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Hamas conferma i negoziati: 12 ostaggi per 3 giorni di tregua

«La CIA sta lavorando con Israele per il rilascio degli ostaggi»: lo hanno annunciato le Forze di difesa israeliane (IDF) – Continuano i bombardamenti su Gaza: oltre 10 mila le persone uccise, il 70% dei quali bambini, donne o anziani – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Hamas conferma i negoziati: 12 ostaggi per 3 giorni di tregua
Red. Online
08.11.2023 06:24
22:08
22:08
«La notte dei cristalli è vicina»

Alla vigilia della commemorazione della cosiddetta «Notte dei cristalli», l'ondata dei pogrom antisemiti perpetrati nella Germania nazista tra il 9 e il 10 novembre 1938, il Comitato internazionale di Auschwitz ha fatto un parallelo con i giorni nostri: «85 anni dopo il 9 novembre 1938, l'allora è molto vicino per i sopravvissuti all'Olocausto», ha sostenuto a Berlino il suo vicepresidente, Christoph Heubner.

«In questi giorni in Germania si segnano gli appartamenti degli ebrei e si sputa sui ristoranti che presumibilmente hanno proprietari ebrei» e «le persone durante le manifestazioni rincorrono l'odio antisemita e gli slogan antisemiti e manifestano con coloro il cui obiettivo è sempre stato quello di cancellare lo Stato di Israele dalla mappa geografica», ha detto il numero due dell'associazione dei sopravvissuti del campo di sterminio di Auschwitz e delle loro organizzazioni provenienti da 19 Paesi con implicito riferimento ad Hamas.

Heubner ha fatto riferimento anche al forte consenso rilevato dai sondaggi per il partito di estrema destra tedesco Adf: «In che tempo viviamo se sempre più persone in Germania possono immaginare di dare il proprio voto nelle prossime elezioni ad un partito comprovato estremista di destra?», riporta l'agenzia Dpa.

Nella «notte dei cristalli», appellativo peraltro denigratorio coniato dai nazisti per richiamare i frammenti delle vetrine di migliaia di negozi di ebrei infrante durante i pogrom, ci furono tra i mille e i duemila morti oltre alla distruzione o danneggiamento di oltre 500 sinagoghe (nei rapporti ufficiali i nazisti indicarono 91 vittime). Il «pogrom di novembre» diede un'accelerazione all'inasprimento della Judenpolitik («politica ebraica») nazista spingendola verso l'esproprio dei beni ebraici e una stretta sulla legislazione razziale.

21:12
21:12
Netanyahu: «Fra i coloni ci sono estremisti che danneggiano Israele»

C'è «un pugno di estremisti che non rappresenta il gruppo seduto qui e che crea grande danno allo stato di Israele». Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu parlando ai capi degli insediamenti ebraici in Cisgiordania.

Se la maggior parte dei coloni rispetta la legge, «c'è una piccola manciata di persone che prende la legge nelle proprie mani».

21:10
21:10
Sono 50mila i palestinesi passati oggi dal nord al sud di Gaza

Cinquantamila palestinesi sono passati oggi, seguendo le istruzioni dell'esercito israeliano, dal settore nord in quello meridionale della Striscia. Lo ha affermato il portavoce militare Daniel Hagari secondo cui il corridoio umanitario approntato anche oggi per loro sarà messo a disposizione ancora domani a beneficio di quanti vogliano lasciare la zona dei combattimenti.

«Essi comprendono che Hamas sta perdendo il controllo nel nord della Striscia», ha affermato Hagari. «La leadership di Hamas è tagliata fuori. Siede nei bunker, ha perso il contatto con la popolazione e con i suoi stessi terroristi».

21:00
21:00
Netanyahu ribadisce: «Nessun cessate il fuoco senza il rilascio degli ostaggi»

«Senza la liberazione degli ostaggi non ci sarà nessun cessate il fuoco». Lo ha ripetuto stasera il premier israeliano Benyamin Netanyahu mentre si moltiplicano le voci su una trattativa per una possibile tregua in cambio della liberazione di alcuni prigionieri.

