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Queste le parole del presidente israeliano Isaac Herzog, al WEF di Davos – Gli Houthi minacciano: «Continueremo ad attaccare le navi nel Mar Rosso» – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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18:05
18:05
Ucciso il direttore del notiziario della TV palestinese al-Quds
Wael Fanouneh, direttore del notiziario della TV palestinese al-Quds, è stato ucciso in seguito ai bombardamenti israeliani a Gaza City. Lo riferisce al Jazeera online, notando che Fanouneh è il nono dipendente del canale ad essere ucciso negli attacchi israeliani e che sono oltre 100 giornalisti palestinesi uccisi negli ultimi tre mesi e mezzo.
13:46
13:46
La Danimarca si unirà alla coalizione statunitense anti-Houthi
La Danimarca si unirà alla coalizione di sei Paesi guidata dagli Stati Uniti istituita per affrontare gli Houthi dello Yemen sugli attacchi alle navi commerciali nel Mar Rosso. Lo ha affermato il ministro degli Esteri danese Lars Løkke Rasmussen, citato dal Guardian. Il ministro ha sottolineato che il contributo della Danimarca consisterà in un unico funzionario di stato maggiore.
13:39
13:39
«Dopo i lanci da Libano, colpiti obiettivi di Hezbollah»
Dopo due lanci di razzi dal Libano sud, aerei israeliani hanno colpito oltre confine «strutture terroristiche di Hezbollah nella zona di Al-Adisa». Lo ha detto il portavoce militare aggiungendo che in precedenza l'esercito aveva attaccato «le aree di Kfar Kila e Marj Ayon nel Libano meridionale».
I lanci dal Libano sud erano diretti - ha spiegato il portavoce militare - verso l'area israeliana di Arab al-Aramsha, vicino al confine, ma «sono caduti in zone aperte.
13:09
13:09
«Dall'inizio delle ostilità uccisi 151 dipendenti dell'Unrwa»
L'agenzia dell'Onu per i rifugiati palestinesi (Unrwa) ha reso noto oggi che dall'inizio delle ostilità a Gaza sono stati uccisi 151 suoi dipendenti (al 15 gennaio).
L'agenzia ha affermato inoltre che almeno 331 sfollati interni rifugiati nelle proprie strutture sono stati uccisi e almeno altri 1'157 sono rimasti feriti dall'inizio della guerra.
11:13
11:13
Herzog: «Non nego la tragedia umana a Gaza, ma dobbiamo difenderci»
(Aggiornato) «Non nego la tragedia umana a Gaza, è doloroso vedere che i nostri vicini stanno soffrendo così tanto ma abbiamo diritto a difenderci». Queste le parole del presidente israeliano Isaac Herzog, che oggi si è espresso al Forum economico mondiale (WEF) di Davos (GR).
«Cosa possiamo farci se i terroristi si nascondono tra i civili?» ha dichiarato il capo di Stato. «Nel sottosuolo di Gaza ci sono enormi città del terrore, alzi un letto e sotto ci trovi un missile. Il terrorismo deve essere tolto dall'equazione», ha aggiunto Herzog, che ha puntato il dito anche contro Teheran.
«C'è un impero del male che arriva dall'Iran che spende miliardi di dollari in armi per far deragliare la stabilità della regione e del mondo. E questo deve essere affrontato da una coalizione molto forte», ha precisato al WEF il presidente israeliano.
«Guardando in prospettiva al futuro dobbiamo certamente lavorare per trovare nuovi modi per avere un dialogo con i nostri vicini ma la domanda fondamentale dopo il 7 ottobre è quali garanzie di sicurezza ci saranno per i cittadini israeliani. Quando parliamo di due Stati, la domanda preliminare è quale sicurezza per i cittadini israeliani». Ha poi ribadito Herzog.
«Israele vuole vivere in pace, e c'è un forte desiderio di coabitazione sia tra gli israeliani che tra i palestinesi, ma bisogna eliminare il terrorismo», ha aggiunto.
«La verità è che combattiamo una guerra per la libertà del mondo», ha detto il leader dello Stato ebraico nel suo intervento a Davos, riportato dal Times of Israel.
Al WEF, il presidente israeliano ha pronunciato il suo discorso con accanto la foto di Kfir Bibas, il bebè che oggi compie un anno ed è tra 3 mesi nelle mani di Hamas. Per il «compleanno più triste al mondo» del piccolo Bibas - che tuttavia non si sa se sia ancora vivo o morto - le famiglie degli ostaggi hanno organizzato oggi a Tel Aviv numerosi manifestazioni.
