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«Hamas è disponibile a prolungare la tregua con Israele»

Lo ha riferito una fonte vicina al movimento palestinese che governa la Striscia di Gaza, secondo la quale «i mediatori stanno conducendo sforzi intensi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Hamas è disponibile a prolungare la tregua con Israele»
Red. Online
30.11.2023 06:25
23:18
23:18
Morto un civile nell'attentato a Gerusalemme

Un civile israeliano colpito oggi dalle forze di sicurezza a Gerusalemme mentre cercavano di neutralizzare due uomini armati che avevano aperto il fuoco sui passanti è morto in serata in ospedale per le ferite riportate. Lo riferisce Haaretz online aggiungendo che le riprese video dell'attacco pubblicate sui social media mostrano il civile che alza le mani e implora i soldati di non sparare, dopodiché viene colpito e cade a terra. Secondo Ynet, i militari hanno detto che pensavano che fosse un terrorista. Sale così a quattro il numero delle vittime dell'attentato.

22:39
22:39
Houthi: «Pronti a nuove operazioni militari contro Israele»

I ribelli yemeniti filoiraniani Houthi sono pronti a lanciare nuove operazioni militari contro Israele, se le forze israeliane lanceranno una nuova offensiva contro Gaza. «Non esiteremo ad espandere le nostre operazioni militari contro l'entità israeliana e ad includere obiettivi che potrebbero non essere previsti né sulla terra né in mare», ha affermato sul suo profilo X citato da Al Jazeera online il loro portavoce militare, Yahya Saree, aggiungendo che il gruppo continua a detenere una nave mercantile collegata a Israele, sequestrata nel Mar Rosso all'inizio di questo mese.

22:18
22:18
Liberati sei ostaggi, ora in viaggio verso Israele

Sei ostaggi israeliani sono stati rilasciati da Hamas e sono sulla via per Israele. Lo ha annunciato l'esercito, come riporta Haaretz.

22:15
22:15
«Hamas è disponibile a prolungare la tregua con Israele»

Hamas è «disponibile a prolungare la tregua» in vigore dal 24 novembre e che dovrebbe concludersi domani alle 7 (le 6 in Svizzera). Lo ha riferito una fonte vicina al movimento palestinese che governa la Striscia di Gaza. «I mediatori stanno conducendo sforzi intensi, che continuano attualmente, per (ottenere) un ulteriore giorno di tregua e poi lavorare per una proroga di diversi altri giorni», ha detto la fonte.

21:54
21:54
Blinken: «La tregua va prolungata per l'ottavo giorno e anche oltre»

Prolungare la tregua a Gaza per «l'ottavo giorno e oltre». Lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken ai giornalisti a Tel Aviv dopo una visita in Israele e in Cisgiordania. «Chiaramente, vogliamo vedere questo processo continuare ad andare avanti», ha aggiunto.

21:28
21:28
Blinken chiede a Israele zone sicure per i civili a Gaza

«L'obiettivo immediato dell'amministrazione Biden è lavorare con i nostri partner per prolungare la pausa» nei combattimenti tra Israele e Hamas, in modo che più ostaggi possano uscire da lì. Lo ha detto il segretario di Stato Antony Blinken in conferenza stampa all'ambasciata americana a Gerusalemme.

Gli Usa hanno ribadito a Israele la necessità di mettere in atto piani per ridurre ulteriormente le vittime civili prima di operare nel sud di Gaza, come la creazione di aree sicure per i palestinesi. «Il modo in cui Israele si difende è importante. Come ho detto al primo ministro, le intenzioni contano, ma lo sono anche i risultati».

21:13
21:13
«Le affermazioni di Hamas su Bibas non sono ancora state accertate»

«Le affermazioni di Hamas circa la famiglia Bibas non sono state ancora convalidate»: lo ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari. «L'organizzazione terroristica Hamas - ha detto Hagari, riferendosi ad un video circolato a Gaza - ha divulgato un filmato duro e crudele di Yarden Bibas. Il nostro cuore è con la intera famiglia».

''Si tratta - secondo Hagari - di un atto di terrore psicologico condotto da Hamas contro le famiglie degli ostaggi''. Israele insiste affinché i mediatori tornino ad esigere da Hamas la liberazione di tutte le donne ed i bambini e che gli ostaggi siano visitati dalla Croce Rossa''.