«Voglio mettere da parte tutte le voci inutili che sentiamo da tutte le direzioni e ripetere una cosa chiara: non ci sarà cessate il fuoco senza il rilascio dei nostri ostaggi», ha detto Netanyahu.

20:50
20:50
USA: «Non abbiamo le prove che gli ostaggi di Hamas siano ancora vivi»

«Non abbiamo prove che gli ostaggi in mano ad Hamas, compresi i cittadini Usa, siano ancora in vita». Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, John Kirby, in un briefing con la stampa sottolineando che «potrebbe essere necessaria più di una pausa umanitaria per farli uscire tutti».

20:47
20:47
Un'intera divisione di riservisti controlla l'area di Gaza nord

Per la prima volta dalla prima guerra del Libano del 1982, un'intera divisione di riservisti dell'esercito israeliano sta operando in territorio nemico: l'Idf ha dichiarato che negli ultimi giorni la 252. divisione ha preso il controllo di Beit Hanoun, area nel nord di Gaza, e ha ucciso centinaia di terroristi, compresi membri anziani.

Il comandante della divisione, generale Moran Omer, ha affermato che si tratta di un «momento decisivo». «Ci stiamo preparando da anni, è nostro dovere riportare pace e sicurezza », ha affermato. «I nostri riservisti e le loro famiglie sono espressione della nostra unità, della volontà di difendere il popolo».

20:44
20:44
Israele: «Hamas usa le ambulanze per trasferire armi e uomini»

Hamas sfrutta «le ambulanze, gli ospedali, le cliniche, le moschee e le scuole a fini terroristici». Lo denuncia il portavoce militare israeliano diffondendo la registrazione di una telefonata di un operativo di Hamas che sostiene di poter lasciare la Striscia «con qualsiasi ambulanza voglia».

Hamas, ha aggiunto il portavoce, «usa le ambulanze per trasferire armi e operativi dentro la Striscia» e utilizza strutture civili e gli stessi civili «come scudi umani».

20:28
20:28
Israele sta per aprire un inchiesta sull'attacco del 7 ottobre

Il procuratore generale e il procuratore di Stato stanno per aprire formalmente un'inchiesta sull'assalto di Hamas il 7 ottobre: gli investigatori hanno già raccolto 700 testimonianze di sopravvissuti e denunce per stupro. Lo scrivono i media israeliani.

«Il nostro obiettivo è indagare e avviare procedimenti legali contro coloro che hanno perpetrato, pianificato o preso parte in questi atti atroci, ovunque si trovino», affermano in una nota. «Israele punirà i terroristi di Hamas responsabili con »la massima severità, commisurata ai loro crimini«. Sono 200 i terroristi arrestati il 7 ottobre e nei giorni successivi.

20:26
20:26
Hamas ha preso ostaggi arabi e ucciso palestinesi

Nell'attacco del 7 ottobre Hamas non ha risparmiato neanche musulmani, fossero essi cittadini di Israele (fra cui beduini del Negev) o un giovane palestinese di Gerusalemme est. Questi è stato interrogato, poi freddato.

Le immagini giungono dalle telecamerine GoPro dei membri dell'unità Nukhba - che Hamas definisce di élite, e che si sono macchiati di efferatezze - nonché da telecamere di sorveglianza.

Al momento il numero degli arabi israeliani uccisi da Hamas è compreso fra 13-19. Gli ostaggi tenuti a Gaza sono sette. Otto, se si aggiunge un beduino prigioniero di Hamas da otto anni, senza che la Croce rossa abbia mai potuto visitarlo.

Il giovane palestinese si chiamava Suhaib Razim ed era l'autista di un autobus che aveva portato giovani da Gerusalemme al kibbutz Reim per partecipare all'ormai famigerato rave party. In un video, giunto all'organizzazione South First Responders, si vede Razim terrorizzato, fermato e poi interrogato dai miliziani che gli chiedono se sia arabo.

