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Guterres insiste: «Israele non sta proteggendo i civili a Gaza»

Nuove critiche dal segretario generale dell'ONU — La Mezzaluna rossa palestinese: «L'ospedale al-Quds non è più operativo» — TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Guterres insiste: «Israele non sta proteggendo i civili a Gaza»
Red. Online
12.11.2023 07:07
21:37
21:37
«Nell'ospedale Al-Shifa morti 5 neonati e 7 pazienti»

Nell'ospedale Al-Shifa di Gaza sono morti cinque neonati prematuri e sette pazienti in terapia intensiva, secondo un bilancio di Hamas.

19:31
19:31
«I morti a Gaza sono 11.180»

Sale a 11.180 il bilancio dei morti nella Striscia di Gaza dall'inizio dell'intervento di Israele dopo l'attacco ai kibbutz del 7 ottobre. Lo annuncia il governo di Hamas.

19:30
19:30
L'UE chiede una «pausa immediata delle ostilità»

«L'Ue è seriamente preoccupata per l'aggravarsi della crisi umanitaria a Gaza e si unisce agli appelli per una pausa immediata delle ostilità e per la creazione di corridoi umanitari, anche attraverso una maggiore capacità ai valichi di frontiera e attraverso una rotta marittima dedicata». E' quanto dichiara l'Alto Rappresentante Ue Josep Borrell condannando «l'uso di ospedali e civili come scudi umani da parte di Hamas. I civili devono poter lasciare la zona di combattimento».

«Gli ospedali devono essere riforniti immediatamente delle forniture più urgenti e i pazienti» più gravi «devono essere evacuati in sicurezza», ha aggiunto.

«In linea con le conclusioni del Consiglio europeo del 26 ottobre, l'Ue ribadisce il diritto di Israele a difendersi in linea con il diritto internazionale e il diritto umanitario internazionale. L'Ue chiede un accesso umanitario continuo, rapido, sicuro e senza ostacoli e che gli aiuti raggiungano chi ne ha bisogno attraverso tutte le misure necessarie, compresi i corridoi umanitari e le pause per le esigenze umanitarie. A questo proposito, accogliamo con favore i risultati della conferenza umanitaria del 9 novembre tenutasi a Parigi», spiega Borrell.

L'Alto Rappresentante ribadisce «il suo appello ad Hamas per il rilascio immediato e incondizionato di tutti gli ostaggi. È fondamentale che il Comitato internazionale della Croce Rossa (Cicr) abbia accesso agli ostaggi». E, tornando sulla situazione degli ospedali di Gaza, a cominciare dallo Shifa, Borrell rimarca che «il diritto umanitario internazionale stabilisce che gli ospedali, le forniture mediche e i civili all'interno degli ospedali devono essere protetti».

18:00
18:00
Scholz contrario ad un cessate il fuoco «immediato»

Il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, ha detto di essere contrario ad un cessate il fuoco «immediato» fra Israele e Hamas a Gaza. «Ammetto tranquillamente che non penso che gli appelli per un immediato cessate il fuoco o per una lunga pausa (nei combattimenti), che sono poi più o meno la stessa cosa, siano giusti. Perché questo significherebbe per Israele lasciare a Hamas la possibilità di rimpiazzare o di ottenere nuovi missili», ha dichiarato il cancelliere socialdemocratico, intervenendo a un dibattito politico regionale a Francoforte.

17:59
17:59
«Hamas ha impedito la consegna di carburante all'ospedale Shifa»

L'esercito israeliano voleva consegnare 300 litri di carburante per «urgenti fini medici» all'ospedale Shifa di Gaza City ma Hamas ha impedito al personale della struttura di prenderli. Lo ha detto il portavoce militare secondo cui questa mattina soldati israeliani sono arrivati all'ingresso dell'ospedale e lì hanno depositato il carburante.

L'esercito ha anche diffuso la registrazione di una conversazione tra un ufficiale israeliano e un responsabile dell'ospedale secondo cui Yosef Abu Rish, direttore generale del ministero della Sanità, ha impedito al nosocomio di prendere il carburante.

