I 40 gradi non scoraggiano i turisti in Italia, e aumentano i malori per il caldo

La forte ondata di afa e caldo che ha investito l’Italia sembra non aver scoraggiato i turisti. Si stima che il numero di visitatori stranieri nei mesi estivi sia aumentato del 2,5% rispetto al 2023. Stando al Corriere della Sera, a luglio e agosto, la maggior parte delle principali città della Penisola è stata presa d’assalto dai vacanzieri, mentre gli italiani hanno cercato rifugio al mare o in montagna.
Il boom di turisti va di pari passo con il notevole aumento di persone finite al pronto soccorso per malori legati alle alte temperature (anche in Ticino l'intensa fase canicolare ha portato a un aumento dei ricoveri ospedalieri), specialmente in città turistiche come Roma, Napoli, Firenze e Venezia. L’Italia è travolta da ondate di calore consecutive da circa metà giugno e si prevede che in alcune aree del Centro e del Sud le temperature supereranno i 40°C nei prossimi giorni.
Ieri il Ministero della Salute ha emesso l’allerta rossa per 17 città, mentre il 14 agosto saranno addirittura 22 i luoghi con un livello 3 di allerta: alle persone che vivono o visitano zone a rischio è stato consigliato di evitare la luce diretta del sole tra le 11:00 e le 18:00.
A Roma, in questi giorni, si sono verificati diversi casi di persone svenute in Piazza San Pietro o nei pressi di monumenti famosi come la Fontana di Trevi. Scene simili sono avvenute a Napoli, Firenze e Venezia. Il Veneto ieri ha proclamato lo stato di disagio climatico legato all’afa e al caldo, valido almeno anche oggi, per le zone costiera, pianeggiante continentale e pedemontana.

Fabio De Iaco, presidente della Società di medicina di urgenza ed emergenza, ha fatto sapere al Corsera che con l’aumento delle temperature si è registrata una crescita del 20% nel numero di persone finite al pronto soccorso per patologie legate al caldo nelle grandi città turistiche. Ha però puntualizzato che non ci sono difficoltà nella gestione del flusso di pazienti, perché i ricoveri si attestano intorno all’1-2% e molti casi vengono risolti semplicemente con la reidratazione.
Al fine di non intasare gli ospedali dove è tornato a circolare il coronavirus, Pierpaolo Ciocchetti, direttore del dipartimento di emergenza e medicina interna del Fatebenefratelli di Roma, ha raccomandato di non recarsi al pronto soccorso per malori lievi «che possono essere gestiti a casa: gli ospedali in queste settimane di riacutizzazione del Covid sono luoghi esposti alla circolazione di infezioni», ha sottolineato. Secondo l’esperto, al pronto soccorso, a causa del caldo, arrivano soprattutto persone anziane, già affette da altre patologie.