20:44
20:44
Il papà di Kfir e Ariel a Netanyahu: «Hai ucciso la mia famiglia»

«Bibi, hai bombardato la mia famiglia. Era tutto quello che avevo nella mia vita», portali «verso casa perché siano sepolti in Israele, ti scongiuro». In un video diffuso da Hamas Yarden Bibas, marito e padre di Shiri, Kfir (10 mesi) e Ariel (4 anni) ostaggi a Gaza e che i miliziani danno per morti in un raid di Israele, si rivolge direttamente al premier Benyamin Netanyahu.

Il filmato è preceduto da una dichiarazione di Hamas secondo cui «il detenuto Yarden Bibas ha appreso che gli aerei del nemico hanno ucciso la moglie e i due figli. Hamas ha offerto di trasferire i loro corpi a Israele ma che per ora si rifiuta di riceverli».

L'uomo, ostaggio a Gaza, guarda fisso nella camera. Maglietta nera e barba folta, è seduto in un ambiente oscurato e irriconoscibile. Su un lato si vede in sovrimpressione la foto della moglie e dei bimbi.

20:09
20:09
Gli USA insistono: «Non è momento per un cessate il fuoco permanente»

Per gli Stati Uniti non è ancora il «momento per un cessate il fuoco permanente» a Gaza. «Vogliamo che la tregua si allunghi all'ottavo, nono giorno ma non è il momento per un cessate il fuoco permanente».

Lo ha detto il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.

20:01
20:01
«L'attacco a Gerusalemme è un esempio della minaccia di Hamas»

Gli Stati Uniti hanno condannato l'attacco terroristico a Gerusalemme. «È un altro esempio della minaccia che rappresenta Hamas», ha detto il portavoce del consiglio per la sicurezza nazionale americana, John Kirby, in un briefing con la stampa.

19:12
19:12
«Hamas potrebbe restituire anche 3 cadaveri oggi»

Israele si aspetta di ricevere stasera da Hamas anche i corpi senza vita di tre israeliani. Lo riferisce Canale 13, precisando che la loro identità non è stata resa nota. Oltre alle due donne già liberate nel pomeriggio, la tv sottolinea che ci si aspetta anche il rilascio di almeno altri 6 ostaggi.

18:13
18:13
Macron: «Mia è libera, una gioia per la famiglia e per tutti i francesi»

«Mia Schem è libera. E' una grande gioia che condivido con la sua famiglia e tutti i francesi». Lo scrive su X il presidente francese Emmanuel Macron dopo il rilascio a Gaza della giovane israeliana con doppia nazionalità, già arrivata in Israele.

«Esprimo anche la mia solidarietà con tutti coloro che restano in ostaggio di Hamas. La Francia lavora con i suoi partner per ottenere la loro liberazione al più presto», aggiunge il capo dell'Eliseo.

Rapita durante l'attacco contro Israele del 7 ottobre, Mia Shem, 21 anni, era apparsa il 16 ottobre in un video diffuso da Hamas. A inizio novembre, il ministero degli Esteri francese aveva parlato di otto cittadini francesi o con doppio passaporto dispersi o rapiti dai terroristi.

Nel frattempo sono stati liberati, oltre a Mia, anche tre bambini con doppia nazionalità franco-israeliana. La ragazza franco-israeliana è tra le persone sequestrate durante il festival musicale Tribe of Nova, nel deserto del Negev, al confine con la Striscia di Gaza, dove gli assalitori di Hamas hanno ucciso 364 persone, sequestrandone molte altre.

Secondo il Forum che riunisce le famiglie degli ostaggi e dei dispersi, Mia Shem, che lavorava in un salone di tatuaggi, si trovava lì con un amico franco-israeliano come lei, Elya Toledano, 27 anni, di cui non si hanno più notizie.

17:32
17:32
La Francia condanna l'attentato di Hamas a Gerusalemme

La Francia condanna «con la più grande fermezza l'attacco terroristico perpetrato oggi a Gerusalemme e rivendicato da Hamas, che ha causato almeno tre morti e diversi feriti»: è quanto si legge in una nota diffusa dal ministero degli Esteri di Parigi, in cui vengono rivolte «le condoglianze ai familiari delle vittime nonché gli auguri di pronta guarigione ai feriti».

