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«Hamas sarà presto sconfitta e siamo pronti ad affrontare gli Hezbollah al nord»

Lo ha detto il capo dell'aviazione Tomer Bar – «Israele è in grado di infliggere gravi danni in Libano, se la diplomazia dovesse fallire» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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«Hamas sarà presto sconfitta e siamo pronti ad affrontare gli Hezbollah al nord»
Red. Online
27.06.2024 06:43
21:10
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Netanyahu: l'Iran «vuole rovesciare anche la Giordania»

«L'Iran ci combatte su sette fronti: ovviamente Hamas, Hezbollah, gli Houthi, le milizie di Iraq e Siria, Giudea e Samaria (Cisgiordania, ndr) e direttamente Teheran». Lo ha detto il premier israeliano Benjamin Netanyahu secondo cui l'Iran «vuole rovesciare anche la Giordania: il loro obiettivo è un attacco terrestre combinato su più fronti, oltre al lancio di missili.

Dobbiamo scoraggiare gli altri elementi dell'asse terroristico di Teheran che non minaccia solo noi ma anche voi: è sulla buona strada per conquistare il Medio Oriente, significa l'Arabia Saudita e la penisola arabica. E' solo questione di tempo», ha aggiunto.

21:05
21:05
«Hamas sarà presto sconfitta e siamo pronti ad affrontare gli Hezbollah al nord»

«Hamas sarà presto sconfitta e siamo pronti ad affrontare gli Hezbollah al nord. Abbiamo i mezzi e le capacità». Lo ha detto il capo dell'aviazione Tomer Bar. «Bisogna attaccare il nemico nel suo territorio, questa - ha aggiunto - è la soluzione definitiva».

20:59
20:59
Israele ferma 20 ortodossi, protestavano contro la leva

Almeno 20 ortodossi estremisti della 'Fazione Gerusalemme' sono stati fermati dalla polizia dopo che avevano protestato vicino Bnei Brak - non distante da Tel Aviv - contro il servizio militare. I manifestanti avevano bloccato per circa un'ora una strada principale d'accesso, inneggiando contro la recente sentenza della Corte Suprema che ha revocato le esenzioni dalla leva per i giovani ortodossi.

20:57
20:57
Putin riceve il presidente del Congo al Cremlino

La Repubblica del Congo intende «rafforzare i legami» con la Russia in tutti i campi, «economico, finanziario della difesa e della sicurezza». Lo ha detto il presidente, Denis Sassou Nguesso, venendo ricevuto oggi al Cremlino da Vladimir Putin.

«Sono venuto qui - ha sottolineato Sassou Nguesso, citato dall'agenzia Tass - per celebrare il 60/o anniversario dell'instaurazione di relazioni diplomatiche tra i nostri due Paesi, e per esaminare le possibilità di innalzarle a un nuovo livello e gettare le basi per una forte cooperazione per i prossimi 60 anni».

In occasione della visita il presidente russo ha insignito Sassou Nguesso dell'Ordine dell'Onore «per il suo grande contributo all'ampliamento e il rafforzamento delle relazioni fra la Russia e la Repubblica del Congo», come si legge nella motivazione. Dopo un incontro faccia a faccia, Putin e Sassou Nguesso hanno proseguito i colloqui con le rispettive delegazioni e in seguito durante una colazione di lavoro.

17:38
17:38
Discorso tv del leader Hezbollah per il 'martire' Raisi

Il leader di Hezbollah, Hasan Nasrallah, ha cominciato poco fa un inatteso discorso televisivo per ricordare i 40 giorni dal «martirio» di Ebrahim Raisi, in riferimento al defunto presidente della Repubblica islamica d'Iran.

Nel suo ultimo discorso televisivo, il 19 giugno scorso, Nasrallah aveva usato toni più aggressivi del solito per rispondere alle minacce di guerra rivolte da Israele al movimento armato libanese alleato di Hamas e dell'Iran.

Hezbollah e Israele sono in guerra dall'8 ottobre scorso con scambi di fuoco quotidiani lungo la linea di demarcazione tra Libano e Israele.

E nelle ultime settimane i media mediorientali e occidentali hanno dato ampio spazio a chi sostiene che «a breve» scoppierà un conflitto su ampia scala tra il partito armato libanese e lo Stato ebraico.

17:37
17:37
Hezbollah rivendica attacco con drone kamikaze in Alta Galilea

Gli Hezbollah libanesi, alleati di Hamas e dell'Iran, hanno rivendicato poco fa il lancio di un drone kamikaze su una base militare israeliana in Alta Galilea a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi, nell'area costiera di Rosh Ha Nikra.

