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Gli USA vogliono il cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua

Una fonte ha osservato che raggiungere un accordo entro la fine dell'anno è uno scenario molto più probabile – Dmitry Peskov: «Le parole di Trump provano il suo impegno per la pace» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Gli USA vogliono il cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua
Red. Online
16.02.2025 07:35
23:17
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Trump ribadisce: «Zelensky sarà coinvolto nei negoziati di pace»

Il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha ribadito con i reporter che il presidente ucraino Volodymyr Zelensky «sarà coinvolto» nei negoziati di pace per l'Ucraina. «Penso che voglia finire la guerra e presto», ha detto rispondendo alla domanda se sappia cosa vuole il presidente russo Vladimir Putin. «Anche (il presidente ucraino Volodymiyr) Zelensky vuole finirla», ha aggiunto.

Quando i giornalisti gli hanno chiesto se fosse preoccupato per quello che ha detto il presidente ucraino Volodymyr Zelensky oggi, ossia che la Russia muoverà guerra contro la NATO qualora il presidente USA dovesse indebolire il sostegno degli Stati Uniti all'Alleanza, Trump ha risposto «Nemmeno un po'».

Il presidente americano, inoltre, mette in dubbio le dichiarazioni attribuite al suo vice JD Vance in una intervista col Wall Street Journal, nella quale ha detto che gli Stati Uniti potrebbero potenzialmente intraprendere un'azione militare contro la Russia se non dovesse raggiungere un accordo. «Non so se è quello che ha detto», ha risposto ai reporter che lo incalzavano.

23:15
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Un incontro tra una delegazione USA e una russa sull'Ucraina è in programma martedì a Riad

Un incontro tra una delegazione USA e una russa sull'Ucraina è in programma martedì a Riad, secondo l'autorevole quotidiano russo del mondo imprenditoriale Kommersant. Della delegazione americana dovrebbero far parte il segretario di Stato Marco Rubio, il consigliere per la Sicurezza nazionale Mike Walz e l'inviato della Casa Bianca per il Medio Oriente Steve Witkoff, aggiunge il quotidiano. Non si hanno informazioni su chi saranno i rappresentanti russi, ma «informazioni sono circolate online», circa una visita in Arabia Saudita del ministro degli Esteri Serghei Lavrov, aggiunge Kommersant.

23:15
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Olaf Scholz ha ribadito che «l'Ucraina deve restare una nazione democratica e sovrana»

Nel corso del confronto a quattro, il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz ha ribadito che «l'Ucraina deve restare una nazione democratica e sovrana, nel senso che non si può decidere sulle loro teste: non lo permetteremo come Europei ed è per questo che domani sarò a Parigi e parlerò con molti degli amici che incontrerò per discutere, ad esempio, che l'Ucraina non debba essere smilitarizzata, che debba avere un esercito per difendersi nel caso in cui sia di nuovo attaccata».

Scholz ha così fatto riferimento all'incontro promosso da Macron di domani con i principali leader europei. Il cancelliere ha anche affermato che è giusto che il presidente Trump abbia parlato con Putin e ha ricordato di averlo fatto anche lui ma ha aggiunto che è importante anche formulare principi chiari e garanzie di sicurezza concrete per l'Ucraina.

19:24
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Zelensky: 46 mila soldati ucraini uccisi da inizio guerra

Le perdite registrate delle forze armate dell'Ucraina durante la guerra su vasta scala ammontano a diverse decine di migliaia di uomini, 46mila, mentre i feriti a diverse centinaia di migliaia. Parallelamente l'Ucraina non sa quanti civili la Russia abbia ucciso nei territori occupati. Lo ha affermato il presidente Volodymyr Zelensky, riporta Rbc-Ucraina, citando la sua intervista con Nbc News.

«Abbiamo registrato delle perdite: 46 mila soldati morti. Ci sono ancora decine di migliaia di dispersi o prigionieri. Ma non possiamo saperlo con certezza, perché i dispersi potrebbero essere morti o prigionieri, e sono decine di migliaia», ha precisato il leader ucraino.

