«I roghi di Los Angeles potrebbero essere stati provocati da problemi alla linea elettrica»
Come i devastanti incendi dell'anno scorso a Maui, nelle Hawaii, anche i roghi di Los Angeles potrebbero esser stati provocati da problemi nella rete elettrica. Lo sostiene Whisker Lab, una società che raccoglie dati da sensori in grado di monitorare problemi sulla griglia delle forniture energetiche. La società sostiene che il suo sistema ha rilevato segni di stress sulle linee elettriche vicino ai luoghi da cui sono partiti i roghi prima che divampassero le fiamme. Nel 2023 i sensori della società avevano fornito alcune delle prime prove che l'incendio a Maui era stato causato da linee elettriche e alimentato dalla siccità sempre più presente a causa del cambiamento climatico.
La sindaca nella bufera
È sempre più nella bufera, intanto, la sindaca di Los Angeles Karen Bass, la quale – all'estero – è rientrata solo ieri nella sua città assediata dalle fiamme. Ma le polemiche e le critiche dei residenti riguardano anche e soprattutto la sua decisione - in una città soggetta agli incendi - di tagliare i fondi del dipartimento dei vigili del fuoco (LAFD) di 17,6 milioni di dollari per destinarli ai senzatetto.
Il taglio - riferiscono i media USA - è stato il secondo più grande nel bilancio fiscale 2024-2025 di Bass, come mostrano i dati della città, e lei avrebbe voluto un taglio addirittura maggiore per l'LAFD, pari a 23 milioni di dollari. «È tutta una questione di gestione della leadership, di cui stiamo assistendo al fallimento, e tutti questi residenti ne stanno pagando il prezzo più alto», ha affermato Rick Caruso, costruttore di Los Angeles che ha perso la corsa a sindaco della città nel 2022 contro Bass. Come hanno rivelato alcuni abitanti della metropoli, i vigili del fuoco in alcuni casi hanno persino esaurito l'acqua negli idranti mentre tentavano di domare le fiamme.
Il punto
La situazione, nel frattempo, rimane drammatica. Nell'ultima ora, un ordine di evacuazione immediata è stato ordinato per il monte Wilson e il suo storico osservatorio astronomico minacciati dai violenti incendi di Los Angeles. Sulla montagna, alta oltre 1.700 metri e che sovrasta la metropoli, si trovano numerosi ripetitori radio e TV utilizzati da emittenti dell'area di Los Angeles. Costruito nel 1904, l'osservatorio ospita telescopi celebri ed è lì che l'astronomo Edwin Hubble fece scoperte rivoluzionarie come la dimostrazione che l'universo si sta espandendo.
Domani, tutte le scuole della città rimarranno chiuse, hanno nel frattempo fatto sapere le autorità: «Durante questa crisi senza precedenti, la nostra priorità va alla sicurezza e alla salute degli studenti e dei lavoratori», si legge in una e-mail arrivata ai genitori dei circa 560 mila alunni di Los Angeles, il distretto scolastico più numeroso del Paese, dopo quello di New York. Le scuole sono state chiuse anche oggi, mentre mercoledì erano state chiuse solo quelle delle aree colpite dagli incendi.
Si fa intanto il bilancio delle perdite: sono bruciati 10 mila ettari, l'equivalente di 20 mila campi di football. Con le reti idrica, elettrica e dei trasporti «significativamente danneggiate», 95 mila persone restano ancora senza luce, mentre i residenti di aree come Pasadena sono stati messi in guardia dal bere l'acqua dei rubinetti. Le assicurazioni si preparano a 20 miliardi di perdite «dato l'elevato valore delle case e delle attività nelle aree colpite», stimano Moody's e JP Morgan. Ma al di là dei costi immediati, uno dei problemi «esistenziali» che inizia a emergere è chi assicurerà la ricostruzione visto che alcune grosse società tra cui Allstate e State Farm hanno di recente già deciso di non garantire più nuove case in California a causa della severa regolamentazione sull'aumento dei prezzi che rende difficile coprire le perdite.
Colpite anche le star
Fra le strutture raggiunte dalle fiamme, anche le ville di alcune celebrità. La villa di Anthony Hopkins a Pacific Palisades è finita in cenere: video ottenuti da Tmz mostrano i resti della casa dell'attore bruciata fino alle fondamenta. Fra gli altri divi di Hollywood che hanno perso la casa negli incendi anche Eugene Levy, Billy Crystal, Diane Warren e Paris Hilton. Salve, sebbene vicine agli incendi, le residenze di Steven Spielberg e Tom Hanks. Hopkins ha subito in passato altri gravi danni a causa degli incendi: nel 2000 è bruciata la sua casa di Londra, ma l'attore era riuscito a salvare l'Oscar del 'Silenzio degli Innocenti' e altri cimeli. Nel 2018 un altro incendio che aveva distrutto la casa di un vicino aveva mancato di poco un'altra villa di Malibu che l'ex interprete di Hannibal Lecter aveva poi venduto per oltre 10 milioni di dollari due anni dopo.