Nel comunicato di Hezbollah si riferisce che sono stati presi di mira soldati israeliani in una base nei pressi della località.

17:37
17:37
Hezbollah: «Ucciso un nostro combattente in raid israeliano»

Gli Hezbollah libanesi hanno annunciato l'uccisione di un loro combattente in un raid israeliano nella valle orientale della Bekaa, nella località di Sohmor.

Nel comunicato si afferma che Ali Ahmad Alaa ad Din, noto come 'Elias', di 49 anni e originario della stessa Sohmor, è morto nell'attacco.

Secondo il conteggio del quotidiano libanese L'Orient-Le Jour, dall'8 ottobre a oggi sono stati uccisi in raid israeliani 353 combattenti di Hezbollah sia in Libano sia in Siria.

16:29
16:29
È guerra tra Wikipedia e la Anti-Defamation League

È guerra tra Wikipedia e la Anti-Defamation League. L'enciclopedia libera è finita nel mirino dell'organizzazione ebraica dopo che, all'inizio di giugno, gli 'editori' dell'edizione in inglese hanno definito l'Adl una fonte di informazioni inaffidabile sulla guerra a Gaza.

Oltre 40 organizzazioni ebraiche si sono unite all'Anti-Defamation League nell'esprimere, in una lettera alla Wikimedia Foundation, «preoccupazione e sgomento per l'attacco di Wikipedia all'affidabilità di Adl in materia di antisemitismo e altri temi di centrale interesse per la comunità ebraica». La lettera accusa l'enciclopedia online fondata da Jimmy Wales di «aver tolto alla comunità ebraica il diritto di difendersi dall'odio che la minaccia».

Adl è stata fondata nel 1913 come gruppo ebraico che punta i riflettori su odio e estremismo. Negli ultimi mesi, tuttavia, secondo i critici, l'organizzazione avrebbe preso posizioni marcatamente pro-Israele compromettendo la sua ben nota finora reputazione di imparzialità. Sono state inoltre messe in dubbio le metodologie usate per quantificare gli attacchi antisemiti, le «pagelle» date alle università per l'antisemitismo sui campus e più in generale la sua definizione di antisemitismo come equiparato all'anti-sionismo.

Secondo un nuovo comunicato della Wikimedia Foundation, l'entità non profit che amministra l'enciclopedia, Wikipedia è gestita da volontari che decidono l'appropriatezza di parole e fonti usate negli articoli in modo che «informazioni neutrali e affidabili siano messe a disposizione di tutti». Nel caso di Adl, gli editori hanno giudicato l'organizzazione una fonte di informazione affidabile per ogni altro argomento, ma non sul conflitto israelo-palestinese, perchè «ci sono significative prove che abbia agito come gruppo filo-israeliano pubblicando dichiarazioni false o fuorvianti come fatti».

16:22
16:22
Il Gabinetto di sicurezza israeliano tornerà a riunirsi in tarda serata

Il Gabinetto di sicurezza israeliano tornerà a riunirsi in tarda serata. Sul tavolo - secondo i media - la situazione con il Libano e l'operazione a Rafah che, come annunciato nei giorni scorsi dal premier Benjamin Netanyahu - è vicina alla fine. Al Gabinetto prenderà parte anche il ministro della Difesa Yoav Gallant di ritorno dalla missione negli Usa sia sullo sblocco delle armi sia sul Libano.

Il Gabinetto di sicurezza è l'unico organo decisionale rimasto dopo che Netanyahu ha sciolto quello di guerra a seguito dell'uscita dal governo di emergenza nazionale di Benny Gantz.

16:13
16:13
Libano: «Attacco israeliano con droni nel sud del Paese»

L'agenzia di stampa nazionale libanese ha riferito che Israele ha effettuato un attacco aereo con droni sulla città di Hula, nel sud del Libano.

In precedenza l'agenzia di stampa siriana Sana aveva riferito che due persone erano state uccise da un attacco israeliano nel sud della Siria. Sono 47 i palestinesi uccisi dagli attacchi israeliani all'interno di Gaza nelle ultime 24 ore. Lo riferisce il Guardian.

16:00
16:00
In Egitto 21 bimbi palestinesi malati, i primi da 2 mesi

Per la prima volta in due mesi, sotto la supervisione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), 21 bambini malati di cancro hanno attraversato il valico di Kerem Shalom verso l'Egitto per essere curati negli ospedali egiziani. Lo fa sapere una fonte ufficiale della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai, aggiungendo che 35 camion di aiuti umanitari sono entrati a Gaza attraverso il valico.