«Sono solo un autista di autobus», risponde. Il suo corpo è stato identificato fra gli altri cadaveri solo il 19 ottobre, dopo che per 12 giorni la famiglia lo aveva cercato incessantemente.

Gran parte degli arabi israeliani uccisi da Hamas sono beduini colpiti da razzi sparati da Gaza, esplosi nel Negev nei loro villaggi privi di rifugi. Mentre il Consiglio regionale dei villaggi non riconosciuti nel Negev si è mobilitato oggi per esigere la liberazione di sette beduini catturati il 7 ottobre da Hamas in kibbutz di frontiera dove lavoravano e trascinati con la forza a Gaza.

Anche qui le immagini delle GoPro di Hamas sono servite a ricostruire alcuni frammenti del loro rapimento. Yussef al-Ziadna (53 anni), residente nel Negev, era da anni il responsabile della stalla del kibbutz Holit, vicino alla Striscia. La mattina del 7 ottobre aveva con sé i figli Hamza (22), Billal (20) e Aysha (17 anni).

Usciti dalla stalla si sono diretti verso un oliveto dove sono stati circondati dai membri di Nukhba. Un primo filmato, rilanciato subito da Hamas a Gaza, li mostra mentre interrogano Billal e Hamza. In seguito è comparso un altro filmato, di una telecamera del kibbutz, che mostra i quattro membri della famiglia al-Ziadna marciare, in apparenza sani, verso Gaza. Da allora nessuna notizia più di loro.

Il Consiglio dei villaggi non riconosciuti ha raccolto informazioni su altri tre beduini rapiti da Hamas, mentre lavoravano anch'essi in kibbutz di frontiera. Ed oltre a loro, da otto anni, il beduino Hisham a-Sayed è tenuto in ostaggio da Hamas.

Il fratello di Yussef al-Ziadna, Ali, ha lanciato un appello per un cessate il fuoco immediato e lo scambio generale di prigionieri fra Hamas ed Israele. «Basta con la guerra - ha detto - riportiamo gli ostaggi a casa. Qatar, Egitto e Giordania possono dare il loro contributo». Nel Negev intanto un giovane beduino aspetta in particolare la liberazione di Aysha: il loro matrimonio è fissato fra due mesi, Hamas permettendo.

20:13
20:13
Sono circa 70 i responsabili di Hamas uccisi finora da Israele

Sarebbero circa 70 i comandanti di Hamas, tra quelli di alto rango e quelli operativi sul campo, uccisi da Israele dall'inizio delle operazioni nella Striscia.

Il calcolo - basato su una stima estrapolata dai dati disponibili - è ricavato dalla lista fornita lo scorso fine ottobre dal portavoce militare che ha elencato circa 60 esponenti della fazione islamica, compresi membri dell'Ufficio politico di Hamas.

A questi se ne aggiungono altri 10 di cui negli ultimi giorni l'esercito ha dato notizia, relativi a comandanti militari di zona equivalenti a responsabili di battaglione o di brigata.

19:57
19:57
«A Gaza 10.000 morti in un mese»

«Secondo il Ministero della Salute di Gaza, dal 7 ottobre sarebbero state uccise 10.000 persone. 10.000 persone in un mese. Questo sfida l'umanità».

Lo ha detto il capo degli affari umanitari dell'Onu Martin Griffiths, il quale ha ricordato che mentre era a Gerusalemme la settimana scorsa ha parlato con Suhail, un avvocato di Gaza, che ha perso 20 familiari stretti: «Gli ho parlato al telefono mentre mi ha detto i loro nomi, mi ha detto "li ho seppelliti con le mie mani". Quando è troppo è troppo».

19:25
19:25
Le minacce contro gli ebrei in aumento negli USA

Le minacce contro gli ebrei americani sono in netto aumento negli Usa, e molti reagiscono acquistando armi e addestrandosi per proteggere se stessi e le loro famiglie. Lo rivela la Cnn, che ha condotto un'indagine presso operatori di poligoni di tiro, istruttori di armi da fuoco e comunità ebraiche.