16:37
16:37
Consegnati due ostaggi israeliani alla Croce Rossa

Due donne israeliane tenute in ostaggio a Gaza sono state consegnate alla Croce Rossa e sono dirette verso il territorio israeliano. Lo rende noto il portavoce militare dell'esercito di Israele.

Nelle prossime ore, ha aggiunto, altri ostaggi dovrebbero tornare in libertà.

Le due donne appena rilasciate da Hamas sono Mia Schem di 21 anni e Amit Sosna di 40 anni. Mia - che ha anche la nazionalità francese - è stata rapita al festival di Reim, insieme a un amico, Elia Toledano, che è ancora in prigionia. La giovane apparve ferita nel primo video di un ostaggio diffuso da Hamas. Amit fu invece sequestrata dal kibbutz di Kfar Aza.

16:23
16:23
«Israele pensa all'esilio dei terroristi come soluzione per sradicare Hamas»

Tra le varie strategie per sradicare per sempre Hamas, Israele starebbe valutando l'ipotesi dell'esilio dei terroristi, almeno quelli di basso livello, da Gaza. Lo rivelano funzionari israeliani e americani al Wall Street Journal che ha anche preso visione di una bozza del piano per la Striscia post-Hamas.

L'idea dell'esilio ricorda l'accordo mediato dagli Stati Uniti che permise al leader palestinese Yasser Arafat di fuggire con migliaia di combattenti da Beirut durante l'assedio israeliano del 1982.

Questa prospettiva, riferiscono le fonti, sarebbe emersa dai colloqui tra israeliani e americani su chi governerà Gaza una volta finita la guerra e su come evitare che il territorio sia ancora sfruttato per organizzare un attacco contro Israele come quello del 7 ottobre, il peggiore nella storia della nazione.

Una delle proposte, sviluppata dal think tank dell'esercito israeliano e vista dal Wall Street Journal, partirebbe dalla creazione di quelle che vengono chiamate «zone sicure e libere da Hamas» che sarebbero governate da una nuova autorità di Gaza, sostenuta dall'Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti.

Non è chiaro tuttavia quale sarebbe la sorte dei terroristi e delle loro famiglie e soprattutto, come sottolineano gli analisti, se essi accetterebbero l'ipotesi dell'esilio. Per i combattenti di Hamas lasciare Gaza oggi sarebbe fondamentalmente diverso rispetto al Libano nel 1982.

Mentre Arafat e i suoi 11.000 uomini erano in visita a Beirut, la Striscia per i terroristi è casa e fa parte di un auspicato stato palestinese indipendente. Il piano richiederebbe, inoltre, il sostegno di paesi disposti ad accettare i combattenti di Hamas, Turchia, Qatar, Iran, Russia o Libano.

16:19
16:19
I processi a Netanyahu riprenderanno la prossima settimana

La Procura dello Stato di Israele ha annunciato che le udienze dei processi per corruzione contro il premier Benyamin Netanyahu ricominceranno la prossima settimana. Lo riferisce Haaretz.

Nelle scorse settimane alcuni processi, ritenuti non urgenti, erano stati sospesi a causa della guerra con Hamas. I tribunali stanno ora riprendendo a lavorare normalmente.

15:16
15:16
Rimpatriati i 17 thailandesi liberati da Hamas

I 17 ostaggi thailandesi rilasciati da Hamas negli ultimi giorni dopo settimane di detenzione a Gaza sono tornati oggi in Thailandia, con un volo atterrato nel pomeriggio all'aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok. Lo ha comunicato il ministero degli esteri di Bangkok.

Il gruppo rappresenta il primo contingente di ostaggi rientrato in patria. Altri sei sono tornati in libertà negli ultimi giorni, ma nove thailandesi sono ancora nelle mani di Hamas. In totale, 39 thailandesi sono stati uccisi negli attacchi dello scorso 7 ottobre in territorio israeliano.

Prima di quegli attentati, la comunità thailandese in Israele contava circa 30mila persone, quasi tutti impiegati nell'agricoltura e provenienti dalle aree rurali del nord-est della Thailandia. Il governo di Bangkok ne ha finora rimpatriati circa 9mila, ma in molti preferiscono restare in Israele.

Lavorando nei campi israeliani riescono a guadagnare fino a mille euro al mese, una cifra che a molti serve per ripagare debiti e mantenere le famiglie a distanza.