09:25
09:25
«Le operazioni dell'esercito continuano a Gaza sud e nord»
L'esercito sta continuando le operazioni nella Striscia, soprattutto al sud e al nord, contro le strutture di Hamas. Lo ha fatto sapere il portavoce militare secondo cui nella ultime 24 ore sono «stati circa 60 i terroristi di Hamas uccisi». Di questi - ha aggiunto - 40 a Khan Yunis dove è stata colpita, tra le altre, «la residenza di un terrorista» dove sono state trovate «granate, fucili mitragliatori, equipaggiamento militare e asset tecnologici».
Nel nord di Gaza - ha continuato il portavoce - sono stati condotti raid aerei su «terroristi armati che erano una minaccia ai soldati, inclusi alcuni vicini ad una scuola». Sempre nel nord, «i soldati sono entrati in un compound della Jihad islamica».
08:48
08:48
«Netanyahu respinge la proposta per la normalizzazione con Riad»
Il premier israeliano Benyamin Netanyhau avrebbe respinto una proposta del segretario di Stato Usa, Antony Blinken, per la normalizzazione con l'Arabia Saudita in cambio di un «percorso» per la nascita di uno Stato palestinese. Lo ha riferito, ripresa dai media israeliani, Nbc News secondo cui Netanyahu si è detto «impreparato» ad un accordo del genere sullo Stato palestinese.
Blinken ha obiettato che l'indisponibilità della leadership di Israele su questo dossier - come ha confermato una fonte Usa a Times of Israel - porterà la storia a ripetersi. Secondo Nbc Netanyahu ha però accettato di contenere gli attacchi ampio in Libano.
07:18
07:18
Effettuati nuovi raid USA contro obiettivi Houthi
Funzionari americani citati dai media Usa affermano che gli Stati Uniti hanno effettuato un'altra serie di attacchi contro gli Houthi nello Yemen.
Si tratta del quarto attacco statunitense in meno di una settimana contro il gruppo ribelle sostenuto dall'Iran, in risposta alle aggressioni Houthi contro le navi nel Mar Rosso.
Fonti del dipartimento della Difesa americano citate dalla Nbc spiegano che nell'ultimo raid le forze Usa hanno lanciato missili Tomahawk colpendo siti di lancio missilistici dei ribelli nello Yemen.
Secondo altri ufficiali americani citati dall'emittente araba Al Jazeera, l'attacco è iniziato intorno all'1 (ora svizzera). Anche media yemeniti vicini agli Houthi hanno riportato la notizia del bombardamento: l'emittente al-Masirah ha affermato che una «aggressione americano-britannica ha preso di mira i governatorati di Hodeida, Taiz, Dhamar, Al-Bayda e Saada».
Dopo la nuova serie di raid effettuati stanotte dalle forze americane sullo Yemen, i ribelli Houthi hanno assicurato che continueranno ad attaccare le navi nel Mar Rosso in solidarietà con i palestinesi,
«Continueremo a prendere di mira le navi dirette ai porti della Palestina occupata, indipendentemente dall'aggressione statunitense-britannica per cercare di fermarci», ha detto un funzionario Houthi all'emittente locale al-Masirah.
«È una guerra aperta e» i nostri nemici «dovranno sopportare attacchi e risposte sconvolgenti, potenti e schiaccianti», ha scritto su X il funzionario houthi Ali al-Qahoum definendo gli attacchi di questa notte una «chiara insistenza su un comportamento ostile e criminale contro lo Yemen».
06:21
06:21
Il punto alle 6.00
I ribelli Houthi hanno assicurato che continueranno ad attaccare le navi nel Mar Rosso in solidarietà con i palestinesi, dopo una nuova serie di raid effettuati stanotte dalle forze americane sullo Yemen.
«Continueremo a prendere di mira le navi dirette ai porti della Palestina occupata, indipendentemente dall'aggressione statunitense-britannica per cercare di fermarci», ha detto un funzionario Houthi all'emittente locale al-Masirah.
«È una guerra aperta e» i nostri nemici «dovranno sopportare attacchi e risposte sconvolgenti, potenti e schiaccianti», ha scritto su X il funzionario houthi Ali al-Qahoum definendo gli attacchi di questa notte una «chiara insistenza su un comportamento ostile e criminale contro lo Yemen».
Raid in Cisgiordania
L'emittente araba Al Jazeera afferma che raid e decine di arresti sono in corso nelle ultime ore in Cisgiordania da parte delle forze israeliane. Secondo fonti locali, 46 persone appartenenti a una stesa famiglia sono state fermate nella zona di Betlemme.
Sempre Al Jazeera afferma che è salito a sei palestinesi morti il bilancio delle vittime degli scontri in corso da ieri con le forze israeliane a Tulkarem, in Cisgiordania. Secondo fonti locali, l'esercito di Israele ha inviato numerosi rinforzi anche stamattina nella zona.