L'Anti-Defamation League ha dichiarato di aver registrato 312 episodi di antisemitismo negli Stati Uniti nelle prime tre settimane dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, inclusi casi di molestie e aggressioni.

«Ora più che mai, con l'aumento dell'antisemitismo, sento che abbiamo la responsabilità come ebrei di parlare apertamente e di far sentire la nostra voce, e anche di sapere come proteggerci perché la realtà è che le persone non sembrano volerci intorno, ed è difficile», ha raccontato alla Cnn Dani, nipote di sopravvissuti dell'Olocausto che vive nel sud della California e ha chiesto di non condividere il suo cognome per questioni di sicurezza.

Mentre Gene Petrino, comandante delle squadre speciali Swat in pensione di Coral Springs, Florida, ha detto all'emittente che da quando è scoppiata la guerra ha avuto circa 15-20 ebrei a settimana che gli chiedevano di essere addestrati a usare armi. Gli osservatori sottolineano anche che un aumento del possesso di pistole e fucili da parte degli ebrei americani rappresenterebbe un cambiamento notevole per un gruppo che è storicamente liberal e dove la maggioranza sono elettori democratici registrati.

Secondo un sondaggio dell'American Jewish Committee del 2018, infatti, il 70% degli intervistati ebrei riteneva che fosse più importante controllare il possesso di armi che proteggere il diritto degli americani a possederle.

19:22
19:22
Guterres: «Il numero di bimbi morti a Gaza supera quello di qualunque guerra»

Il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres ha paragonato il numero di bambini uccisi a Gaza con il bilancio dei conflitti nel mondo di cui dà conto ogni anno al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.

«Ogni anno, il numero più alto di uccisioni di bambini da parte di qualsiasi attore in tutti i conflitti a cui assistiamo è al massimo di centinaia», ha detto Guterres a Reuters Next. «In pochi giorni a Gaza abbiamo migliaia e migliaia di bambini uccisi, il che significa che c'è anche qualcosa di chiaramente sbagliato nel modo in cui vengono condotte le operazioni militari», ha sottolineato.

19:20
19:20
Parlamento: via libera al credito urgente per 86 milioni di franchi

La Delegazione delle finanze (DElFin) ha approvato il credito urgente di 86 milioni di franchi chiesto dal Consiglio federale per far fronte alle sfide in campo umanitario causate dalla guerra in Medio Oriente.

Tali aiuti, precisa una nota odierna dei servizi parlamentari, sono destinati al Movimento della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, alle Nazioni Unite e alle ONG svizzere e internazionali riconosciute che operano in campo umanitario.

La DelFin, alla luce della documentazione fornita e delle informazioni acquisite nel corso di colloqui con diversi alti funzionari del Dipartimento federale degli affari esteri, ha riconosciuto l'urgenza della domanda e ha quindi deciso di sbloccare la somma richiesta.

18:25
18:25
Guterres: «I morti a Gaza mostrano che c'è qualcosa di errato»

«Ci sono violazioni da parte di Hamas quando usa scudi umani. Ma quando si guarda il numero di civili che sono stati uccisi durante le operazioni militari, c'è qualcosa che è chiaramente sbagliato»: lo ha detto il segretario generale dell'Onu Antonio Guterres a Reuters Next, come si legge sul sito dell'agenzia.

«È anche importante far capire a Israele - ha aggiunto - che è contro i suoi interessi vedere ogni giorno la terribile immagine dei drammatici bisogni umanitari del popolo palestinese. Ciò non aiuta Israele in relazione all'opinione pubblica globale».

18:20
18:20
Polemica sulla mancanza della palestinese Bella Hadid dalla campagna di Dior

È scoppiata una guerra sui social media tra sostenitori filo-israeliani e filo-palestinesi, riporta Hareetz, dopo che Dior ha scelto la modella israeliana May Tager per la sua campagna di Natale, al posto della palestinese-americana Bella Hadid.

Estratti della campagna per i profumi e i prodotti per la cura personale della maison di lusso, in cui Tager appare con l'attrice Anya Taylor-Joy e altre modelle, sono apparsi durante il fine settimana sugli account Instagram di Tager e Dior.