19:24
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Gli USA vogliono il cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua

L'amministrazione USA ha dichiarato ai funzionari europei di voler raggiungere un cessate il fuoco in Ucraina entro Pasqua, che cade il 20 aprile. Lo scrive Bloomberg, aggiungendo che una fonte dell'agenzia ha osservato che raggiungere un accordo entro la fine dell'anno è uno scenario molto più probabile.

Bloomberg scrive anche che i funzionari europei stanno lavorando a un nuovo importante pacchetto volto ad aumentare la spesa per la difesa e a sostenere Kiev. Ma i piani di spesa non saranno annunciati prima delle elezioni tedesche del 23 febbraio per evitare di alimentare le polemiche prima del voto.

18:04
18:04
La Francia «considera le autorità russe pienamente responsabili della morte di Alexei Navalny»

La Francia «considera le autorità russe pienamente responsabili della morte di Alexei Navalny», ha fatto sapere oggi il Quai d'Orsay, rendendo omaggio al «coraggio» e alla «battaglia» dell'oppositore russo morto in carcere un anno fa.

Parigi «continua a chiedere che si svolga un'inchiesta indipendente ed approfondita per fare piena luce sulle condizioni della sua tragica morte». «La Francia - continua la dichiarazione del ministero - invia un messaggio di sostegno e di solidarietà a tutti coloro che difendono con coraggio in Russia le libertà individuali dello stato di diritto. La recente condanna al carcere di tre ex avvocati di Alexei Navalny è un brutale richiamo alla volontà delle autorità russe di far tacere qualsiasi voce dissidente».

15:22
15:22
«Italia, Germania, Polonia, Danimarca e Regno Unito al summit di Parigi»

Alla «riunione di lavoro» di domani a Parigi, secondo le parole del ministro degli Esteri francese, Jean-Noel Barrot, parteciperanno i «capi di Stato e di governo» dei «principali Paesi europei».

Barrot non ha precisato quali saranno tali Paesi, ma fonti diplomatiche europee hanno citato in particolare Germania, Polonia, Italia, Danimarca e Gran Bretagna. Saranno presenti anche la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, e il presidente del Consiglio europeo, Antonio Costa. Ci sarà anche, secondo le fonti, il capo della Nato, Mark Rutte.

15:02
15:02
Zelensky: «100 mila al freddo a Mykolaiv per un raid russo»

«Oggi più di centomila persone a Mykolaiv sono rimaste senza riscaldamento a causa di un attacco russo con droni alle infrastrutture critiche della città. Una normale città ucraina, normali infrastrutture civili». Lo ha detto su Telegram il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Questo non ha nulla a che vedere con i combattimenti e la situazione al fronte, dimostra ancora una volta che i russi stanno combattendo contro il nostro popolo, contro la vita in Ucraina. E combattono con cattiveria, senza allentare la pressione. Non è questo che fanno coloro che vogliono davvero che la pace venga ristabilita e si preparano ai negoziati».

«Naturalmente, le squadre di riparazione stanno lavorando attivamente - aggiunge il leader ucraino - per ripristinare il riscaldamento a Mykolaiv. Continueremo a collaborare con i nostri partner per rafforzare le difese contro tali attacchi. E tutti i partner devono lavorare attivamente a tutti i livelli per impedire che la Russia prolunghi questa guerra o renda permanente la minaccia alla vita».

«Dobbiamo fare pressione sulla Russia affinché raggiunga la pace. Il recente attacco al rifugio della centrale nucleare di Chernobyl, questo attacco a Mykolaiv, tutti gli altri attacchi russi simili dovrebbero portare a una forte reazione, a una forte interazione tra noi - tutti i partner - e a lavorare insieme per costringere la Russia alla pace», conclude Zelensky.

13:58
13:58
La madre di Navalny: «I responsabili del suo omicidio siano puniti»

La madre del dissidente russo Alexei Navalny, morto in carcere un anno fa, ha dichiarato di volere che i responsabili del suo «assassinio» siano «puniti».

