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Tregua temporanea per il Ramadan e la Pasqua ebraica

Israele accetta «il piano Witkoff», dopo giorni di stallo dei colloqui per il proseguimento dell'accordo di tregua con Hamas. - TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Tregua temporanea per il Ramadan e la Pasqua ebraica
Red. Online
02.03.2025 06:53
21:36
21:36
L'UE condanna il rifiuto di Hamas di accettare l'estensione della tregua

«L'Unione europea condanna il rifiuto di Hamas di accettare l'estensione della prima fase dell'accordo di cessate il fuoco a Gaza». Lo afferma il portavoce del servizio di azione esterna della Ue.

«La successiva decisione di Israele di bloccare l'ingresso di tutti gli aiuti umanitari a Gaza potrebbe potenzialmente comportare conseguenze umanitarie», prosegue la stessa fonte, che ha chiesto «una rapida ripresa dei negoziati sulla seconda fase del cessate il fuoco, esprimendo il suo fermo sostegno ai mediatori».

21:35
21:35
Croce Rossa: «Tregua e aiuti a Gaza fondamentali»

«È fondamentale mantenere il cessate il fuoco e gli aiuti umanitari» per la Striscia di Gaza. Lo ha affermato il segretario generale della Federazione internazionale delle società di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (Ifrc).

«È vitale che il cessate il fuoco e la distribuzione degli aiuti a Gaza siano mantenuti per soddisfare le esigenze umanitarie di sicurezza, alloggio, assistenza sanitaria, cibo e sostegno psicologico, trovando al tempo stesso una soluzione duratura per una pace duratura», ha scritto Jagan Chapagain su X.

19:34
19:34
Hamas: «Non informati da mediatori su cambio approccio di Israele»

Il portavoce di Hamas Hazem Qassem ha dichiarato al canale televisivo saudita al-Hadath che «sono in corso trattative con i Paesi mediatori per garantire il consolidamento dell'accordo sulla tregua». «I mediatori non ci hanno informato di alcun cambiamento nell'approccio da parte di Israele», ha affermato.

19:24
19:24
Gli USA: «Sosteniamo la decisione di Israele di sospendere gli aiuti a Gaza»

Il portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale della Casa Bianca Brian Hughes ha espresso sostegno e appoggio alla decisione di Israele di interrompere gli aiuti umanitari alla Striscia di Gaza, affermando che «Israele ha negoziato in buona fede fin dall'inizio di questa amministrazione per garantire il rilascio degli ostaggi. Sosterremo la loro decisione sui prossimi passi, dato che Hamas ha annunciato di non essere più interessato a un cessate il fuoco».

17:30
17:30
«Preoccupa il blocco degli aiuti a Gaza da parte di Israele»

Il capo del coordinamento umanitario dell'Onu ha espresso «preoccupazione» per la sospensione dell'ingresso di tutti gli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza da parte di Israele, definendola contraria al diritto internazionale. «La decisione di Israele di interrompere gli aiuti a Gaza è preoccupante. Il diritto internazionale umanitario è chiaro: dobbiamo avere l'accesso per fornire aiuti vitali ed essenziali», ha scritto sul social network Thomas Fletcher, il capo di Ocha.

17:13
17:13
Siria: al via il comitato per la dichiarazione costituzionale

Il presidente ad interim della Siria Ahmed al-Sharaa (Jolani) ha annunciato la formazione di un comitato di sette membri per redigere una dichiarazione costituzionale per la transizione del Paese dopo il rovesciamento del governo di Bashar al-Assad.

Una dichiarazione della presidenza ha annunciato «la formazione di un comitato di esperti», tra cui una donna, incaricato di redigere «la dichiarazione costituzionale che regola la fase di transizione» in Siria, aggiungendo che «il comitato sottoporrà le sue proposte al presidente», senza specificare una tempistica.

16:17
16:17
«Inaccettabile e scandaloso il blocco degli aiuti a Gaza»

Medici Senza Frontiere (Msf) ha denunciato «con fermezza» la decisione di Israele di bloccare l'entrata degli aiuti a Gaza. «Gli aiuti umanitari non dovrebbero mai essere usati come uno strumento di guerra», avverte l'organizzazione medico-umanitaria che nella Striscia ha dispiegato quasi 1.000 operatori umanitari.

Indipendentemente dall'andamento dei negoziati tra le parti, la popolazione di Gaza ha ancora bisogno di un immediato e massiccio aumento di forniture umanitarie. «Israele sta ancora una volta impedendo a un'intera popolazione di ricevere aiuti, usandoli come merce di scambio. È inaccettabile, scandaloso e avrà conseguenze devastanti» afferma Caroline Seguin, responsabile Msf per l'emergenza a Gaza. «La notizia ha creato incertezza e paura, causando un'impennata dei prezzi dei generi alimentari».

Anche se il numero complessivo di camion entrati a Gaza è aumentato dall'inizio del cessate il fuoco, le restrizioni imposte dalle autorità israeliane sulle forniture essenziali stanno ostacolando la risposta umanitaria. La maggior parte degli aiuti entrati sono cibo e carburante, non sufficienti a soddisfare gli immensi bisogni della popolazione.