Non è chiaro se la campagna abbia segnato l'inizio di un accordo a lungo termine tra Tager e la casa di moda francese.

18:17
18:17
L'UE propone di inviare grano dall'Ucraina ai civili in Medio Oriente

«Propongo che l'Ue acquisti grano dall'Ucraina e lo spedisca a coloro che ne hanno bisogno in Medio Oriente, è un gesto forte di umanità ed efficienza». Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, intervenendo alla plenaria del Parlamento europeo.

«L'Unione europea può aiutare il Medio Oriente continuando al tempo stesso a offrire il suo forte sostegno all'Ucraina per tutto il tempo necessario, entrambe le regioni hanno bisogno del nostro continuo coinvolgimento», ha sottolineato Michel, plaudendo anche al lavoro di Francia, Grecia e Cipro per istituire un corridoio umanitario marittimo

18:12
18:12
L'Egitto è vicino ad un accordo per una pausa e il rilascio degli ostaggi

Una tv egiziana ha segnalato che il Cairo è vicino al raggiungimento di un accordo per una pausa umanitaria a Gaza e il rilascio di ostaggi. Lo ha riferito il quotidiano israeliano Haaretz.

«Fonti egiziane informate hanno detto a AlQahera News: L'Egitto è vicino al raggiungimento di una tregua umanitaria nella Striscia di Gaza per lo scambio di prigionieri e detenuti» e «sta intensificando i contatti» a questo fine, scrive l'emittente sulla propria pagina Facebook.

«Al Qahera» (Il Cairo) è un'emittente ufficiale egiziana creata di recente per contrastare al Jazeera del rivale geopolitico Qatar e competere con altre tv panarabe.

18:03
18:03
Hamas conferma i negoziati: 12 ostaggi per 3 giorni di tregua

Una fonte vicina ad Hamas conferma trattative in corso per la liberazione di 12 ostaggi, di cui 6 americani, in cambio di tre giorni di tregua.

Abu Obeida, il portavoce delle Brigate al Qassam, ala militare di Hamas a Gaza, ha detto che «la strada unica ed evidente per la liberazione degli ostaggi è un accordo che preveda lo scambio di prigionieri totale o parziale». Lo ha riferito la tv pubblica israeliana Kan.

17:48
17:48
Scontri in Cisgiordania, 11 palestinesi feriti a Betlemme

Undici palestinesi sono stati feriti in scontri con l'esercito israeliano vicino Betlemme in Cisgiordania. Lo ha riferito l'agenzia Wafa secondo cui gli scontri sono cominciati nel corso di un'incursione dell'esercito nell'area della città.

17:47
17:47
«L'assedio di Gaza non rispetta le leggi umanitarie»

«Nulla può giustificare quanto successo. Non possiamo permettere che si ripeta mai più un attentato terroristico come quello di Hamas. Hamas non deve avere il futuro al governo di Gaza». Lo ha detto il presidente del Consiglio Charles Michel parlando all'Eurocamera.

«Il diritto di Israele di difendersi deve essere in linea con le leggi internazionali e umanitarie. Un assedio di Gaza non lo è. Chiediamo delle pause umanitarie, più la situazione peggiora più sarà difficile avere una pace duratura», ha sottolineato Michel spiegando che, alla conferenza di Parigi di domani, «concorderemo un maggior sostegno» per i palestinesi.

17:41
17:41
Zelensky: «Evacuati 43 cittadini ucraini da Gaza»

«L'Ucraina ha evacuato con successo il suo primo gruppo di 43 cittadini ucraini da Gaza. Ora sono al sicuro in Egitto, dove i diplomatici ucraini forniscono loro l'assistenza necessaria». Lo ha scritto su X il presidente ucraino Volodymyr Zelensky.

«Abbiamo anche aiutato a evacuare 36 cittadini della Moldavia e siamo lieti di aiutare il nostro amichevole vicino», ha aggiunto. «L'evacuazione continua. Le nostre ambasciate in Israele ed Egitto, così come altre agenzie competenti, stanno lavorando duramente per far uscire da Gaza un numero maggiore di nostri cittadini», ha concluso.