14:36
14:36
Il Papa a Herzog: «Non si può rispondere al terrore con il terrore»

Il mese scorso, in una telefonata definita 'tesa', papa Francesco disse al presidente israeliano Isaac Herzog che «non si può rispondere al terrore con il terrore», in riferimento all'offensiva delle truppe d'Israele a Gaza.

Lo rivela il Washington Post, citando un funzionario israeliano coperto da anonimato, a conoscenza del contenuto della conversazione. Herzog, scrive il giornale, protestò, ribadendo la posizione secondo cui il governo israeliano stava facendo ciò che era necessario a Gaza per difendere il proprio popolo. Il papa continuò dicendo che i colpevoli dovevano essere ritenuti responsabili, non i civili.

Quella chiamata privata - scrive il giornale - avrebbe influenzato le interpretazioni negative israeliane della dichiarazione di Francesco, durante la sua udienza generale del 22 novembre in Piazza San Pietro e dopo un incontro con palestinesi con parenti a Gaza e israeliani parenti di ostaggi: «Le guerre fanno questo ma qui siamo andati oltre le guerre: questa non è guerra, è terrorismo. Per favore andiamo avanti per la pace, pregate per la pace».

Considerando lo scambio diplomatico - ritenuto così sgradevole dagli israeliani da non renderlo pubblico - l'implicazione sembrava chiara: il papa stava definendo la loro campagna a Gaza un atto di terrorismo. «Come potrebbe essere interpretato altrimenti?» ha detto l'alto funzionario israeliano al Washington Post.

Il Vaticano non ha voluto chiarire se il Papa stesse descrivendo pubblicamente o privatamente le azioni israeliane a Gaza come «terrorismo». Ma in una dichiarazione al Washington Post, si ammette che ci sia stata una chiamata tra il papa e Herzog. «La telefonata, come altre avvenute negli stessi giorni, si inserisce nel contesto degli sforzi del Santo Padre volti a contenere la gravità e la portata della situazione di conflitto in Terra Santa», si legge nel comunicato.

Un portavoce dell'ufficio del presidente israeliano ha rifiutato commenti, dicendo: «Non siamo propensi a fare riferimento a conversazioni private».

14:14
14:14
Blinken è a Ramallah per incontrare Abu Mazen

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken è giunto a Ramallah in Cisgiordania, dove incontrerà il presidente dell'Autorità nazionale palestinese (Anp) Abu Mazen. Lo riferisce la France Presse.

Blinken è arrivato in un convoglio blindato alla sede dell'Autorità Palestinese, che ha un parziale controllo amministrativo in Cisgiordania, poco dopo aver incontrato il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Gerusalemme.

14:13
14:13
Netanyahu a Blinken: «Abbiamo giurato di eliminare Hamas»

«Abbiamo giurato, io stesso ho giurato, di eliminare Hamas. Niente ci fermerà»: lo ha ribadito Benjamin Netanyahu al termine di un incontro con il segretario di stato degli Stati Uniti, Antony Blinken.

«Il nostro incontro - ha ribadito - è avvenuto poche ore dopo che killer di Hamas avevano assassinato israeliani qua, a Gerusalemme. Gli ho detto: «Questo è lo stesso Hamas. Lo stesso Hamas che ha compiuto il terribile massacro del 7 ottobre e lo stesso Hamas che cerca di ucciderci ovunque»».

«Noi continueremo questa guerra - ha detto ancora il premier. - fino a quando raggiungeremo i nostri scopi».

13:36
13:36
«Oggi saranno rilasciati 10 ostaggi israeliani»

Una fonte di Hamas ha dichiarato all'agenzia di stampa Afp che oggi saranno liberati 10 ostaggi israeliani, due dei quali hanno anche la cittadinanza russa.

Secondo il quotidiano israeliano Haaretz però non è chiaro al momento se la fonte di Hamas stia contando tra i 10 Yelena Trupanov e sua madre Irena Tati, le due donne ostaggio russo-israeliane liberate ieri sera, o se altri due cittadini con doppia nazionalità siano nella lista dei rapiti che verranno rilasciati questa sera.