«Vogliamo vedere puniti coloro che hanno commesso questo assassinio, coloro che non l'hanno aiutato, e sono sicura che un giorno la verità vincerà», ha detto all'Afp, trattenendo a stento il pianto, Lyudmila Navalnaya, in visita alla tomba del figlio.

«Tutto il mondo sa chi ha ordinato questo. Ma vogliamo che sappia anche chi sono stati gli esecutori e i facilitatori», ha aggiunto la madre dell'oppositore morto, grande critico di Vladimir Putin e del suo regime.

13:44
13:44
Kiev: «Ripreso ai russi villaggio-chiave vicino Pokrovsk»

Le forze armate ucraine hanno riconquistato ai russi un villaggio minerario strategico nella zona di Pokrovsk, la città del Donetsk, in Donbass, verso la quale tende la pressante offensiva russa che dura da mesi, e che guadagna lentamente ma inesorabilmente terreno. Ma dove le forze di Kiev stanno conducendo da qualche tempo una controffensiva.

«Alcuni contrattacchi delle forze ucraine hanno avuto un certo successo», ha dichiarato alla Tv pubblica ucraina il portavoce militare Viktor Tregubov. «Possiamo già dichiarare che abbiamo liberato il villaggio di Pishchane», ha aggiunto.

12:56
12:56
Ucraina: riunione a Parigi domani dei «principali Paesi europei»

La Francia, attraverso il suo ministro degli esteri, Jean-Noel Barrot, conferma la riunione domani a Parigi sull'Europa e la situazione in Ucraina dei «principali Paesi europei».

11:24
11:24
La vedova di Navalny: «Continuare la lotta per una Russia libera e pacifica»

La vedova di Alexei Navalny ha invitato oggi i suoi sostenitori a continuare la lotta per una Russia «libera e pacifica», nel primo anniversario della morte del principale oppositore del presidente russo, Vladimir Putin.

«Sappiamo per cosa stiamo lottando: la Russia del futuro, libera, pacifica e bella, quella che Alexei sognava, è possibile», ha affermato Yulia Navalnaya in un video trasmesso dai suoi collaboratori. «Facciamo di tutto perché il suo sogno diventi realtà».

11:19
11:19
Zelensky: «1220 bombe aeree, 850 droni e 40 missili in 7 giorni»

Le forze russe hanno attaccato l'Ucraina questa settimana con quasi 1220 bombe aeree, più di 850 droni kamikaze e oltre 40 missili di vario tipo: lo scrive su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky commentando che «la Russia, nel suo stato attuale, ha bisogno della guerra per mantenere il potere e conferma il suo desiderio di continuare a combattere bombardando quotidianamente l'Ucraina».

«L'Ucraina si sta difendendo, noi resistiamo e combattiamo grazie al coraggio dei nostri soldati e al sostegno dei nostri partner, e abbiamo bisogno di una maggiore difesa aerea per proteggere la vita delle persone», prosegue il capo dello stato. «L'Europa e il mondo dovrebbero essere più protetti da questo male, preparati ad affrontarlo. Una forte politica estera congiunta e pressioni su Putin, che ha iniziato la guerra e ora la sta estendendo a tutto il mondo. Insieme all'Europa, agli Stati Uniti e a tutti i nostri partner, possiamo porre fine a questa guerra con una pace giusta e affidabile».

10:46
10:46
Mosca: «Le parole di Trump provano il suo impegno per la pace»

Le dichiarazioni di Donald Trump provano il suo impegno per la pace e il presidente americano è il benvenuto in Russia in qualsiasi momento voglia farvi visita. Lo ha detto il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, citato dalle agenzie di Mosca.

Peskov ha aggiunto che qualsiasi altro leader straniero sarebbe bene accolto se decidesse di partecipare il prossimo 9 maggio alle celebrazioni a Mosca per l'80esimo anniversario della vittoria nella Seconda Guerra Mondiale.

