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Blinken: «Buoni progressi» – La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dato ordine di prepararsi ad attaccare Israele – TUTTI GLI AGGIORNAMENTI
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22:10
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Iran, «Khamenei ha ordinato di prepararsi ad attaccare Israele»
La guida suprema dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dato ordine lunedì scorso al Consiglio per la sicurezza nazionale iraniano di prepararsi ad attaccare Israele. Lo riporta il «New York Times» citando fonti iraniane.
Secondo tali fonti Khamenei ha deciso dopo aver esaminato un rapporto militare dettagliato sui danni causati dall'attacco israeliano del 26 ottobre alla produzione missilistica dell'Iran e alle infrastrutture energetiche del paese.
la guida suprema, mette in evidenza il «New York Times», la portata dell'attacco di Israele è stata troppo grande per essere ignorata e non rispondere significherebbe ammettere la sconfitta.
22:08
22:08
9 morti a Nuserait
Almeno nove persone sono rimaste uccise oggi in attacco aereo israeliano che ha colpito un'area a nord del campo profughi di Nuseirat, nella parte centrale di Gaza. Lo riferisce al-Jazeera online, affermando che nel raid le forze israeliane hanno colpito due case.
Nuseirat è stata ripetutamente attaccata nei mesi scorsi. In particolare, come ricorda la stessa fonte, l'8 giugno, quando le forze israeliane hanno ucciso più di 270 palestinesi per liberare quattro prigionieri israeliani.
22:07
22:07
«L'Iran si prepara ad attaccare Israele dal territorio iracheno prima delle elezioni USA»
Secondo l'intelligence israeliana, l'Iran si sta preparando ad attaccare Israele dal territorio iracheno nei prossimi giorni, forse prima delle elezioni presidenziali statunitensi. Lo scrive Axios citando due fonti israeliane.
Le fonti hanno detto che l'intelligence israeliana suggerisce che l'attacco dovrebbe essere effettuato dall'Iraq utilizzando un gran numero di droni e missili balistici.
L'Iran potrebbe rapidamente mettere in atto i suoi preparativi se Teheran decidesse di colpire presto, ma gli Stati Uniti non sanno se tale decisione è stata presa, ha detto un funzionario statunitense ad Axios.
Prorpio stasera l'esercito israeliano ha affermato che la sua forza aerea ha intercettato due droni in avvicinamento da est, senza specificare da dove provenissero. «Gli UAV sono stati intercettati prima di entrare in territorio israeliano», ha affermato l'esercito in una dichiarazione.
Nelle ultime settimane la Resistenza islamica in Iraq, una rete libera di fazioni filo-iraniane, ha affermato di aver lanciato diversi di questi droni contro Israele.
20:48
20:48
«Tra Netanyahu e gli inviati USA incontri costruttivi»
Gli incontri di oggi degli inviati statunitensi Amos Hochstein e Brett McGurk con i massimi funzionari israeliani a Gerusalemme sono stati «sostanziali e costruttivi e si sono concentrati su una serie di questioni in profondità, tra cui Iran, Libano, Gaza e la garanzia del rilascio degli ostaggi». Lo scrive il «Times of Israel» citando un funzionario statunitense.
Hochstein e McGurk hanno incontrato nel corso della giornata il premier israeliano Benyamin Netanyahu, il ministro per gli affari strategici Ron Dermer, il ministro della difesa Yoav Gallant, il direttore dello Shin Bet Ronan Bar, quello del Mossad David Barnea e altri alti funzionari israeliani.
«C'è stata un'attenzione particolare sugli sforzi per garantire un accordo di cessate il fuoco in Libano che consenta alle persone su entrambi i lati della Linea Blu di tornare in sicurezza alle loro case, nonché nuove iniziative per garantire il rilascio degli ostaggi, cosa che Hamas deve fare senza indugio», ha affermato il funzionario statunitense.