16:58
16:58
Cate Blanchett: «Serve un cessate il fuoco umanitario»

«Nelle scorse settimana abbiamo visto con orrore le violenze in Israele e a Gaza; il conflitto ha mietuto migliaia di vite. L'Unchr, assieme ad altre organizzazioni ha chiesto un cessate il fuoco umanitario e il rilascio degli ostaggi».

Lo ha sottolineato l'attrice australiana e ambasciatrice di buona volontà per l'Alto commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr), Cate Blanchett parlando oggi all'Eurocamera.

Alle parole dell'attrice l'Aula della Plenaria si è plasticamente divisa: è scattato l'applauso dell'Aula sinistra dell'emiciclo, mentre il resto dell'Assemblea è rimasta in silenzio.

16:52
16:52
Israele: «Scovati e distrutti circa 130 tunnel a Gaza»

I genieri dell'esercito israeliano hanno trovato e distrutto circa 130 imbocchi di tunnel dall'inizio dell'operazione dentro la Striscia. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui in molti casi sono state trovate accanto agli imbocchi strutture con batterie d'auto che si ritiene fossero collegate al sistema di filtraggio dell'aria dei tunnel.

16:42
16:42
Hamas: «Abbiamo agito così per rilanciare la questione palestinese»

Era necessario «cambiare l'intera equazione e non solo avere uno scontro. Siamo riusciti a rimettere sul tavolo la questione palestinese, e ora nessuno nella regione è più tranquillo».

Così Khalil al-Hayya, alto dirigente di Hamas, spiega in una intervista al New York Times da Doha lo scopo dell'attacco senza precedenti in Israele.

«Spero che lo stato di guerra con Israele diventi permanente su tutti i confini e che il mondo arabo sia al nostro fianco», gli ha fatto eco Taher El-Nounou, consigliere per i media di Hamas.

«Ciò che poteva cambiare l'equazione era un grande atto e, senza dubbio, si sapeva che la reazione a questo grande atto sarebbe stata grande ma dovevamo dire alla gente che la causa palestinese non sarebbe morta», ha aggiunto al-Hayya.

15:27
15:27
Due soldati israeliani feriti da razzi lanciati dal Libano

Due soldati israeliani sono stati feriti da un missile anticarro lanciato dal Libano contro le truppe nell'area della comunità settentrionale di Dovev. Lo riferisce l'esercito israeliano, spiegando che altri due razzi sono stati lanciati contro le aree di Shtula e Yiftah, al confine. L'esercito sta rispondendo con colpi di artiglieria.

Nelle ultime settimane Hezbollah ha effettuato decine di attacchi missilistici contro il nord di Israele.

15:12
15:12
«Negoziamo il rilascio di alcuni ostaggi per una tregua»

Il Qatar sta negoziando con Israele e Hamas, in coordinamento con gli Stati Uniti, il rilascio di 10-15 ostaggi in cambio di una tregua a Gaza di uno o due giorni: lo riferiscono fonti a conoscenza del dossier citate dall'AFP.

Ieri il sito di notizie americano Axios aveva riferito di una richiesta del presidente degli Stati Uniti Joe Biden al premier israeliano Benyamin Netanyahu di una tregua di qualche giorno per favorire la liberazione dei prigionieri.

15:10
15:10
Nel nord di Gaza restano solo 100.000 abitanti su 1,1 milioni

Nel nord di Gaza sono rimasti solo 100.000 civili su una popolazione di 1,1 milioni di abitanti, secondo quanto indicato oggi da un portavoce del governo israeliano, Eylon Levy, in dichiarazioni a Sky News.

14:41
14:41
Morto uno spagnolo scomparso dall'attacco di Hamas

Iván Illarramendi, cittadino spagnolo residente in Israele di cui si erano perse le tracce dall'attacco di Hamas dello scorso 7 ottobre, è morto. Lo confermano all'ANSA fonti del ministero degli esteri spagnolo. Al momento non sono emersi altri dettagli sulle circostanze del decesso.