17:28
17:28
Spari contro una scuola ebraica di Montreal

Una scuola ebraica di Montreal è stata colpita per la seconda volta in questa settimana, mentre la tensione rimane alta in Canada per la guerra tra Israele e Hamas. La portavoce della polizia Veronique Dubuc ha dichiarato che nessuno si trovava nella Yeshiva Gedola quando sono stati uditi gli spari intorno alle 5:00 del mattino e non sono stati segnalati feriti. Gli agenti hanno scoperto danni da proiettile sulla facciata dell'edificio e hanno trovato cartucce a terra, ha dichiarato Dubuc.

L'incidente è avvenuto solo due giorni dopo che la scuola, insieme ad un'altra sempre a Montreal, la seconda città del Canada, sono state prese di mira, anche in questo caso senza vittime.

All'inizio della settimana, una sinagoga della città ha subito lievi danni in un attentato incendiario e tre studenti sono rimasti feriti quando gruppi pro-palestinesi e pro-Israele si sono scontrati all'Università Concordia della città.

16:36
16:36
Guterres insiste: «Israele non sta proteggendo i civili»

«Le leggi di guerra prevedono la protezione dei civili e l'esercito israeliano non lo sta facendo a Gaza». Lo ha detto il segretario generale dell'Onu, Antonio Guterres, in un'intervista alla Cnn. «Dai numeri delle vittime civili è evidente che questo non sta succedendo», ha ribadito.

16:22
16:22
«L'ospedale al-Quds non è più operativo»

L'organizzazione umanitaria Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) ha annunciato su X (ex Twitter) che «l'ospedale al-Quds (di Gaza City ndr) è fuori servizio e non più operativo».

Secondo la Prcs, «la cessazione dei servizi è dovuta all'esaurimento del carburante disponibile e all'interruzione dell'energia elettrica». L'Onu aveva già riferito che da mercoledì i servizi chiave dell'ospedale erano stati chiusi a causa della mancanza di carburante.

La Prcs «ritiene la comunità internazionale e i firmatari della Quarta Convenzione di Ginevra responsabili del completo collasso del sistema sanitario e delle conseguenti disastrose condizioni umanitarie».

«I feriti continuano ad affluire all'ospedale di al-Ahli, che rimane l'unico ospedale funzionante a ricevere i feriti da Gaza e dal suo nord. Fino ad ora, sono arrivate centinaia di feriti, superando la capacità dell'ospedale!», ha scritto su X il dottor Fadel Naim, chirurgo dell'ospedale arabo al-Ahli, «l'ultimo ospedale funzionante di Gaza City e delle aree settentrionali» secondo quanto riportato da Al Jazeera.

Stamattina un portavoce del ministero della Sanità di Gaza, gestito da Hamas, aveva dichiarato che l'ospedale al-Shifa, il più grande della Striscia, è chiuso e non può fornire alcun servizio. Lo riporta Haaretz.

16:15
16:15
«I telefoni e i servizi di internet si fermeranno giovedì»

Il ministro delle telecomunicazioni dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Ishaq Sidr ha detto che i telefoni e i servizi di internet nella Striscia si fermeranno giovedì a causa della mancanza di carburante. E questo - ha aggiunto citato dai media - accrescerà la crisi umanitaria nella Striscia.

15:59
15:59
«Hamas ha sospeso i negoziati sugli ostaggi»

Hamas ha sospeso i negoziati sugli ostaggi a causa della gestione dello Shifa a Gaza. Lo ha detto un funzionario palestinese alla Reuters, secondo quanto riporta Haaretz.

15:36
15:36
«Continuiamo a chiedere ad Israele di non trasgredire le leggi di guerra»

«Continuiamo a chiedere ad Israele, privatamente e pubblicamente, di non trasgredire le leggi di guerra». Lo ha detto il consigliere per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, in un'intervista alla Cnn. «Ogni vittima civile è tragica, israeliana o palestinese», ha detto Sullivan.

15:20
15:20
«Trovato un accordo per uno scambio di prigionieri»

Sarebbe stato trovato un accordo tra Hamas e Israele per il rilascio di circa 80 donne e bambini israeliani in cambio di donne e adolescenti palestinesi detenuti da Israele. Lo dice un funzionario dell'amministrazione di Joe Biden alla Nbc.

