Il bilancio

I mari e i laghi italiani non se la passano benissimo

Tra tropicalizzazione dell'Adriatico, cattiva depurazione e scarichi abusivi, secondo Legambiente in media si registra un punto inquinato ogni 76 km di costa
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Red. Online
15.08.2024 16:30

Si è chiusa in questi giorni la campagna 2024 di Legambiente Goletta Verde e Goletta dei laghi ed è emerso che i mari e i laghi italiani in questa estate non godono di ottima salute.

A minacciarli, riferisce Legambiente, sono diversi problemi, cattiva depurazione, scarichi abusivi, l'emergenza siccità, l'inquinamento, la tropicalizzazione dei mari (soprattutto l’Adriatico), l'invasione delle specie aliene come il granchio blu, ma anche l'accelerata della crisi climatica che, in particolare, con le piogge intense mette sotto pressione i sistemi di depurazione.

Il bilancio parla di 394 punti campionati tra giugno, luglio e inizio agosto da Goletta Verde e Goletta dei Laghi 2024 di Legambiente in 19 Regioni, ci cui il 36% giudicato complessivamente «oltre il limite» con 101 punti che hanno ricevuto il giudizio di «fortemente inquinato» e 39 di «Inquinato». Quest’anno, preoccupa specialmente lo stato di salute del mare, in cui in media si registra un punto inquinato ogni 76 km di costa. Un trend negativo che si acuisce di anno in anno: si è infatti passati dal 31% del 2022, al 36% del 2023 fino al 37% del 2024.

Foci dei fiumi, canali e corsi d’acqua che sfociano a mare o nel lago si confermano i punti critici. Il 47% dei prelievi complessivi (185 su 394) delle Golette è, infatti, avvenuto presso le foci dei fiumi e nel 59% dei casi il giudizio è stato «oltre il limite» (109 su 185). Migliori invece i risultati dei campioni prelevati nelle acque lacustri e marine sia in aree di maggior afflusso di bagnanti che in prossimità di punti critici: solo il 14% dei campioni hanno ricevuto un giudizio negativo in base alla analisi delle Golette (30 punti su 208). Novità di quest’anno anche 18 osservati speciali (14 lungo la costa e 4 nei laghi Maggiore, Orta, Trasimeno e Bolsena) monitorati da Goletta Verde e dei Laghi. Si tratta di punti storicamente critici dove Legambiente, tra marzo e giugno, ha ripetuto in media 3 prelievi aggiuntivi a quello ufficiale previsto durante il passaggio delle campagne. Su 45 campioni, 32 lungo la costa e 13 nei laghi, il 69% ha mostrato concentrazioni al di sopra dei limiti di legge anche nei mesi precedenti al periodo estivo. Legambiente valuterà se ci sono i presupposti per fare esposti alle autorità competenti e chiedere maggiori monitoraggi e controlli.

Legambiente, durante la presentazione del report a Roma, ha pure evidenziato il tema dell’eolico offshore, considerato una grande opportunità per l’Italia, denunciando allo stesso tempo speculazioni, abusivismo edilizio, trivelle e opere «inutili», gli incedi e la grande emergenza siccità, che da tempo colpisce il sud della Penisola lasciando i laghi quasi in secca.

Per questo Legambiente ha proposto un piano nazionale per la tutela di mare e laghi che prevede l'ammodernamento e il completamento del sistema di depurazione, l'applicazione dei piani di adattamento al clima, più aree protette entro il 2030 e un ricorso più deciso alle rinnovabili e all'eolico offshore.