Stati Uniti

«Ho sentito il proiettile perforare la parte superiore del mio orecchio destro»

A tre ore dall'attentato, Donald Trump ha affidato al suo social Truth le prime parole: «Ho sentito un suono sferzante, poi la pelle che si squarciava»
©Gene J. Puskar
Giacomo Butti
14.07.2024 03:36

Sono passate solo tre ore dall'attentato avvenuto a Butler, Pennsylvania, durante un comizio – l'ultimo prima della convention repubblicana di Milwaukee. Ma Donald Trump, ferito e portato via di peso dalla sicurezza, è già pronto a parlare. «Mi hanno sparato un proiettile che mi ha perforato la parte superiore dell'orecchio destro», ha scritto il tycoon sul suo social, Truth, dopo il ricovero in ospedale.

«Voglio ringraziare i Servizi Segreti degli Stati Uniti e tutte le forze dell'ordine per la loro rapida risposta alla sparatoria appena avvenuta a Butler, in Pennsylvania. Voglio soprattutto porgere le mie condoglianze alla famiglia della persona uccisa al raduno e alla famiglia di un'altra persona gravemente ferita. È incredibile che un atto del genere possa avvenire nel nostro Paese. Al momento non si sa nulla di chi ha sparato, che ora è morto. Sono stato colpito da un proiettile che ha trapassato la parte superiore dell'orecchio destro. Ho capito subito che c'era qualcosa che non andava perché ho sentito un suono sferzante, degli spari e ho sentito subito il proiettile che squarciava la pelle. C'è stata una forte emorragia e ho capito subito cosa stava succedendo. DIO BENEDICA L'AMERICA!», ha scritto l'ex presidente statunitense. 

Il caos

Intervistato da CNN, il procuratore distrettuale della contea di Butler, Richard Goldinger, ha definito «caotica» la situazione sulla scena del crimine. Poche e confuse, infatti, le informazioni sullo svolgersi della sparatoria. Ciò che è certo, alle 21 ora locale (le 3 di notte in Svizzera) è che il comizio era cominciato da una quindicina di minuti quando l'attacco ha avuto inizio. Il tiratore, secondo i media statunitensi, si trovava sul tetto di un edificio adiacente al luogo del comizio, fuori dall'area dell'evento. «Era necessario un fucile per compiere l'attentato perché era a diverse centinaia di metri di distanza», ha spiegato Goldinger. Da posizione elevata, dunque, l'uomo ha sparato diversi colpi verso Donald Trump, una decina secondo le prime analisi. Uno, appunto, ha colpito il tycoon all'orecchio, «a meno di un centimetro dall'essere letale», hanno evidenziato alcuni commentatori. Altri proiettili hanno invece raggiunto i partecipanti al comizio, uccidendo una persona e ferendone gravemente altre due.

Il personale dei servizi segreti ha fatto sapere in una nota di aver «neutralizzato il tiratore, che ora è deceduto». Sui social sono state diffuse fotografie e video ritraenti il presunto autore del gesto, tutte immagini rivelatesi false. Come spiegato dallo stesso Trump, al momento l'identità dell'uomo non è nota.

Testimoni, secondo quanto riferito dalla BBC, avrebbero però visto l'uomo prepararsi all'attacco e avrebbero cercato «disperatamente» di avvertire la polizia della presenza del cecchino, pochi istanti prima che venissero esplosi i primi colpi.

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