosatom e l'industria nucleare russa, più pressione su militari e banche». Lo scrive su Twitter il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, dopo che l'Unione europea ha adottato formalmente il decimo pacchetto di sanzioni contro la Russia.

13:12
13:12
Sanzionate altre 120 persone ed entità

Nel decimo pacchetto di sanzioni dell'Ue per l'invasione all'Ucraina sono state aggiunte circa 120 persone ed entità. Lo annuncia il Consiglio dell'Ue.

Vi figurano "responsabili delle decisioni russe, gli alti funzionari governativi e i leader militari complici della guerra contro l'Ucraina, nonché le autorità insediate dalla Russia nei territori occupati in Ucraina". Misure anche contro "individui in Iran coinvolti nell'elaborazione di droni e componenti a sostegno dell'esercito russo" e "membri e sostenitori del gruppo mercenario russo Wagner e le sue attività in altri Paesi, come il Mali o la Repubblica Centrafricana".

12:36
12:36
Decimo pacchetto di sanzioni: divieti di esportazioni per 11 miliardi di euro

Il decimo pacchetto di sanzioni dell'Unione europea alla Russia include un nuovo elenco di individui e entità sanzionati e ulteriori divieti di esportazione per un valore di oltre 11 miliardi di euro, che «priva l'economia russa di beni tecnologici e industriali fondamentali». Lo segnala il Consiglio dell'Ue in un comunicato sulle misure decise contro l'invasione dell'Ucraina.

12:17
12:17
Adottato il decimo pacchetto di sanzioni UE

«È stato adottato il decimo pacchetto di sanzioni Ue». Lo annuncia sui social l'alto rappresentante Ue Josep Borrell.

«121 persone ed entità elencate, nuove e significative restrizioni all'importazione/esportazione, divieto di diffusione della propaganda russa. Rimaniamo uniti nella nostra determinazione a intaccare la macchina da guerra della Russia», scrive.

«Stiamo prendendo di mira i responsabili della deportazione e dell'adozione forzata di almeno 6.000 bambini ucraini. Si tratta di una chiara violazione del diritto internazionale, compresa la Convenzione di Ginevra, come ho sollevato ieri al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite», segnala anche Borrell.

Nel pacchetto di sanzioni, annuncia la Svezia, alla presidenza di turno dell'Ue, sono incluse «restrizioni all'esportazione più severe per quanto riguarda il dual use e la tecnologia», «misure restrittive mirate contro individui ed entità che sostengono la guerra, diffondono propaganda o consegnano droni utilizzati dalla Russia nella guerra».

Ci sono poi «misure contro la disinformazione russa». «Insieme, gli Stati membri dell'Ue hanno imposto le sanzioni più incisive e di vasta portata mai viste per aiutare l'Ucraina a vincere la guerra - prosegue la Svezia -. L'Ue è unita accanto all'Ucraina e al popolo ucraino. Continueremo a sostenere l'Ucraina, fino a quando sarà necessario».

10:45
10:45
«Mosca ha raddoppiato il numero di navi nel Mar Nero, prepara un attacco»

L'esercito ucraino ha affermato che ieri la Russia ha raddoppiato il numero di navi schierate attivamente nel Mar Nero e ha previsto che ciò potrebbe essere una preparazione per ulteriori attacchi missilistici. Lo riferisce il Guardian.

«Nel Mar Nero, la flotta di navi da guerra è raddoppiata rispetto a giovedì: ora ci sono otto navi», ha detto il comando militare nella regione meridionale in un aggiornamento su Facebook, «ciò potrebbe indicare che sono in preparazione attacchi missilistici e attacchi di droni», ha affermato. Una delle navi è una fregata armata con otto missili Kalibr, ha spiegato il comando militare Sud.

Secondo il servizio stampa della Marina ucraina Nataliya Gumenyuk «ieri sera i russi hanno aggiunto un vettore missilistico nel Mar Nero, una fregata equipaggiata con otto missili di tipo Kalibr, portando in tutto il numero di unità a nove». Gumenyuk ha spiegato che negli ultimi 4 giorni non c'erano stati portamissili nel Mar Nero, riferisce l'Ukrainska Pravda.

10:43
10:43
«Mosca ha esaurito la scorta di droni iraniani»

Dal 15 febbraio non ci sono state segnalazioni di utilizzo da parte della Russia di droni di fabbricazione iraniana negli attacchi contro l'Ucraina, questo «indica probabilmente che la Russia ha esaurito le sue scorte attuali», ha dichiarato l'intelligence del ministero della Difesa britannico nel suo ultimo aggiornamento di intelligence pubblicato su Twitter.

Il report indica che probabilmente Mosca cercherà di rifornirsi di altri droni.