20:47
20:47
Blinken: «Buoni progressi verso una tregua»
I negoziatori hanno fatto «buoni progressi» verso un accordo che porterebbe a un cessate il fuoco nell'offensiva di Israele in Libano: lo ha detto il segretario di Stato americano Antony Blinken.
A suo dire Washington sta «lavorando molto duramente» per concludere i dettagli di un accordo che includerebbe il ritiro di Hezbollah dalla regione di confine con Israele.
«Sulla base del mio recente viaggio nella regione e del lavoro in corso in questo momento, abbiamo fatto buoni progressi su quelle intese», ha riferito. «Abbiamo ancora molto lavoro da fare», ha aggiunto, chiedendo una «risoluzione diplomatica, incluso un cessate il fuoco».
19:42
19:42
Siria, sale a 5 il numero dei morti del raid israeliano
Il numero di vittime civili negli attacchi aerei israeliani di oggi sulla città e la campagna di Al-Qusayr è aumentato a cinque, mentre i feriti sono tre. Lo riferisce nel suo sito web l'Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus), secondo cui i jet da combattimento israeliani hanno eseguito tre attacchi, vicino al confine tra Libano e Siria, con sei missili.
In particolare, secondo la stessa fonte, sono stati presi di mira un deposito di armi e un deposito di carburante di Hezbollah, oltre ad altri obiettivi.
La stessa organizzazione non governativa riferisce peraltro di aver documentato 134 attacchi israeliani in Siria nel 2024: 109 attacchi aerei e 25 attacchi missilistici da parte di forze di terra, che hanno distrutto circa 210 obiettivi, tra cui edifici, magazzini di armi e munizioni, quartier generali, centri e veicoli.
19:42
19:42
Libano, nelle ultime 24 ore sono morte 45 persone
Gli attacchi israeliani hanno ucciso 45 persone in Libano nelle ultime 24 ore, portando il bilancio totale delle vittime a 2'865 da ottobre 2023. Lo riferisce al-Jazeera online citando il ministero della salute libanese.
17:37
17:37
12 morti negli attacchi di Israele in varie regioni del Libano
È di almeno 12 persone uccise, tra cui alcune donne, il bilancio dei recenti attacchi di Israele in varie regioni del Libano. Lo riferisce il ministero della sanità libanese, secondo cui queste vittime si aggiungono alle 15 registrate stamani.
Secondo il ministero, una donna è stata uccisa e suo marito ferito nella valle della Beka'a da un raid aereo israeliano. Un altro attacco sferrato dall'aviazione dello Stato ebraico ha ucciso cinque persone a Hermel, nella cittadina di Mekne, dove un edificio è stato colpito e distrutto. L'agenzia governativa di notizie NNA afferma che a Mekne si scava sotto le macerie alla ricerca di altre vittime.
Nelle prime ore del pomeriggio un altro sanguinoso attacco compiuto da Israele ha ucciso, a Sidone, nella cittadina di Arzi, cinque persone che si trovavano in un edificio colpito dai jet con la Stella di Davide.
Da parte sua l'agenzia di stampa ufficiale libanese ANI ha riferito che Israele ha attaccato il Libano orientale con quattro raid contro il villaggio di Douris e intorno alla città di Baalbek, dopo un appello all'evacuazione pubblicato dall'esercito israeliano.
17:35
17:35
Hezbollah: «Nessun segnale su una tregua in tempi brevi»
«Non ci sono novità reali che possano far pensare al raggiungimento di un accordo in tempi brevi»: lo ha detto poco fa a Beirut il ministro della cultura libanese Muhammad Murtada, che è in quota politica di Hezbollah.
Citato dall'agenzia nazionale di notizie NNA, Murtada ha affermato che Hezbollah sostiene la posizione del governo di Beirut: «o un cessate il fuoco con l'applicazione della risoluzione 1701 - ha detto - o il proseguimento della guerra di Israele contro il Libano».