Secondo la fonte, gli Stati Uniti stanno esplorando anche altre opzioni, precisando che non c'è alcuna certezza che qualsiasi accordo proposto abbia successo. Al momento tuttavia mancano conferme sia israeliane che palestinesi.

Di un accordo del genere si era parlato anche nei giorni scorsi.

15:18
15:18
Netanyahu: «Cento pazienti già evacuati dall'ospedale Shifa»

«Cento pazienti sono stati evacuati dall'ospedale di Al-Shifa, come abbiamo chiesto. Non c'è motivo che restino e vengano sfruttati da Hamas». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista alla Cnn.

«Stiamo aiutando i pazienti ad andarsene creando corridoi sicuri. Vogliamo tutti i civili al sicuro», ha sottolineato.

«Con Hamas nessuno di noi avrà un futuro. E' la battaglia della civiltà contro la barbarie». Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu in un'intervista alla Cnn. «Il nostro primo obiettivo è distruggere Hamas, il secondo liberare gli ostaggi», ha aggiunto.

«Israele sta facendo il possibile per evitare vittime civili», ha aggiunto. «Ogni vittima civile è una tragedia», ha sottolineato.

«Il segretario generale dell'Onu ha criticato Israele invece di quei selvaggi di Hamas», ha pecisato Netanyahu. «Vorrei che la comunità internazionale ci supportasse e attaccasse il male puro che rappresenta Hamas», ha sottolineato.

15:10
15:10
Hamas: «Incerti i dati sui morti a causa delle bombe sugli ospedali»

«A causa dell'attacco agli ospedali e dell'impedimento all'ingresso dei corpi e dei feriti, il ministero della Sanità non è stato in grado, sabato, di rilasciare statistiche accurate sul numero di morti e feriti nelle ultime ore». Lo ha dichiarato l'ufficio del governo della Striscia, sotto Hamas.

Nel comunicato si ricorda che, secondo il ministero della Sanità, Israele «ha commesso più di 1.130 massacri e che il numero di vittime ha raggiunto più di 11.100 morti, tra cui più di 8.000 bambini e donne, e il numero di feriti è stato di più di 28.000».

15:09
15:09
Israele: «Controlliamo l'area tra Beit Hanoun e Jabaliya»

Le forze di difesa israeliane affermano che le truppe della brigata di riservisti Harel hanno preso in controllo della zona di al-Karameh, tra Beit Hanoun e Jabaliya, nel nord della Striscia di Gaza. L'Idf riferisce di aver distrutto le infrastrutture di Hamas nell'area, compresi lanciarazzi a lungo raggio puntati su Israele, postazioni di lancio di missili anticarro, tunnel e posti di osservazione. La Brigata Harel ha ucciso anche diversi miliziani di Hamas durante i combattimenti.

15:03
15:03
Netanyahu: «Abbiamo offerto il carburante allo Shifa, ma hanno rifiutato»

«Abbiamo offerto il carburante all'ospedale di Shifa di Gaza, ma loro lo hanno rifiutato». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu al network americano Nbc, senza fornire ulteriori dettagli.

15:02
15:02
«Ad al-Shifa 630 pazienti a rischio»

Sono 630 i pazienti in pericolo all'ospedale di al-Shifa, la struttura sanitaria di Gaza City che è la più grande di tutta la Striscia. Di questi, 36 sono bambini. Lo ha dichiarato il direttore degli ospedali di Gaza, Muhammad Zaqout, invitando l'Egitto a salvare le loro vite. Lo riferisce Al Jazeera.

Zaqout ha anche confermato la presenza di "circa 1.500 sfollati nel complesso medico di al-Shifa", avvertendo che "l'accumulo di spazzatura e rifiuti medici, la mancanza di acqua e le interruzioni di corrente minacciano la vita di tutti".

14:44
14:44
Sono riprese le evacuazioni da Gaza verso l'Egitto

Diverse decine di stranieri e persone con doppia cittadinanza, oltre a palestinesi feriti, sono stati evacuati oggi dalla Striscia di Gaza verso l'Egitto, secondo quanto riportato da entrambi i lati del confine.

