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Hamas: «Noi teniamo fede alla tregua, Israele no»

«Le minacce complicano la situazione e sono inappropriate, il rispetto delle condizioni dell'intesa su Gaza è l'unico modo per la liberazione degli ostaggi» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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Hamas: «Noi teniamo fede alla tregua, Israele no»
Red. Online
12.02.2025 06:28
23:40
23:40
«Israele valuta raid ai siti nucleari iraniani quest'anno»

Le agenzie di intelligence USA hanno concluso durante gli ultimi giorni dell'amministrazione Biden che Israele sta considerando attacchi significativi sui siti nucleari iraniani quest'anno, con l'obiettivo di trarre vantaggio dalla debolezza di Teheran. Lo scrive il Wall Street Journal, citando dirigenti a conoscenza del rapporto. La scoperta è stata inclusa in una valutazione analitica prodotta intorno al nuovo anno, mentre l'amministrazione Biden si avviava alla conclusione.

L'analisi ha evidenziato i rischi di ulteriori attività militari ad alto rischio in Medio Oriente dopo il degrado delle capacità dell'Iran nell'ultimo anno. L'analisi dell'intelligence ha concluso che Israele avrebbe spinto l'amministrazione Trump a sostenere i raid, considerandolo più propenso a unirsi a un attacco rispetto a Biden e temendo che la finestra per fermare la ricerca di un'arma nucleare da parte di Teheran si stesse chiudendo. La comunità di intelligence USA ha prodotto un secondo rapporto consegnato durante i primi giorni dell'amministrazione del presidente Trump, ribadendo che Israele sta considerando tali attacchi sulle strutture nucleari iraniane. Nei giorni scorsi Trump ha detto che preferirebbe arrivare ad un accordo con l'Iran, evitando eventuali attacchi di Israele, con il sostegno degli USA.

22:27
22:27
Idf: «L'Iran contrabbanda denaro per Hezbollah dall'aeroporto di Beirut»

L'esercito israeliano ha affermato che nelle ultime settimane la Forza Quds del Corpo delle guardie della rivoluzione islamica (Irgc) dell'Iran ha fatto arrivare clandestinamente denaro contante al gruppo terroristico Hezbollah in Libano attraverso l'aeroporto internazionale di Beirut. In un post su X, il portavoce in lingua araba dell'Idf, il colonnello Avichay Adraee, ha affermato che il denaro è stato contrabbandato a Hezbollah dalla Forza Quds usando voli civili. Il denaro viene utilizzato dal gruppo terroristico per ricostruirsi, secondo l'Idf. Lo riporta The Times of Israel.

21:22
21:22
«Dal Cairo segnali positivi per gli ostaggi»

«Segnali positivi» arrivano dal Cairo sulla tenuta della tregua a Gaza. Secondo un funzionario egiziano a conoscenza del dossier le due parti sarebbero vicine a un accordo: Israele si è impegnato a fornire più tende, rifugi e attrezzature pesanti, mentre un funzionario del movimento islamista Hamas, Mahmoud Merdawi, ha appunto parlato di «segnali positivi» per il rilascio del sesto gruppo di ostaggi sabato (che dovrebbero essere tre). Anche se, ha aggiunto, la fazione palestinese non ha ancora ricevuto le garanzie da Israele in merito alla consegna degli aiuti umanitari.

18:34
18:34
Israele: «La guerra permetterà di realizzare il piano di Trump»

«Se (il movimento islamista al potere a Gaza) Hamas ferma il rilascio degli ostaggi, allora non c'è accordo e ci sarà la guerra». Lo ha detto il ministro della difesa israeliano Israel Katz in occasione di una visita al centro di comando dell'esercito.

E la ripresa dei combattimenti, ha avvertito, «sarà diversa nell'intensità rispetto a prima del cessate il fuoco e non finiremo senza la sconfitta di Hamas e il rilascio di tutti gli ostaggi». Questa nuova guerra, ha aggiunto «consentirà anche la realizzazione della visione del presidente degli Stati Uniti Trump per Gaza».

15:49
15:49
Egitto: «Sisi non andrà negli USA se in agenda c'è il piano di Trump»

Il presidente egiziano Abdel-Fattah al Sisi non andrà a Washington per incontrare il suo omologo statunitense Donald Trump se l'agenda dei colloqui includerà il piano americano di sfollare i palestinesi da Gaza. Lo hanno fatto sapere due fonti di sicurezza del Cairo, secondo quanto riportano vari media israeliani.