Raed Abdel Nasser, segretario generale della Mezzaluna Rossa nel Nord Sinai, ha annunciato che 200 camion con vari aiuti umanitari sono stati preparati e inviati a Gaza questa mattina, ma Israele ha accettato di far entrare solo 35 camion di aiuti umanitari, e solo una cisterna di benzina su 8 che era state spedite dall'Egitto.

I magazzini della Mezzaluna Rossa egiziana nel Nord Sinai restano sovraffollati da migliaia di sacchi di aiuti, le strade ingolfate di camion con cibo e medicine soggetti a rapido deterioramento anche per il caldo eccezionale.

15:54
15:54
«Vogliamo un governo di unità nazionale per Gaza e Cisgiordania»

«Vogliamo formare un governo di unità nazionale palestinese che gestirà Gaza e la Cisgiordania»: lo ha detto Musa Abu Marzouk, vice capo dell'ufficio politico del movimento Hamas, in una intervista a Cairo News, sottolineando il rifiuto da parte del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu delle risoluzioni dell'Onu e delle proposta Biden per un cessate il fuoco.

«La risoluzione del Consiglio di sicurezza dell'Onu e la proposta Biden - ha detto - sono state gettate nel cestino, ignorando la Carta delle Nazioni Unite» e, così facendo, «Netanyahu sfida il mondo intero, non solo gli Stati Uniti».

«C'è spazio solo per un cessate il fuoco, per la fine dell'aggressione, per il soccorso al popolo palestinese e per l'inizio della ricostruzione delle abitazioni e delle infrastrutture demolite dall'occupazione», ha detto il dirigente di Hamas. Solo dopo un cessate il fuoco, ha ribadito, «si potrà parlare di un accordo per lo scambio degli ostaggi» che Hamas, ha concluso, «non vuole trattenere».

10:27
10:27
In Israele altra giornata di proteste, bloccata l'autostrada

Organizzazioni di protesta antigovernative hanno iniziato una giornata di manifestazioni bloccando un'importante autostrada nel centro di Israele. Lo riporta Haaretz.

Per tutta la giornata sono previste proteste in tutto il Paese, per chiedere l'accordo sugli ostaggi ed elezioni immediate. Le azioni includeranno blocchi e manifestazioni fuori dalle residenze dei parlamentari del Likud.

08:58
08:58
Egitto ed Emirati Arabi Uniti «pronti, dopo la guerra, a istituire una forza di sicurezza a Gaza»

L'Egitto e gli Emirati arabi uniti (Uae) sono pronti a partecipare ad una forza di sicurezza nel dopoguerra a Gaza. Lo hanno detto a Times of Israel tre fonti informate del dossier secondo cui il segretario di stato Usa Antony Blinken ha informato le controparti.

Durante il suo viaggio in Qatar, Egitto, Israele e Giordania, Blinken - secondo le fonti - ha informato gli interlocutori che gli Usa hanno fatto progressi sul dossier ricevendo il sostegno di Egitto ed Emirati per la creazione - a certe condizioni - di una forza che lavorerebbe nella Striscia a fianco di funzionari palestinesi locali.

06:43
06:43
Il punto alle 6.30

Israele non vuole una guerra in Libano ma può infliggere notevoli danni a Hezbollah se la diplomazia fallisse. Lo ha detto il ministro della difesa di Israele Yoav Gallant nel corso della sua visita a Washington. «Hezbollah capisce molto bene che possiamo infliggere pesanti danni in Libano se la guerra dovesse essere lanciata», ha aggiunto Gallant. Nelle ultime ore almeno 19 persone sono state uccise in un attacco israeliano che ha causato la «distruzione totale» di un edificio a due piani nella città di Nabatieh, nel sud del Libano, e danni a dozzine di case e veicoli vicini, secondo media locali. L'attacco è avvenuto intorno alle 22, ora locale di ieri, quando «combattenti nemici hanno lanciato un violento attacco aereo contro un edificio a due piani nel quartiere Al Masha della città di Nabatieh, distruggendolo completamente». Secondo l'agenzia ANN, cinque persone sono rimaste ferite.

Intanto, in Cisgiordania, almeno 17 soldati israeliani sono rimasti feriti in un'esplosione avvenuta a Jenin. Lo riferiscono - come riporta Al Jazeera - i media locali. La deflagrazione sarebbe avvenuta a seguito di un'imboscata tesa da combattenti palestinesi durante intensi scontri. Sui social circolano numerosi video che mostrano elicotteri israeliani che evacuano i feriti. Durante l'operazione - condotta con il supporto di bulldozer, droni ed elicotteri d'attacco Apache - le forze israeliane hanno arrestato tre palestinesi e ne hanno ferito un altro.