«Cinquanta persone con doppia nazionalità sono arrivate a Rafah» sul lato egiziano, insieme a «sette palestinesi feriti», ha riferito il canale Alqahera News, che è vicino ai servizi segreti egiziani.

Da parte sua, l'autorità responsabile delle frontiere del governo di Hamas nella Striscia di Gaza aveva invitato ieri «tutti i titolari di passaporti stranieri e le persone iscritte nelle liste di evacuazione» a presentarsi al terminal, situato all'estremità meridionale della Striscia di Gaza e che conduce al Sinai egiziano. Dal 1° novembre, decine di palestinesi feriti sono stati evacuati negli ospedali egiziani. Centinaia di doppi cittadini e stranieri, tra cui americani, francesi, russi e tedeschi, hanno attraversato Rafah. Tuttavia, il terminal non ha potuto essere aperto tutti i giorni, spesso a causa di disaccordi su chi dovesse essere evacuato. Tra coloro che hanno lasciato Gaza attraverso Rafah oggi c'erano titolari di passaporti polacchi, rumeni e russi.

13:13
13:13
Israele annuncia la vendita di un sistema di difesa area a Helsinki

Il ministero della Difesa israeliano ha annunciato un accordo da 317 milioni di euro per la vendita del sistema di difesa aerea David's Sling alla Finlandia. Definendolo un «accordo storico», il ministero ha dichiarato che il sistema sviluppato congiuntamente da aziende israeliane e statunitensi è in grado di intercettare missili balistici, missili da crociera, aerei e droni.

12:54
12:54
L'ospedale al-Quds non è più operativo

L'organizzazione umanitaria Mezzaluna rossa palestinese (Prcs) ha annunciato su X (ex Twitter) che «l'ospedale al-Quds (di Gaza City ndr) è fuori servizio e non più operativo».

Secondo la Prcs, «la cessazione dei servizi è dovuta all'esaurimento del carburante disponibile e all'interruzione dell'energia elettrica». L'Onu aveva già riferito che da mercoledì i servizi chiave dell'ospedale erano stati chiusi a causa della mancanza di carburante.

La Prcs «ritiene la comunità internazionale e i firmatari della Quarta Convenzione di Ginevra responsabili del completo collasso del sistema sanitario e delle conseguenti disastrose condizioni umanitarie».

11:13
11:13
Un edificio dell'ospedale di Shifa distrutto in un attacco di Israele

Il viceministro della Sanità di Hamas ha affermato che un attacco israeliano ha distrutto un edificio dell'ospedale Shifa di Gaza.

«L'edificio a due piani del reparto di malattie cardiache è stato completamente distrutto da un attacco aereo», ha detto all'agenzia di stampa Afp il viceministro della Sanità, Youssef Abou Rich, attribuendo la responsabilità dell'attacco all'esercito israeliano.

La Afp non è stata in grado di confermare l'attacco sul posto, ma almeno un testimone presente nell'ospedale ha confermato l'attacco ed i relativi danni.

10:44
10:44
Oggi un corridoio umanitario anche dallo Shifa

Anche oggi l'esercito israeliano ha assicurato un corridoio umanitario di 7 ore (fino alle 16:00 locali. le 15:00 in Svizzera) per la popolazione palestinese che da nord vuole trasferirsi a sud della Striscia.

Lo ha detto su X (ex Twitter) in arabo il portavoce militare Avichai Adraee. La via interessata è quella di Salah ad Din. Adraee ha aggiunto che ci sarà un corridoio sicuro dall'ospedale Shifa a Gaza City per chi voglia raggiungere Salah ad Din e sarà assicurata una pausa "tattica" nelle operazioni militari (fino alle 14:00 ora locale) sul campo profughi di Jabalya nel nord della Striscia e nel vicino quartiere di Izbat Malien.

10:23
10:23
Raid su una sede dell'ONU a Gaza: «Numero significativo di morti e feriti»

Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha annunciato «un numero significativo di morti e feriti» in un «bombardamento» della sua sede a Gaza City, evacuata dai suoi dipendenti e ora occupata da centinaia di sfollati palestinesi.