10:27
10:27
«Il responsabile ultimo per la morte di Navalny è Putin»

«La responsabilità ultima» per la morte di Alexei Navalny è di Vladimir Putin: lo scrive in una nota l'Unione europea nel giorno del primo anniversario della morte in carcere del dissidente russo.

«Oggi è un anno dalla morte del leader dell'opposizione russa Alexai Navalny, per la quale il presidente Putin e le autorità russe portano la responsabilità ultima», si legge nel messaggio dei Ventisette, in cui si chiede il rilascio di tutti i prigionieri politici russi e si afferma che «Navalny ha dato la sua vita per una Russia libera e democratica».

10:25
10:25
Mosca: cittadini rendono omaggio alla tomba di Navalny

Decine di cittadini hanno cominciato ad affluire al cimitero di Borisovo a Mosca per deporre fiori sulla tomba dell'oppositore Alexei Navalny nel primo anniversario della morte, avvenuta nella colonia penale artica dove era detenuto. L'afflusso, secondo quanto testimoniato dall'Ansa sul posto, è cominciato poco dopo l'apertura dei cancelli, alle 9 ora locale, senza che la polizia intervenisse per impedirlo.

I primi a rendere omaggio alla tomba di Navalny, subito dopo l'apertura dei cancelli, sono stati diversi ambasciatori e diplomatici di ambasciate europee, oltre agli ambasciatori di Stati Uniti e Gran Bretagna, che hanno deposto mazzi di fiori.

08:31
08:31
I sostenitori di Navalny sfidano Mosca a un anno dalla sua morte

Un anno dopo la morte dietro le sbarre del leader dell'opposizione russa Alexei Navalny, i suoi sostenitori si preparano a ricordarlo oggi con eventi commemorativi nonostante i rischi di ritorsioni per coloro che visiteranno la sua tomba a Mosca.

Intanto, il movimento di opposizione russo - costretto all'esilio da una repressione senza precedenti - è afflitto da lotte intestine e gravemente indebolito dalla perdita del suo leader. Esiliati in vari Paesi, i suoi esponenti di spicco hanno cercato di rilanciare la lotta contro il lungo regno del presidente Vladimir Putin anche in Russia, dove le critiche alle autorità sono severamente punite. Navalny, il principale oppositore di Putin, è stato dichiarato «estremista» dalle autorità di Mosca, una sentenza che rimane in vigore nonostante la sua morte in una colonia penale artica il 16 febbraio 2024.

In Russia, chiunque menzioni Navalny o la sua Fondazione anticorruzione senza dichiarare che entrambi sono stati dichiarati «estremisti» è soggetto a multe o fino a quattro anni di carcere. «I sostenitori di Alexei terranno eventi commemorativi in ;;tutto il mondo», ha scritto su Telegram l'ex collaboratore di Navalny, Leonid Volkov,. «In alcuni luoghi ci saranno manifestazioni o marce, in altri verrà proiettato il documentario 'Navalny', in altri ci saranno cerimonie commemorative», ha aggiunto.

La vedova di Navalny, Yulia Navalnaya, condividerà i ricordi del marito durante un evento a Berlino, dove si sono stabiliti molti sostenitori dell'opposizione russa. «Ovunque voi siate, in Russia o all'estero, speriamo davvero che il 16 febbraio incontrerete persone che la pensano allo stesso modo», ha scritto Volkov, fornendo gli orari di apertura del cimitero Borisovskoye di Mosca dove è sepolto Navalny.

Ma i canali russi Telegram pro-Cremlino hanno messo in guardia i sostenitori dall'andare al cimitero. «Diamo un breve consiglio a coloro che intendono andarci ma non sono ancora sicuri: non andate!», si legge in un post condiviso dal giornalista filo-Cremlino Dmitry Smirnov e da altri canali. Il messaggio avverte del «Grande Fratello e del suo occhio sempre vigile», con la foto del cartello della telecamera di sicurezza ai cancelli del cimitero.