Il 17 ottobre il premier spagnolo Pedro Sánchez aveva detto che Illarramendi era tra gli ostaggi di Hamas, esigendone la liberazione.

Illarramendi, 46enne originario dei Paesi Baschi, viveva con la moglie cilena in un kibbutz situato nei pressi della Striscia di Gaza.

È la seconda persona di cittadinanza spagnola, dopo la 19enne Maya Villalobo, confermata come vittima dell'attacco di Hamas del 7 ottobre.

13:06
13:06
Bandiere bianche nel corridoio umanitario

L'esercito israeliano ha diffuso immagini del passaggio della popolazione palestinese dal nord al sud della Striscia nel corridoio umanitario aperto anche oggi dall'esercito lungo la strada Salah ad Din che taglia Gaza.

Dalle immagini si vedono centinaia di persone in cammino e anche in questa occasione, come avvenuto ieri, sono state innalzate dai palestinesi bandiere bianche. Il corridoio umanitario terminerà alle 14.00 (ora locale).

13:04
13:04
«Ucciso un sergente dell'unità d'élite»

L'esercito israeliano ha annunciato che il sergente dell'unità d'élite Shaldag, Jonathan Chazor, di 22 anni, è stato ucciso ieri combattendo contro i terroristi di Hamas nel nord della Striscia di Gaza. Chazor era originario della comunità settentrionale di Katzir.

La sua morte porta a 32 il bilancio dei soldati uccisi nell'offensiva di terra di Israele a Gaza, e a 350 dal 7 ottobre.

12:27
12:27
«Almeno 10.569 persone morte nella Striscia di Gaza»

Sono almeno 10'569 le persone morte nella Striscia di Gaza dal 7 ottobre scorso, secondo l'ultimo bilancio del ministero della sanità di Hamas.

Fra le vittime, 4'324 sono i minori e 2'823 le donne, secondo quanto indicano le autorità della fazione palestinese.

10:49
10:49
Israele apre nuovamente corridoio umanitario nord-sud di Gaza

L'esercito israeliano ha annunciato di aver di nuovo aperto fin alle 14 di oggi (ora locale) un corridoio umanitario dal nord al sud della Striscia lungo la via Salah ad Din che taglia l'intera Gaza.

Lo ha annunciato il portavoce dell'esercito in lingua araba Avichay Adraae che ha sollecitato i cittadini di Gaza a spostarsi a sud. "Se tieni a te stesso e ai tuoi cari - ha sottolineato - dirigiti a sud".

08:14
08:14
«31 i soldati morti in combattimento dal 7 ottobre»

Sono saliti a 31 i soldati israeliani morti dall'avvio dell'operazione terrestre nella Striscia di Gaza in risposta all'attacco di Hamas del 7 ottobre scorso.

L'ultimo in ordine di tempo - ha fatto sapere l'esercito - è stato Yaacov Ozeri (28 anni) della 410esima Brigata corazzata ucciso ieri nel nord della Striscia. Inoltre - secondo la stessa fonte - ci sono anche tre soldati che sono stati feriti in modo grave sempre durante i combattimenti di ieri.

Intanto, a un mese dall'inizio dell'operazione militare contro Hamas, le Forze di difesa israeliane (Idf) hanno effettuato attacchi su più di 14'000 obiettivi nella Striscia di Gaza, ha detto ieri sera in conferenza stampa il portavoce dell'esercito Daniel Hagari.

Le Idf affermano di aver demolito oltre 100 ingressi di tunnel, distrutto più di 4'000 armi di vario tipo e "ucciso molti terroristi di Hamas, anche nel grado di comandanti".

Hagari ha spiegato che molti degli obiettivi colpiti sono stati localizzati in moschee, asili e quartieri residenziali. "Ciò dimostra che Hamas sta cinicamente usando la sua popolazione come scudo umano", ha detto il portavoce dell'esercito israeliano.