13:11
13:11
Sale a 13 il bilancio dei feriti dell'attentato a Gerusalemme

È salito a 13 il numero delle persone rimaste ferite nell'attentato di oggi a Gerusalemme: lo scrive il Guardian citando fonti ospedaliere. Inizialmente il bilancio dei feriti dell'agguato, che ha provocato la morte di 3 persone, era stato fissato a 8.

Due ospedali nell'area di Gerusalemme hanno confermato di aver ricevuto i feriti. Per i media locali, almeno cinque di loro sono in gravi condizioni.

12:57
12:57
Hamas rivendica l'attentato a Gerusalemme

Hamas rivendica in un comunicato l'attacco a Gerusalemme che ha ucciso tre israeliani. 

Hamas invoca «un'escalation della resistenza» contro Israele nel comunicato con il quale rivendica la responsabilità dell'attentato a Gerusalemme.

«Questa operazione è una risposta naturale ai crimini senza precedenti dell'occupante nella Striscia di Gaza e contro i bambini a Jenin», si legge nella nota della fazione islamica palestinese.

12:51
12:51
Israele conferma: «Un altro attentato a Beqaot»

L'esercito israeliano ha confermato che quanto avvenuto oggi a Beqaot (valle del Giordano) è stato un attentato. Due militari, ha aggiunto, sono rimasti feriti in modo leggero quando un veicolo li ha travolti.

L'assalitore «è stato neutralizzato» e l'esercito sta setacciando la zona alla ricerca di possibili complici. Poche ore prima un altro attentato era stato condotto a Gerusalemme da due attentatori ritenuti affiliati a Hamas.

12:46
12:46
Auto travolge israeliani nella valle del Giordano: ci sono feriti

Alcuni israeliani sono rimasti feriti dopo che un'auto li ha travolti nella zona di Beqaot, nella valle del Giordano. Lo riferiscono i media secondo cui potrebbe trattarsi di un attentato. Il conducente, presumibilmente un palestinese, è stato "neutralizzato", ha riferito la radio pubblica Kan. L'esercito è accorso sul posto.

11:59
11:59
«Israele proseguirà la guerra dopo la tregua per gli ostaggi»

Dopo la tregua per favorire il rilascio degli ostaggi, la guerra di Israele contro i terroristi di Hamas continuerà. Lo ha detto il ministro degli esteri israeliano Eli Cohen, presente al vertice Osce di Skopje.

«Il 7 ottobre è stato un giorno tragico per lo stato di Israele. C'è un solo responsabile del massacro del 7 ottobre, della guerra e delle sofferenze della popolazione di Gaza, ed è Hamas-Isis», ha aggiunto Cohen. «Continueremo a combattere finché non saranno liberati tutti gli ostaggi e non elimineremo Hamas-Isis. Il mondo dovrebbe essere unito per liberare Gaza da Hamas-Isis», ha affermato il ministro israeliano.

11:58
11:58
«Continueremo a distribuire armi ai civili»

Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, riferendosi all'attentato terroristico di questa mattina a Gerusalemme, ha dichiarato che il governo "continuerà ad espandere la distribuzione di armi ai civili", poiché, "questa è una misura che si è dimostrata più volte necessaria nella guerra contro il terrorismo", ha scritto in un post su Telegram.

"La rapida reazione di due soldati e di un civile che hanno eliminato i terroristi ha impedito un attacco più grave", ha aggiunto, in riferimento all'importante numero di munizioni trovate nell'auto dei due terroristi che indicherebbero il piano per un attacco di vaste proporzioni.

11:57
11:57
Hamas: «Oggi consegneremo i corpi di tre israeliani»

Un funzionario di Hamas Basem Naim ha dichiarato al canale Al-Araby Al-Jadeed, con sede a Londra e di proprietà del Qatar, che secondo i termini dell'odierna estensione della tregua per il settimo giorno, Hamas consegnerà i corpi di tre israeliani.

Naim ha affermato che la loro identità è sconosciuta e sono stati uccisi durante l'operazione militare di Israele a Gaza. Lo riporta Times of Israel. Il funzionario ha aggiunto che Hamas è disposta a negoziare il rilascio di uomini civili israeliani se la tregua viene prolungata e si raggiunge un nuovo accordo.