08:12
08:12
Zelensky: «Al lavoro con il team di Trump per la pace»

«Abbiamo iniziato a lavorare con il team del presidente Trump e possiamo già vedere che il successo è raggiungibile». Lo ha scritto nel suo account X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, aggiungendo che «in questo momento, il mondo guarda all'America come alla potenza che ha la capacità non solo di fermare la guerra, ma anche di contribuire in seguito a garantire l'affidabilità della pace».

Prima della Conferenza sulla sicurezza di Monaco «ho avuto una buona telefonata», con Trump così come «un incontro sostanziale» con il vicepresidente Vance e il segretario di Stato Rubio, scrive ancora Zelensky, aggiungendo che «i nostri team stanno lavorando a fondo e nei dettagli su un accordo speciale tra i nostri paesi, uno che rafforzerà sicuramente sia l'America che l'Ucraina».

«La vera pace è possibile, e dobbiamo ottenerla insieme: Ucraina, Stati Uniti ed Europa. Si tratta della nostra sicurezza condivisa», scrive infone il presidente ucraino, concludendo con un «Grazie, America!».

07:44
07:44
Media, Italia, Germania, Polonia e Gb a summit Parigi su Ucraina

Fonti britanniche hanno affermato che gli invitati alla riunione sull'Ucraina convocata dal presidente francese Emmanuel Macron - se verrà confermata - sarebbero il segretario generale della NATO, Mark Rutte, e i leader di Italia, Germania, Polonia e Regno Unito. Lo riporta il Guardian.

Sempre secondo il giornale, funzionari di Downing Street hanno confermato che il primo ministro Keir Starmer parteciperebbe alla riunione. Ieri Starmer ha detto che l'Europa «deve assumere un ruolo maggiore nella NATO» e collaborare con gli Stati Uniti per «assicurare il futuro dell'Ucraina».

Fonti dell'Eliseo hanno precisato che al momento l'incontro è solo un'ipotesi, ma se fosse confermato - secondo il quotidiano britannico - probabilmente si terrà domani.

I funzionari di Downing Street hanno aggiunto che Starmer intende portare i messaggi della riunione di Parigi a Washington nei prossimi giorni, quando incontrerà il presidente Donald Trump.

07:36
07:36
Il punto alle 7.30

I funzionari statunitensi e russi si incontreranno in Arabia Saudita la prossima settimana per avviare colloqui volti a porre fine alla guerra di Mosca in Ucraina, che dura da quasi tre anni, secondo quanto riferito da Reuters e AFP citando funzionari statunitensi. Il segretario di Stato americano, Marco Rubio, il consigliere per la sicurezza nazionale, Mike Waltz, e l'inviato per il Medio Oriente, Steve Witkoff, formeranno la delegazione statunitense all'incontro, che potrebbe aprire la strada a un potenziale vertice dei leader già alla fine del mese, hanno riferito le agenzie di stampa. Il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, ha dichiarato che l'Ucraina non è stata invitata ai colloqui e che non si impegnerà con la Russia prima di aver consultato i partner strategici.

Secondo Mosca, Rubio e il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, hanno discusso sabato della situazione in Ucraina e della rimozione delle «barriere unilaterali» poste dalla precedente amministrazione statunitense. «Le due parti hanno espresso la loro reciproca volontà di interagire su questioni internazionali urgenti, tra cui la risoluzione della questione ucraina», ha dichiarato il Ministero degli Esteri russo in un comunicato. Mosca ha dichiarato che i due hanno concordato contatti regolari per preparare un incontro tra il presidente russo, Vladimir Putin, e il suo omologo statunitense, Donald Trump.

L'inviato speciale di Trump per l'Ucraina, Keith Kellogg, ha dichiarato che l'Europa sarà consultata - ma in ultima analisi esclusa - dai colloqui tra Russia, Ucraina e Stati Uniti. «Ai miei amici europei vorrei dire: entrate nel dibattito, non lamentandovi del fatto che potreste, o no, essere al tavolo, ma presentando proposte concrete, idee, aumentando la spesa per la difesa», ha detto sabato Kellogg alla Conferenza sulla sicurezza di Monaco.