«La tragedia in corso dei civili morti e feriti intrappolati in questo conflitto deve finire - ha dichiarato l'Undp in un comunicato -. I civili, le infrastrutture civili e l'inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite devono essere rispettati e protetti in ogni momento».

Nella dichiarazione pubblicata sul suo sito, l'Undp si è detto «profondamente angosciato dai rapporti preliminari sul bombardamento» del complesso a Gaza City, che è stato gestito dal programma dell'Onu «fino al 13 ottobre, quando il personale delle Nazioni Unite ha lasciato i locali».

«Il 6 novembre l'Undp ha riferito che diverse centinaia di persone in cerca di rifugio erano entrate nel complesso e ci sono indicazioni che questo numero sia aumentato in modo significativo», è stato spiegato nel comunicato. «Il diritto umanitario internazionale, compresi i principi di distinzione, proporzionalità e precauzione, deve essere rispettato e sostenuto», conclude la nota.

09:30
09:30
«Rifiutiamo la soluzione dei 2 Stati per la Palestina»

«L'Iran ritiene che l'unica soluzione democratica sia indire un referendum sulla creazione di uno Stato, con la partecipazione di tutti i musulmani, cristiani ed ebrei in Palestina»: lo ha detto il presidente iraniano, Ebrahim Raisi, al suo ritorno dal vertice congiunto di emergenza dell'Organizzazione della cooperazione islamica (Oci) e della Lega araba sulla crisi di Gaza che si è tenuto ieri a Riad.

Nel corso del vertice, ha aggiunto Raisi, «alcuni Paesi hanno suggerito la formazione di due Stati in terre palestinesi per risolvere la crisi», a differenza di ciò che propone Teheran. «Gli Stati Uniti svolgono il ruolo più importante nell'aiutare il regime israeliano a sopravvivere e sono il principale fornitore di armi al regime per uccidere i palestinesi», ha concluso.

08:09
08:09
Israele: «Non stiamo attaccando l'ospedale di Al-Shifa»

Nell'ospedale Al-Shifa sotto assedio a Gaza un neonato è morto e almeno 39 rischiano la vita perché mancano elettricità e ossigeno, secondo le autorità palestinesi. «Hamas ha trasformato gli ospedali in fortini per usarli come nascondigli», fa sapere Israele.

Tel Aviv ha annunciato che tuttavia aiuterà a far uscire dalle strutture i bimbi malati. Il portavoce dell'Idf, Daniel Hagari, ha dichiarato in un briefing serale che «nelle ultime ore è stata pubblicata la falsa notizia che stiamo circondando l'ospedale Al-Shifa e che lo stiamo attaccato. È falso. Stiamo combattendo con terroristi che scelgono di combattere proprio accanto all'ospedale», ha detto, citato da Haaretz.

«Abbiamo controllato i nostri sistemi e ancora una volta si è trattato di un lancio di un razzo andato male da parte di organizzazioni terroristiche nella Striscia. Hamas sta commettendo un crimine di guerra usando gli ospedali» come scudi.

07:07
07:07
Il punto alle 7.00

Circa 200.000 residenti di Gaza City hanno lasciato la città solo negli ultimi tre giorni, suggerendo che Hamas sta perdendo il controllo sulla parte settentrionale della Striscia. È quanto ha riferito in una conferenza stampa il portavoce delle forze di difesa israeliane Daniel Hagari. Lo riferisce la Tass.«Molte persone se ne sono andate negli ultimi giorni perché Hamas ha perso il controllo del nord della Striscia di Gaza. Quasi 200.000 persone se ne sono andate solo negli ultimi tre giorni». Il portavoce ha detto che la popolazione civile sta lasciando la parte settentrionale della Striscia «contrariamente alle istruzioni» di Hamas, che, secondo l'esercito israeliano, usa i civili come scudi umani.

Nel frattempo, aerei da guerra israeliani hanno colpito le «infrastrutture terroristiche» in Siria a seguito dell'attacco da quel territorio verso la parte del Golan annessa a Israele. Lo ha annunciato l'esercito israeliano. «In risposta all'attacco sulle alture di Golan di ieri - ha affermato l'esercito in una breve dichiarazione - aerei da combattimento hanno colpito le infrastrutture terroristiche in Siria».