15:47
15:47
Oltre 500 coloni israeliani sulla Spianata delle moschee

Più di 500 coloni israeliani sono entrati oggi sulla Spianata delle moschee attraverso la Porta dei Marocchini, sotto la protezione delle forze israeliane. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese Wafa, secondo cui i coloni hanno effettuato visite provocatorie - nel secondo giorno di Ramadan - all'interno del sito e compiuto rituali ebraici, in particolare nell'area orientale del complesso.

13:36
13:36
Netanyahu.: «Siamo pienamente coordinati con il presidente Trump»

«Israele adotta il piano dell'inviato del presidente Trump, Steve Witkoff, per un cessate il fuoco temporaneo durante il mese di Ramadan e la Pasqua ebraica. Siamo pienamente coordinati con il presidente Donald Trump e il suo team».

«Secondo le informazioni in possesso di Israele, Hamas tiene attualmente 59 ostaggi: fino a 24 vivi e almeno 35 deceduti. Non abbandoneremo nessuno di loro, e siamo determinati a riportarli tutti a casa». Lo ha dichiarato il premier israeliano Benyamin Netanyahu.

«Niente cibo gratis se Hamas non rilascia ostaggi»

«Voglio chiarire: a Gaza non ci saranno pasti gratis - ha proseguito Netanyahu -. Se Hamas pensa che sia possibile continuare il cessate il fuoco o godere delle condizioni della fase A dell'accordo senza che otteniamo gli ostaggi, si sbaglia di grosso. E bisogna sottolineare: Hamas ha il controllo di tutte le forniture inviate nella Striscia. Maltratta la popolazione che cerca di ricevere gli aiuti, spara contro di loro, e trasforma gli aiuti in un bilancio per il terrorismo contro di noi. Non lo accetteremo».

Se Hamas non libererà gli ostaggi, ci saranno ulteriori conseguenze, ha ribadito il premier israeliano.

09:24
09:24
«Oltre 25 mila camion di aiuti sono entrati a Gaza»

«La mossa di Israele di sospendere gli aiuti è simbolica. Israele ritiene che nelle ultime settimane siano arrivati a Gaza aiuti umanitari sufficienti per 4 mesi. I magazzini di Hamas sono pieni di beni, dopo che 25.200 camion di aiuti sono entrati nella Striscia durante gli ultimi 42 giorni di cessate il fuoco. Secondo le stime, l'organizzazione dispone di scorte sufficienti per almeno quattro mesi». Lo riferiscono i media israeliani.

08:59
08:59
«Netanyahu avvisato 3 ore prima dell'attacco del 7 ottobre»

L'esercito israeliano (Idf) avvisò in un documento di numerosi e preoccupanti segnali di attività di Hamas a Gaza alle 3.30 del mattino del 7 ottobre, tre ore prima dell'azione dei terroristi al festival Nova, e lo inviò ai funzionari dell'intelligence, a sette leader israeliani chiave, tra cui il primo ministro Benyamin Netanyahu e l'allora Ministro della Difesa Yoav Gallant. Lo riferisce Channel 12.

L'ufficiale dei servizi segreti di Netanyahu e gli altri hanno tutti ricevuto il documento. Ma l'ufficiale del primo ministro non ha trasmesso le informazioni, si legge nel rapporto.

L'ufficio di Netanyahu ha subito risposto alle notizie diffuse da Channel 12: «L'ufficiale di intelligence presso la segreteria militare del Primo Ministro ha ricevuto la notte del 7 ottobre 2023 un messaggio che presentava diversi segnali indicativi (da Gaza), insieme all'affermazione che Hamas stava operando normalmente e che il comandante della regione meridionale avrebbe discusso la questione solo il giorno successivo, al mattino.

Il messaggio è stato immediatamente trasmesso al segretario militare ma, data l'indicazione che non si trattava di un evento urgente, ha deciso di non svegliarlo. Solo dopo l'inizio dell'attacco, alle 6.29 del sabato mattina, il segretario militare ha aggiornato il primo ministro sugli eventi della notte». Il premier ha dichiarato nella nota la piena fiducia nella segreteria militare del suo ufficio.

08:52
08:52
Dagli USA 4 miliardi di dollari di aiuti militari a Israele

Il segretario di Stato americano Marco Rubio ha reso noto di aver firmato una dichiarazione per accelerare circa 4 miliardi di dollari di aiuti militari a Israele.

«Ho firmato una dichiarazione per utilizzare le autorità di emergenza per accelerare la consegna di circa 4 miliardi di dollari di aiuti militari a Israele», ha detto Rubio in una breve dichiarazione, sottolineando che l'embargo parziale sulle armi imposto dall'ex presidente Joe Biden è stato revocato.

08:48
08:48
Tregua temporanea per il Ramadan e la Pasqua ebraica

Conclusa la riunione ristretta tra il premier Benyamin Netanyahu, il ministro della Difesa e il team negoziale, Israele annuncia di aver accettato «il piano Witkoff», dopo giorni di stallo dei colloqui per il proseguimento dell'accordo di tregua tra Israele e Hamas.