10:46
10:46
Dieci ostaggi israeliani e 4 thailandesi hanno raggiunto l'Egitto

I dieci ostaggi israeliani e i quattro lavoratori thailandesi che avrebbero dovuto arrivare in Egitto ieri sera dalla Striscia di Gaza, sono stati consegnati questa mattina alla sicurezza egiziana e alla Croce Rossa. Lo riferisce una fonte della sicurezza, precisando che ora verranno trasferiti dal valico di terra di Rafah al valico di Kerem Shalom, quindi, in aereo, in Israele.

Il settimo giorno di tregua è già iniziato ed entrambe le parti stanno seguendo i protocolli dei giorni scorsi

10:36
10:36
«L'attentato dimostra che la guerra contro Hamas deve continuare»

Il ministro israeliano Benny Gantz ha dichiarato che l'attacco terroristico di questa mattina a Gerusalemme rafforza la determinazione di Israele a continuare la guerra contro Hamas a Gaza.

«Questo attacco terroristico è un'ulteriore prova del nostro obbligo di continuare a combattere con forza e determinazione contro il terrorismo omicida che minaccia i nostri cittadini a Gerusalemme, a Gaza, in Giudea e Samaria e ovunque», scrive Gantz su X (ex Twitter), usando il nome biblico della Cisgiordania.

09:59
09:59
«Bisogna proseguire i colloqui per la tregua»

«Questo processo ha prodotto risultati. È importante, e noi speriamo che esso continui»: lo ha affermato oggi, secondo la radio militare, il segretario di stato Antony Blinken all'inizio di un incontro con il presidente israeliano Isaac Herzog.

Si riferiva alla mediazione in corso per una estensione della tregua a Gaza. «Noi - ha aggiunto Blinken - ci accingiamo a proseguire i colloqui con il governo israeliano circa la situazione a Gaza».

«Fin dal primo giorno - ha detto ancora Blinken - ci siamo concentrati su come garantire il rilascio degli ostaggi da Gaza, da Hamas. Nell'ultima settimana abbiamo visto sviluppi molto positivi, di ostaggi che ritornano a casa e si riuniscono con le famiglie, e questo dovrebbe proseguire anche oggi».

Questi sforzi diplomatici, ha notato Blinken, «hanno consentito inoltre un aumento nella spedizione di aiuti umanitari per i civili innocenti di Gaza che ne hanno un bisogno disperato. Questo processo produce dunque effetti e spero continui».

Blinken ha sottolineato poi che gli Stati Uniti sostengono il diritto di Israele alla autodifesa e alla garanzia che «un 7 ottobre non si ripeta mai più».

09:42
09:42
Attentato a Gerusalemme: sono tre gli israeliani uccisi

È salito a tre il numero degli israeliani uccisi all'ingresso di Gerusalemme in un attentato terroristico palestinese. Lo ha riferito il direttore del Magend David Adom (equivalente locale della Croce Rossa) Eli Bin.

In precedenza aveva riferito dalla uccisione di una donna di 24 anni e di un uomo di 70. Quattro feriti sono in condizioni gravi.

08:57
08:57
Attentato a Gerusalemme: sale a tre il numero di israeliani uccisi

È salito a tre il numero degli israeliani uccisi all'ingresso di Gerusalemme in un attentato terroristico palestinese. Lo ha riferito il direttore del Magend David Adom (equivalente locale della Croce Rossa) Eli Bin.

In precedenza aveva riferito dalla uccisione di una donna di 24 anni e di un uomo di 70. Quattro feriti sono in condizioni gravi.

L'attentato è stato condotto, «a quanto pare», da Hamas. Lo ha affermato il ministro per la sicurezza nazionale Itamar ben Gvir, dopo un primo sopralluogo sul posto.

«Attivisti di Hamas hanno organizzato l'attentato. Hamas - ha aggiunto - ci parla a due voci: una è quella delle tregua, l'altra è quella del terrorismo». «Noi - ha proseguito - non dobbiamo mostrare alcuna debolezza. Con Hamas dobbiamo dialogare solo attraverso i mirini e mediante la guerra».

08:32
08:32
«Oggi Hamas rilascia 8 ostaggi tra donne e bambini»

Secondo fonti israeliane, l'elenco degli ostaggi che saranno rilasciati oggi comprende otto persone, probabilmente sei donne e due bambini. Lo riferiscono i media israeliani aggiungendo che saranno restituiti anche i corpi di tre rapiti.