Nella serata di ieri e alla vigilia dell'arrivo in Israele dell'inviato speciale statunitense Amos Hochstein insieme al coordinatore per il Medio Oriente nel Consiglio della sicurezza nazionale americano Brett McGurk il premier uscente Najib Miqati aveva espresso ottimismo rispetto all'imminenza del raggiungimento di un accordo per il cessate il fuoco. Parlando in tv Miqati aveva detto che l'intesa sarebbe potuta essere raggiunta «nelle prossime ore».
Analisti regionali affermano che sebbene tutte le parti coinvolte nel conflitto affermino di volere l'applicazione della risoluzione ONU 1701 del 2006, questa viene letta e presentata invece da ciascuna parte in maniera parziale, a seconda di quale aspetto si voglia enfatizzare e di quali altri aspetti si preferisca mettere in ombra.
17:30
17:30
Due persone uccise nei pressi di Kiryat Ata
Secondo quanto riferito dal servizio di soccorso Magen David Adom, due persone sono state uccise dalle schegge di un razzo dopo un attacco missilistico nei pressi di Kiryat Ata, fuori Haifa. Lo riporta il «Times of Israel».
I due, una donna sulla sessantina e un uomo sulla trentina, sono stati dichiarati morti dopo essere stati trovati in una zona agricola vicino a Gilam Junction, secondo quanto riferito dai primi soccorritori.
Sempre stando a Magen David Adom, citato da «Haaretz», una donna di 21 anni è inoltre rimasta leggermente ferita nei pressi della città di Shfar'am durante l'ultimo lancio di razzi nei pressi di Haifa. Secondo il servizio di soccorso, la donna è rimasta ferita quando le schegge le hanno colpito la parte superiore del corpo ed è stata trasferita al Rambam Hospital per cure mediche.
15:47
15:47
Netanyahu: «Una tregua con gli Hezbollah libanesi deve garantire la sicurezza di Israele»
Una tregua con gli Hezbollah libanesi deve garantire la sicurezza di Israele. Lo ha detto il premier israeliano Benyamin Netanyahu agli inviati americani.
«Il primo ministro ha precisato che la questione principale non sono le pratiche per questo o quell'accordo, ma la determinazione e la capacità di Israele di garantire l'applicazione dell'accordo e di prevenire qualsiasi minaccia alla sua sicurezza da parte del Libano», ha dichiarato l'ufficio di Netanyahu dopo l'incontro a Gerusalemme con l'inviato statunitense Amos Hochstein e il consigliere per il Medio Oriente degli Stati Uniti Brett McGurk.
I due sono nel paese nel tentativo di fare progressi verso la fine delle guerre di Israele contro Hamas nella Striscia di Gaza e Hezbollah in Libano.
14:53
14:53
I morti a Gaza sono 43.204 dall'inizio della guerra
Il ministero della salute della Striscia di Gaza, gestito da Hamas, ha affermato che almeno 43'204 persone sono state uccise nella guerra che dura da oltre un anno tra Israele e i militanti palestinesi.
Il bilancio include 41 morti nelle 24 ore precedenti, secondo il ministero, mentre 101'641 persone sono rimaste ferite nella Striscia dall'inizio del conflittto.
13:38
13:38
Cinque morti nel nord d'Israele per razzi dal Libano
Il presidente del consiglio di Metula vicino al confine con il Libano, nel nord di Israele, ha annunciato che cinque persone sono state uccise dal lancio di razzi e un'altra persona è rimasta gravemente ferita. Lo riporta Haaretz.
L'incidente è avvenuto in una zona agricola nei pressi della città. Quattro delle vittime sono lavoratori stranieri provenienti dalla Thailandia e uno è un cittadino israeliano. Un membro del team di risposta alle emergenze di Metula ha detto ad Haaretz che l'esercito aveva permesso ai lavoratori di entrare nella zona, nonostante si tratti di una zona militare chiusa.