Trump aveva invitato Sisi durante una telefonata lo scorso primo febbraio, ma ancora non era stata programmata una data del faccia a faccia.

Ieri il governo egiziano ha annunciato di voler presentare un programma organico per la ricostruzione della Striscia che «garantisca» che i palestinesi «rimangano nella loro terra».

15:48
15:48
Jihad islamica: «Il destino degli ostaggi dipende da Netanyahu»

L'ala armata del gruppo islamista palestinese Jihad islamica, che tiene in ostaggio cittadini israeliani dal 7 ottobre 2023, ha affermato che la sorte delle persone sequestrate è legata alle azioni del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, riportano i media internazionali.

«L'unico modo per recuperare gli ostaggi e ripristinare la stabilità è attraverso uno scambio», ha indicato il portavoce del gruppo sul servizio di messaggistica Telegram.

15:41
15:41
Russia-Siria: colloquio telefonico tra Putin e Jolani

Il capo dello stato russo Vladimir Putin ha avuto oggi una conversazione telefonica con l'autoproclamato presidente siriano Ahmed al-Sharaa, conosciuto comunemente come Abu Mohammed al-Jolani.

Lo riferisce il Cremlino indicando che la conversazione è stata «costruttiva» e che Putin ha sottolineato la posizione della Russia «a sostegno dell'unità, della sovranità e dell'integrità territoriale dello Stato siriano».

«A questo proposito - si aggiunge nel resoconto della presidenza russa - è stata sottolineata l'importanza di attuare una serie di misure per una normalizzazione sostenibile nel paese e di intensificare il dialogo intersiriano con la partecipazione delle principali forze politiche e dei gruppi etnico-confessionali della popolazione».

Putin, aggiunge il Cremlino, «ha confermato la continua disponibilità della Russia a contribuire al miglioramento della situazione socioeconomica in Siria, anche fornendo aiuti umanitari alla popolazione».

Inoltre «sono stati toccati diversi temi di attualità relativi alla cooperazione pratica in ambito commerciale, economico, educativo e in altri settori, tenendo conto in particolare dei recenti negoziati a Damasco della delegazione interdipartimentale russa». Putin e al-Jolani hanno quindi «convenuto di continuare questo tipo di contatti, utili per elaborare un'agenda ampia per lo sviluppo della cooperazione bilaterale».

14:11
14:11
Delegazione di Hamas al Cairo per colloqui sulla tregua

Hamas ha affermato in una nota che la sua delegazione guidata da Khalil al-Hayya è arrivata al Cairo per discutere l'attuazione dell'accordo di cessate il fuoco e di rilascio degli ostaggi con Israele. Lo riporta Haaretz citando media internazionali.

13:22
13:22
Israele chiede di mantenere le sue truppe nel Libano meridionale fino al 28 febbraio

Israele ha chiesto di mantenere le sue truppe in cinque postazioni nel Libano meridionale fino al 28 febbraio: lo ha affermato un funzionario libanese, come riportano i media internazionali.

In base a un cessate il fuoco concordato a novembre tra Libano e Israele, le truppe israeliane avevano tempo fino al 26 gennaio per ritirarsi dal Libano meridionale. L'accordo è già stato esteso fino al 18 febbraio, ma fonti hanno affermato che Israele ha richiesto un'ulteriore estensione tramite il comitato che supervisionava il cessate il fuoco.

09:39
09:39
Non si può permettere a Hamas di ricostruirsi approfittando della tregua con Israele

Per il segretario di Stato americano, Marco Rubio, non si può permettere a Hamas di ricostruirsi approfittando della tregua con Israele.

«La sfida in questo caso è in parte che Hamas continua ad usare le sue reti per introdurre col contrabbando le armi e gli aiuti per sé, per ricostruirsi. Israele non può permettere che questo accada», ha dichiarato Rubio in un'intervista all'emittente americana NewsNation, ripresa dal Times of Israel in quella che sembra una lancia spezzata in favore della ripresa della guerra a Gaza minacciata dal premier israeliano Benyamin Netanyahu e dal presidente Usa, Donald Trump.