Zelensky ha dichiarato alla conferenza di Monaco che è giunto il momento di creare un esercito europeo. «Il nostro esercito da solo non è sufficiente, abbiamo bisogno del vostro sostegno», ha dichiarato sabato, aggiungendo che i «vecchi tempi» in cui gli Stati Uniti sostenevano l'Europa «solo perché l'hanno sempre fatto» sono finiti. Ha anche detto ai leader e ai funzionari che non avrebbe tolto dal tavolo l'adesione alla NATO per l'Ucraina e ha insistito sul fatto che nessuna decisione dovrebbe essere presa per porre fine alla guerra russa senza Kiev e l'Europa.

Sabato sera il presidente francese Emmanuel Macron ha cercato di convocare una riunione d'emergenza dei leader europei, tra cui il primo ministro britannico Keir Starmer, a causa delle crescenti preoccupazioni per i tentativi di Trump di prendere il controllo del processo di pace in Ucraina. L'incontro, che si terrà probabilmente lunedì, dovrebbe discutere degli sforzi degli Stati Uniti per escludere i leader europei dai colloqui di pace, della posizione che l'Europa dovrebbe adottare sulla futura adesione dell'Ucraina alla NATO e di come offrire all'Ucraina garanzie di sicurezza, attraverso la NATO o una forza europea.

Il presidente finlandese, Alexander Stubb, ha dichiarato che «l'Europa deve parlare meno e fare di più», in risposta alla prospettiva di essere esclusa dai colloqui. «Non c'è modo di avere discussioni o negoziati sull'Ucraina, sul futuro dell'Ucraina o sulla struttura di sicurezza europea, senza gli europei», ha detto Stubb ai giornalisti a Monaco. «Ma questo significa che l'Europa deve darsi una regolata».

Il ministro degli Esteri britannico, David Lammy, ha dichiarato che incoraggerà Trump e Zelensky ad approfondire la loro collaborazione in futuro. Parlando alla conferenza di Monaco sabato, Lammy ha affermato che la migliore garanzia di sicurezza per l'Ucraina contro le future aggressioni russe è quella di legare l'industria, le imprese e la capacità di difesa degli Stati Uniti al suo futuro.

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha dichiarato che la guerra tra Ucraina e Russia si concluderà veramente con la pace solo se verrà garantita la sovranità ucraina. «Inoltre, non accetteremo alcuna soluzione che porti a un disaccoppiamento della sicurezza europea e americana. Solo una persona ne trarrebbe vantaggio: Putin», ha dichiarato sabato Scholz.

Il ministro degli Esteri ucraino, Andrii Sybiha, e il capo di gabinetto di Zelensky, Andriy Yermak, hanno discusso la visione di Kiev di un percorso di pace con il ministro degli Esteri cinese, Wang Yi. Sybiha ha dichiarato che l'incontro, avvenuto a margine della conferenza di Monaco, aveva lo scopo di «riaffermare il rispetto reciproco per l'integrità territoriale». Venerdì, Wang ha detto alla conferenza che la Cina ritiene che tutte le parti interessate al conflitto tra Russia e Ucraina debbano partecipare ai colloqui di pace, sottolineando il ruolo dell'Europa in essi.

L'amministrazione Trump ha proposto all'Ucraina di concedere agli Stati Uniti il 50% dei minerali di terre rare del Paese martoriato dalla guerra, secondo quanto riportato dalla NBC. Invece di pagare per i minerali, l'accordo sarebbe un modo per l'Ucraina di ripagare i pacchetti di armi e aiuti multimiliardari che gli Stati Uniti le hanno fornito dall'invasione della Russia nel 2022. Zelensky ha affermato che l'accordo sui minerali di terre rare proposto dagli Stati Uniti non contiene disposizioni sulla sicurezza di cui l'Ucraina ha bisogno. Alla domanda dei giornalisti su quale fosse il problema del documento statunitense, Zelensky ha risposto sabato: «Non è nel nostro interesse oggi, non è nell'interesse dell'Ucraina sovrana».