Intanto, secondo i media locali, sei soccorritori libanesi sono stati uccisi da Israele nelle ultime ore. I paramedici uccisi facevano parte delle strutture di soccorso di Hezbollah e del suo alleato, il movimento politico Amal, guidato dal presidente del parlamento libanese Nabih Berri e principale negoziatore con gli Stati Uniti per il cessate il fuoco.
12:26
12:26
«L'IDF ha attaccato edifici a Homs in Siria»
I media statali siriani hanno riferito che l'esercito israeliano ha attaccato diversi edifici nella zona di Al-Qusayr, alla periferia della città di Homs. Lo riporta Haaretz.
"L'attacco israeliano ha causato danni alla zona industriale e ad alcune aree residenziali di Qousseir, nella regione centrale di Homs", ha dichiarato Sana, riferendo che 'civili sono rimasti feriti'.
11:13
11:13
Hamas: «Respingiamo la proposta di tregua breve a Gaza»
Una fonte di Hamas afferma che il gruppo respinge la proposta di tregua a breve termine a Gaza.
«L'idea di una pausa temporanea nella guerra, solo per riprendere l'aggressione in seguito, è qualcosa su cui abbiamo già espresso la nostra posizione. Hamas sostiene una fine permanente della guerra, non una temporanea», ha detto all'AFP Taher al-Nunu, un leader senior del movimento.
Nel frattempo, l'esercito israeliano ha emesso un ordine di evacuazione per i residenti della città libanese di Baalbek e delle aree circostanti, per il secondo giorno consecutivo. Ieri la città è stata poi colpita. Lo riporta il Guardian.
Frattanto, in Libano, «dal 4 ottobre di quest'anno, ogni giorno almeno 1 bambino è stato ucciso e 10 sono stati feriti. Migliaia di altri bambini che sono sopravvissuti ai molti mesi di bombardamenti costanti, anche se fisicamente indenni, sono profondamente angosciati dalla violenza e dal caos che li circondano». È quanto ha affermato in una nota la direttrice esecutiva dell'Unicef Catherine Russell, che ha chiesto «un cessate il fuoco permanente e immediato».
«I bambini in tutto il Libano - ha aggiunto Russel - mostrano segni allarmanti di disagio emotivo, comportamentale e fisico. I team dell'Unicef hanno incontrato bambini che sono attanagliati da una paura schiacciante e da un aumento dell'ansia; ansia da separazione, paura della perdita, ritiro sociale, aggressività e difficoltà di concentrazione. Molti hanno il sonno interrotto, perseguitati da incubi, mal di testa e perdita di appetito», ha proseguito la direttrice esecutiva dell'Unicef che ha ricordato che «quando i bambini sono costretti a sopportare periodi prolungati di stress traumatico, affrontano gravi rischi per la salute fisica e mentale e le conseguenze possono durare per tutta la vita».
10:15
10:15
Israele chiede l'evacuazione di alcuni villaggi nel sud del Libano
Israele chiede l'evacuazione dei residenti di diversi villaggi nel sud del Libano.
Dal canto suo, una fonte in Libano ha dichiarato al quotidiano libanese Al-Diyar che il neo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha aperto le porte alla diplomazia con Israele. Lo riporta Haaretz.
Secondo la fonte, nel suo discorso di mercoledì, Qassem sembrava aver dato il via libera ai negoziati per il cessate il fuoco. Tuttavia, raggiungere un accordo potrebbe richiedere settimane o mesi, ha detto la fonte, chiarendo che "tutta l'attività diplomatica, anche se si intensificherà nei prossimi giorni, non porterà a un rapido cambiamento sul campo".
09:54
09:54
Sisi riceve il capo della CIA
Il presidente egiziano Abdel Fattah Sisi ha ricevuto oggi William Burns, direttore della Cia, alla presenza del nuovo capo dell'intelligence egiziana, Hassan Rashad, e nell'incontro «sono stati discussi gli aggiornamenti sugli sforzi congiunti per calmare la situazione nella Striscia di Gaza, le modalità per promuovere i negoziati volti a raggiungere un cessate il fuoco e uno scambio di prigionieri».