Secondo la Difesa di Londra, le forze ucraine hanno abbattuto almeno 24 droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana tra la fine di gennaio e l'inizio di febbraio. «Anche se i droni non fanno un lavoro preciso nel distruggere i bersagli previsti, la Russia probabilmente li vede come utili esche che possono distogliere le difese aeree ucraine dai più efficaci missili da crociera russi», ha aggiunto il ministero.

09:51
09:51
Alta tensione tra ministri e governatori del G20

Alta tensione fra i ministri delle Finanze e governatori del G20 al meeting di Bangalore: a dividere è la guerra in Ucraina, dove la riluttanza della presidenza indiana del G20 a inserire la parola «guerra» nel comunicato finale, assieme all'opposizione di Cina e della stessa Russia, potrebbero far scomparire dal documento la «ferma condanna» di Mosca che i membri occidentali e i loro alleati vorrebbero inserire.

A rischio sarebbe persino la pubblicazione di un comunicato congiunto. La ministra delle Finanze spagnola Nadia Calvino ha detto che «non possiamo» annacquare la posizione concordata a Bali, da cui la Russia era uscita decisamente isolata.

09:20
09:20
Lukashenko in visita di stato in Cina nei prossimi giorni

Il presidente della Bielorussia, Aleksander Lukashenko, compirà una visita di stato in Cina dal 28 febbraio al 2 marzo. Lo ha detto il portavoce del ministero degli Esteri, Hua Chunying.

«Su invito del presidente cinese, Xi Jinping, il presidente della Bielorussia, Aleksander Lukashenko, farà una visita di stato alla Cina dal 28 febbraio al 2 marzo».

«La Cina è intenzionata a lavorare con Minsk per approfondire la reciproca fiducia politica», ha detto il ministro degli esteri cinese, Qin Gang, in una conversazione telefonica tenutasi ieri con il collega bielorusso, Serghei Aleinik, secondo quanto rivelato oggi da Pechino.

Lo scorso anno Xi e Lukashenko, quest'ultimo stretto alleato di Mosca, si incontrarono a Samarcanda, in Uzbekistan, in occasione di un vertice internazionale e i due annunciarono una partnership «incondizionata».

08:16
08:16
«La Cina potrebbe fornire droni e artiglieria a Mosca»

Droni e artiglieria. Questo fornirebbe la Cina alla Russia qualora decidesse di darle un sostegno militare nella sua guerra contro l'Ucraina. Lo riferiscono fonti informate al Wall Street Journal. Ieri il magazine tedesco Der Spiegel aveva rivelato che la Russia starebbe trattando con le autorità cinesi per avere droni kamikaze.

Secondo le fonti citate dal giornale americano, se Pechino decidesse di dare un supporto militare a Mosca si tratterebbe di «artiglieria, droni e altre armi che aiutino le forze russe a evitare una controffensiva quest'estate», di Kiev.

08:07
08:07
Il punto alle 8.00

Un anno e un giorno di guerra. Durante le ultime ore, il presidente Joe Biden ha dichiarato in un'intervista a ABC che gli Stati Uniti «risponderebbero» se la Cina fornisse armi alla Russia. Il presidente statunitense ha inoltre ribadito che al momento non ci sono prove che Pechino abbia intenzione di farlo. Se Pechino fornisse armi alle forze di Vladimir Putin, ha avvertito il presidente americano, «supererebbe un limite che altri hanno superato. In risposta abbiamo imposto sanzioni durissime».

Nella stessa intervista, Joe Biden ha anche dichiarato che «L'Ucraina per ora non ha bisogno dei jet F16». «Per il momento lo escludo», ha detto il presidente degli Stati Uniti a proposito dell'ipotesi di inviare jet da combattimento a Kiev. Rispondendo ad una domanda se questo significhi «mai», il presidente americano ha risposto che «non è possibile stabilire esattamente di che cosa avrà biosgno l'Ucraina per difendersi in futuro». «Ma al momento, secondo le valutazioni del nostro esercito, non c'è nessuna ragione per inviare gli F16».

Inoltre, durante la notte sono stati segnalati attacchi notturni dei russi contro la parte dell'oblast di Donetsk sotto il controllo ucraino hanno provocato almeno cinque feriti, fa sapere il Kyiv Independent, citando il governatore Pavlo Kyrylenko. Due i feriti a Chasiv Yar, due a Bakhmut, uno a Donetsk e uno a Kostiantynivka, ha detto il governatore della regione dove sono in corso i combattimenti più feroci. Le forze russe, e in particolare la milizia privata Gruppo Wagner, cercano di conquistarla completamente e da settimane puntano verso Bakhmut, incontrando una resistenza molto tenace.