09:08
09:08
Lega Araba: «Inaccettabile rimuovere i palestinesi da Gaza»

Spostare i palestinesi dai loro territori della Striscia di Gaza e della Cisgiordania è «inaccettabile», ha affermato mercoledì il segretario generale della Lega Araba, Ahmed Aboul Gheit.

«È inaccettabile per il mondo arabo che ha combattuto questa idea per 100 anni», ha affermato Gheit al World Governments Summit di Dubai, quando gli è stato chiesto del piano di Donald Trump di spostare gli abitanti di Gaza.

08:42
08:42
L'Egitto vuole presentare una «visione» per la ricostruzione di Gaza

L'Egitto ha reso noto di voler presentare una «visione» per la ricostruzione di Gaza che non preveda lo sfollamento dei palestinesi dalla Striscia.

L'Egitto ha in programma di «presentare una visione completa per la ricostruzione» della Striscia di Gaza che «garantisca che i palestinesi rimangano nella loro terra», ha affermato il ministero degli Esteri egiziano.

L'Egitto «spera di collaborare» con l'amministrazione Trump sulla questione con l'obiettivo di «raggiungere una giusta soluzione della causa palestinese», aggiunge Il Cairo, dopo che il presidente ha minacciato di interrompere gli aiuti all'Egitto e alla Giordania se si fossero rifiutati di collaborare con il suo piano per impossessarsi della Striscia e spostare la popolazione nei Paesi vicini.

06:28
06:28
Il punto alle 06.00

Il premier israeliano Benyamin Netanyahu ha detto che la decisione presa all'unanimità dal governo è che «se Hamas non restituisce gli ostaggi entro sabato a mezzogiorno il cessate il fuoco verrà interrotto e l'esercito tornerà a combattere intensamente finché Hamas non sarà definitivamente sconfitto». Hamas garantisce il suo impegno a tenere fede all'accordo di cessate il fuoco. Israele non lo rispetta, accusa. «Le minacce complicano la situazione e sono inappropriate», ha affermato Hamas, che conferma «il proprio impegno verso l'accordo sulla Striscia di Gaza. Il rispetto delle condizioni dell'intesa su Gaza è l'unico modo per la liberazione degli ostaggi».

La Corea del Nord ha definito «ridicola» la proposta del presidente americano Donald Trump sulla presa del controllo Usa di Gaza e sul trasferimento in altre aree dei palestinesi per dare vita a una 'Riviera del Medio Oriente', accusando Washington di estorsione. «Le scarse speranze di sicurezza e pace dei palestinesi sono state annientate dalla proposta», ha rimarcato un commento rilanciato dall'agenzia di stampa statale Kcna, secondo cui «il mondo sta ora ribollendo come una pentola di porridge per la dichiarazione bomba degli Stati Uniti».

L'amministrazione Trump è finita nel mirino anche per i piani di controllo su Canale di Panama e Groenlandia e per la decisione di cambiare il nome del 'Golfo del Messico' in 'Golfo d'America'. «Gli Usa dovrebbero svegliarsi dall'anacronistico delirio e smettere immediatamente di violare la dignità e la sovranità di altri Paesi e popoli», ha aggiunto la Kcna, definendo «estorsori» gli Usa.

Trump ha di recente affermato che avrebbe voluto contattare di nuovo il leader nordcoreano Kim Jong-un, malgrado i media statali di Pyongyang abbiano solo di recente commentato il secondo mandato del tycoon alla Casa Bianca, tenendo la postura critica contro quella che è considerata la grave minaccia alla sicurezza dello Stato eremita posta dai legami militari di Washington e con i suoi alleati. Corea del Sud e Giappone.

La soluzione corretta per Gaza è «un'operazione politica, non un'operazione immobiliare». Lo dice alla Cnn il presidente francese Emmanuel Macron, che ha chiesto «rispetto» per i palestinesi e i loro vicini arabi, respingendo l'idea del presidente americano Donald Trump che ha proposto di sfollare in massa degli abitanti della striscia. «Non puoi dire a 2 milioni di persone, 'ok, indovina un po'? Te ne devi andare'», ha sottolineato Macron, in un'intervista registrata giovedì all'Eliseo prima del vertice sull'intelligenza artificiale di questa settimana. «Ho sempre ribadito il mio disaccordo con il primo ministro Netanyahu», ha detto Macron. «Non credo, ancora una volta, che un'operazione così massiccia contro la popolazione civile sia la risposta giusta».