Gli sforzi per la continuazione del cessate il fuoco e il rilascio di altri ostaggi sono proseguiti per tutta la notte. Hamas ha inizialmente insistito per la consegna di cinque ostaggi vivi e tre corpi, tutti di donne e bambini. Una lista a cui Israele si è opposto perché contraria alla condizione concordata nell'accordo originale, secondo cui Hamas avrebbe rilasciato 10 ostaggi vivi ogni giorno.

08:31
08:31
Aggiornato il bilancio dell'attentato a Gerusalemme: 2 israeliani uccisi e 8 feriti

Due israeliani sono rimasti uccisi ed altri otto sono stati feriti nell'attentato avvenuto oggi a Gerusalemme. Lo ha riferito il capo della polizia cittadina, Doron Turgeman.

I due attentatori, due palestinesi di Gerusalemme est, sono arrivati in automobile: sono subito scesi impugnando un fucile M-16 ed una pistola ed hanno aperto il fuoco. Turgeman ha aggiunto che sono stati uccisi dall'intervento immediato di due soldati che erano presenti sul posto e di un civile.

La polizia resta in massima allerta a Gerusalemme est dove si nota grande fermento dopo la liberazione di detenuti palestinesi nel contesto della tregua con Hamas.

07:29
07:29
Attentato a Gerusalemme: sei feriti

Sei persone sono rimaste ferite da colpi di arma da fuoco sparati alla fermata del tram all'ingresso di Gerusalemme, sul boulevard Weizman: due feriti sono in condizioni critiche. I due attentatori sono stati uccisi, riferisce Ynet.

07:28
07:28
«La tregua prosegue con le stesse condizioni»

In un comunicato citato dai media internazionali, il Ministero degli Affari esteri di Doha ha affermato che la tregua a Gaza sarà prolungata per la giornata di oggi «alle stesse condizioni precedenti - che sono il cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti umanitari - nel quadro della mediazione condivisa dallo Stato del Qatar con la Repubblica araba d'Egitto e gli Stati Uniti d'America».

Hamas ha confermato stamattina che è stato raggiunto un accordo per «prolungare la tregua per un settimo giorno», i media internazionali, citando un comunicato del movimento islamista palestinese.

In precedenza le Forze di difesa israeliane (Idf) avevano scritto in un post sul loro account X (ex Twitter) che la tregua a Gaza continuerà «alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi».

Il governo israeliano ha annunciato stamattina di aver ricevuto una nuova «lista» di nomi di donne e bambini tenuti in ostaggio nella Striscia di Gaza che saranno rilasciati durante la giornata in cambio di prigionieri palestinesi, in conformità con l'accordo di tregua con il movimento islamista palestinese Hamas.

Entrata in vigore il 24 novembre, la tregua sarebbe dovuta scadere alle 7 di oggi ora locale (le 6 in Svizzera) ma è stata prorogata all'ultimo minuto dai due belligeranti.

«Conformemente ai termini dell'accordo Israele ha recentemente ricevuto una lista di donne e bambini», si legge in una nota dell'ufficio del premier Benjamin Netanyahu che non specifica il numero di ostaggi che saranno liberati.

06:25
06:25
Il punto alle 6.00

La tregua fra Hamas e Israele continua. Un'ora fa, Hamas aveva accusato israele di rifiutare l'estensione in cambio della liberazione di sette ostaggi, e questo «nonostante la conferma attraverso i mediatori che tale gruppo è tutto ciò che Hamas ha in termini di detenuti nella categoria concordata», donne e bambini. Poco prima dello scadere della tregua, fissata per le 7 del mattino (le 6 ora svizzera), le Forze di difesa israeliane hanno tuttavia annunciato di aver raggiunto un accordo con i miliziani. «La tregua continuerà alla luce degli sforzi dei mediatori per portare avanti il processo di rilascio degli ostaggi». La notizia è stata poi confermata dall'altra parte e dai mediatori del Qatar. In un comunicato citato dai media internazionali, il Ministero degli Affari esteri di Doha ha affermato che la tregua a Gaza sarà prolungata per la giornata di oggi «alle stesse condizioni precedenti - che sono il cessate il fuoco e l'ingresso di aiuti umanitari - nel quadro della mediazione condivisa dallo Stato del Qatar con la Repubblica araba d'Egitto e gli Stati Uniti d'America».