Lo riferisce su Facebook la presidenza egiziana.
È stato discusso anche dell'«accesso immediato e completo agli aiuti umanitari, considerato una priorità assoluta per l'Egitto alla luce della situazione umanitaria in deterioramento» nella Striscia, viene aggiunto.
Sisi «ha sottolineato l'importanza del ruolo centrale svolto dall'Unrwa e la necessità di non ostacolarne l'operato, ribadendo anche l'importanza di attuare la soluzione dei due Stati come percorso per raggiungere pace e sicurezza nella regione», scrive ancora la nota del portavoce presidenziale.
Nell'incontro odierno con il capo dell'Agenzia Centrale di Intelligence statunitense (Cia) William Burns al Cairo, Sisi «ha sottolineato l'importanza di raggiungere con urgenza un cessate il fuoco in Libano per preservarne la sovranità e l'integrità territoriale, nonché per proteggere la stabilità e la sicurezza del suo popolo fraterno» libanese. Lo scrive una nota pubblicata su Facebook dalla presidenza egiziana.
08:57
08:57
Ucciso un comandante dell'unità missilistica di Hezbollah
L'Idf ha affermato di aver ucciso un comandante dell'unità missilistica anticarro di Hezbollah dell'area di Ghajar, Muhammad Khalil Aliyan, in un attacco aereo a Burj Qallawiyah, nel Libano meridionale. Lo scrive Haaretz.
Nelle ultime 24 ore l'aeronautica militare israeliana ha attaccato circa 150 obiettivi di Hezbollah e Hamas, tra cui edifici militari, centri di comando, depositi di armi, posti di osservazione e lanciatori, ha riferito inoltre l'esercito.
Intanto, il gruppo armato libanese Hezbollah ha affermato che i suoi combattenti hanno lanciato quattro attacchi contro posizioni israeliane, tra cui gli insediamenti di Liman e Gesher HaZiv e la città di Kiryat Shmona. Lo riporta Al Jazeera.
Gli attacchi sono avvenuti mentre il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo continuerà a combattere contro Israele «finché non gli verranno offerte condizioni di cessate il fuoco che riterrà accettabili».
08:24
08:24
Fischiato dai pro-Palestina, il frontman dei Radiohead lascia palco
Durante un concerto da solista a Melbourne, il frontman dei Radiohead Thom Yorke ha abbandonato il palco dopo essere stato fischiato da un manifestante pro-Palestina che era tra il pubblico.
E' avvenuto - come riporta il The Guardian - verso la fine del concerto al Sidney Myer Music Bowl, previsto nell'ambito del tour «Everything» di Yorke. Il contestatore ha fatto riferimento al «il genocidio israeliano di Gaza» e «ai numerosi bambini morti».
Yorke è stato criticato dai pro-Palestina per la decisione dei Radiohead di suonare in Israele (nel 2017 a Tel Aviv). Dopo qualche minuto il cantante è tornato sul palco dopo per eseguire la sua ultima canzone della serata.
«Suonare in un Paese - aveva scritto all'epoca sui social - non è la stessa cosa che sostenere il Governo. Abbiamo suonato in Israele per oltre 20 anni attraverso una serie di governi, alcuni più liberali di altri. Come abbiamo fatto in America. Non sosteniamo Netanyahu più di quanto non sosteniamo Trump, ma suoniamo comunque in America».
06:19
06:19
Il punto alle 6.00
Il gruppo armato libanese Hezbollah ha affermato che i suoi combattenti hanno lanciato quattro attacchi contro posizioni israeliane, tra cui gli insediamenti di Liman e Gesher HaZiv e la città di Kiryat Shmona. Lo riporta Al Jazeera. Gli attacchi sono avvenuti mentre il nuovo leader di Hezbollah, Naim Qassem, ha dichiarato che il gruppo continuerà a combattere contro Israele «finché non gli verranno offerte condizioni di cessate il fuoco che riterrà accettabili».