08:08
08:08
«Ucciso il capo della produzione delle armi di Hamas»

L'esercito israeliano ha ucciso nella notte, in un attacco aereo mirato, Mohsen Abu Zina, capo della produzione di armi di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare, secondo cui Abu Zina è stato «uno dei principali sviluppatori di armi di Hamas ed era un esperto nello sviluppo di armi strategiche e razzi utilizzati dai terroristi».

Il portavoce ha poi aggiunto che la notte scorsa è stata eliminata «una cellula terroristica che progettava di lanciare missili anti-tank contro i soldati».

07:49
07:49
Almeno 500 persone (perlopiù straniere o con doppia nazionalità) hanno lasciato Gaza ieri

Almeno 500 persone, la maggior parte delle quali straniere o con doppia nazionalità e i loro familiari a carico, hanno lasciato nella giornata di ieri la Striscia di Gaza attraverso l'Egitto, scrive il «Guardian» citando la Reuters che si rifà a fonti di sicurezza egiziane.

Il ministero degli esteri giordano ha affermato che ieri sono stati evacuati 262 giordani, su un totale di 569 rimasti bloccati a Gaza, mentre il Canada ha dichiarato che 59 dei suoi cittadini, residenti permanenti e familiari sono stati evacuati.

Altri paesi i cui cittadini sono stati autorizzati a partire ieri includono Romania, Germania, Moldavia, Ucraina, Filippine e Francia, secondo l'autorità di frontiera di Gaza.

Secondo una fonte medica, inoltre, a 19 palestinesi di Gaza che necessitano di cure mediche è stato permesso di unirsi a dozzine di altri che sono in cura negli ospedali egiziani.

Fonti della sicurezza egiziane hanno tra l'altro affermato che l'Egitto continua a fare pressione per maggiori aiuti e carburante nella Striscia e per la sicurezza delle ambulanze.

07:10
07:10
«Bombardati in Libano obiettivi di Hezbollah»

Israele ha colpito il territorio libanese più volte nelle ultime 24 ore. Lo rendo noto l'esercito israeliano, definendo i suoi attacchi come «risposte al fuoco» contro lo Stato ebraico e a «un obiettivo aereo sospetto» rilevato in territorio israeliano.

Nella tarda serata di ieri il portavoce delle Forze di difesa israeliane (Idf), Daniel Hagari, ha detto che gli aerei da guerra delle Idf hanno colpito più volte obiettivi di Hezbollah il Libano tra cui un «magazzino, posizioni di lancio, infrastrutture e siti in cui si trovano mezzi tecnologici».

06:22
06:22
Il punto alle 6.00

La CIA sta lavorando con l'intelligence israeliana su piani per salvare gli ostaggi nelle mani di Hamas, secondo le Forze di difesa israeliane (IDF).

Il direttore dell'agenzia di spionaggio americana Bill Burns ha discusso ieri dell'argomento con il capo di stato maggiore dell'IDF, Herzi Halevi, ha detto il portavoce dell'esercito israeliano Daniel Hagari. Durante l'incontro tra Burns e Halevi in Israele sono stati presentati materiali di intelligence e pianificazione operativa per aiutare il rilascio degli ostaggi, secondo Hagari.

Intanto, i bombardamenti israeliani su Gaza continuano. Oltre il 70% delle 10.305 persone uccise a Gaza dal 7 ottobre erano bambini, donne e anziani, ha dichiarato martedì il Ministero della Sanità palestinese a Ramallah in un rapporto. Il portavoce dell'UNICEF, James Elder, ha difeso l'accuratezza dei numeri dei morti riportati da Gaza, affermando che i numeri dell'organizzazione sono strettamente allineati con quelli del Ministero della Sanità controllato da Hamas nell'enclave.

La Camera dei rappresentanti degli Stati Uniti nel frattempo ha censurato la deputata democratica Rashida Tlaib, prima e unica donna di origini palestinesi al Congresso americano, per le sue osservazioni in merito alla guerra tra Israele e Hamas. Lo riportano i media USA.