Poco prima di mezzanotte, l'ufficio del primo ministro ha reso noto che Gerusalemme «adotta la proposta Usa per un cessate il fuoco temporaneo durante il periodo del Ramadan e della Pasqua ebraica. Nel primo giorno del piano, metà degli ostaggi vivi e dei caduti saranno liberati, e al termine - se si raggiungerà un accordo su un cessate il fuoco permanente - saranno liberati gli altri rapiti vivi e i caduti».

Secondo la dichiarazione, «Hamas ha ripetutamente violato l'accordo, mentre Israele non l'ha fatto, poiché può riprendere le ostilità dopo il 42/o giorno (dell'accordo con Hamas) se ritiene che i negoziati non siano efficaci». La clausola - sostiene l'ufficio del premier - «è supportata da una lettera collaterale dell'amministrazione Biden e ha ricevuto anche il sostegno dell'amministrazione Trump». «Se Hamas cambierà posizione, Israele entrerà immediatamente nei negoziati su tutti i dettagli del piano di Witkoff», conclude il comunicato.

Nel frattempo, un nuovo, pericoloso fronte potrebbe aprirsi dopo la dichiarazione del ministro della Difesa israeliano che ha ordinato all'Idf di «prepararsi a difendere» la città siriana a maggioranza drusa di Jaramana, alla periferia di Damasco. «Israele non permetterà al regime di estremisti islamici in Siria di danneggiare i drusi. Se il regime li danneggia verrà colpito da noi», ha detto Israel Katz.

Ancora 59 ostaggi a Gaza

In serata a Jaramana sono stati segnalati scontri in corso. La dichiarazione ha fatto salire ancor di più la tensione nel Paese, dove dal pomeriggio sono in corso manifestazioni in molte città contro la posizione del governo che non procede alla seconda fase dell'accordo con Hamas.

Intanto restano a Gaza 59 ostaggi di cui almeno 35 sono morti. Le famiglie dei rapiti accusano Netanyahu di aver «orchestrato la crisi nei negoziati», come ha dichiarato Einav Tsangaoker, madre di Matan. Il primo ministro ha inviato al Cairo una «delegazione fittizia senza un reale mandato», ha detto Einav.

Dalla Striscia, Hamas ha pubblicato un nuovo video - definito di «crudele guerra psicologica» dall'ufficio del premier - in cui si vedono Yair Horn, liberato dalla prigionia dopo 489 giorni, e suo fratello Eitan, ancora in mano ai terroristi, nel momento drammatico in cui si abbracciano prima della liberazione di uno solo di loro.

Nel filmato compare anche il soldato Nimrod Cohen, nonostante Hamas abbia oscurato i volti degli altri ostaggi. Il padre di Nimrod, ricevendo indirettamente una prova che il ragazzo è in vita, ha detto a Ynet: «È facile identificarlo dal suo braccio. Si era fatto un tatuaggio qualche giorno prima di essere rapito».

Gli errori del 7 ottobre

Nel frattempo, mentre l'Idf pubblica i risultati dell'inchiesta sul 7 ottobre, emergono sempre più particolari del fallimento israeliano nel non aver saputo difendere la popolazione inerme dall'assalto dei terroristi. Primo fra tutti: mentre il peggior scenario ipotizzato dall'esercito prevedeva l'infiltrazione di circa 70 terroristi da 4-8 punti diversi, quel sabato nero 5.500 terroristi sono entrati da 114 varchi al confine tra il sud di Israele e Gaza.

Completamente ignorata dall'intelligence la serie 'Pugno dei Liberi', prodotta da Hamas e lodata da Yahya Sinwar, che mostrava una incursione in territorio israeliano. L'Idf ha sigillato il confine solo dopo tre ore e mezzo dall'inizio dell'attacco. Dai social di Gaza rimbalzano le immagini di un Iftar collettivo, il pasto serale che interrompe il digiuno durante il Ramadan appena iniziato. Un lunghissimo tavolo apparecchiato su una strada sterrata a Rafah, lucine e musica della festa. Intorno solo polvere, macerie e distruzione.

07:41
07:41
Droni israeliani nel nord della Striscia di Gaza

 Almeno una persona è stata uccisa e un'altra è rimasta ferita in un attacco israeliano con droni lanciato su Beit Hanun, una città nel nord della Striscia di Gaza: lo riporta Al Jazeera, che cita il giornale palestinese Al Quds Today e l'agenzia di stampa palestinese Shehab.

06:54
06:54
Il punto alle 7

Il gruppo militante palestinese Hamas insiste sull'attuazione della seconda fase del cessate il fuoco dopo che Israele ha deciso di estendere la prima fase del cessate il fuoco a Gaza.

«L'unico modo per raggiungere la stabilità nella regione e il ritorno dei prigionieri - ha detto il leader di Hamas Mahmoud Mardawi all'AFP - è completare l'attuazione dell'accordo, iniziando con l'attuazione della seconda fase.